PESCARA – Il presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio, rassicura cittadini sull’ipotesi di un Natale non restrittivo.
Un anno fa l’Abruzzo era in zona rossa, oggi i contagi si rialzano ma il presidente della regione Marco Marsilio rassicura la popolazione.
“Se non ci saranno vorticosi incrementi o ondate anomale fino a Natale la nostra regione non rischia passaggi di colore o restrizioni particolarmente significativi”
Spiega Marsilio: “Ciò non toglie che si debba tutti continuare ad avere comportamenti adeguati. Vietato rilassarsi nei costumi sociali.
Con l’arrivo del freddo siamo tutti più esposti per questo occorre rispettare sempre le regole base, in termini di igiene e distanze.
Sta circolando nelle ultime ore la voce che la nostra regione sia rientrata in zona gialla a causa del numero dei contagi in salita.
Si tratta di una notizia falsa, diffusa per una cattiva interpretazione dei dati del Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie.
Ogni 15 giorni diffonde la mappa aggiornata sul rischio nelle varie regioni degli Stati Europei. .
Quindi, è vero che l’attenzione deve rimanere alta, ma l’Abruzzo non è assolutamente entrato in zona gialla.
La situazione è sostanzialmente sotto controllo” – ha aggiunto il presidente.
“L’incidenza delle persone non vaccinate che finscono in terapia intensiva, è molto superiore rispetto a quelle che si vaccinano.
Dobbiamo convincere le persone a vaccinarsi e per chi è vaccinato accedere alla terza dose” – spiega ancora Marsilio-
Tuttavia i bambini non finiscono in ospedale, rischiano però di finirci i più anziani e in questo senso c’è una netta prevalenza di non vaccinati rispetto ai vaccinati tra i ricoverati.
Abbiamo dato indicazione alle Asl di intensificare le campagne vaccinali anche perché molti scoprono di essere positivi solo dopo essere andati in ospedale per altre ragioni.
Al momento, anche nelle scuole sarà necessario tornare in Dad. Lavoreremo per intensificare controlli e screening”
Il presidente Marsilio conclude con un appello per chi non è vaccinato : “Non solo fa un danno a sé stesso, che è già grave, ma fa un danno a tutta la comunità.
Quelli che finiscono in terapia intensiva per scelte irrazionali e sbagliate danneggiano tutti perché tolgono anestesisti e operatori sanitari alle sale operatorie.
Personale impegnato ora nel recupero delle liste d’attesa perché devono assistere i malati di covid in terapia intensiva.
È questo il danno reale ed è quello che vogliamo evitare”.