ANCONA – Andrea Serrani ha 45 anni e vive e lavora a Chiaravalle, dove gestisce un ristorante. Recentemente è salito agli onori della cronaca e il suo nome è stato pronunciato da tutte le trasmissioni radiofoniche e televisive, e scritto da tutte le tesate, sia on line che stampate. Ma non si tratta di quel tipo di celebrità che qualcuno sognerebbe. È infatti l persona responsabile della molestia subita da Greta Beccaglia, l’inviata di Toscana Tv palpata in diretta mentre stava raccogliendo le reazioni all’uscita dallo Stadio Castellani, dopo Fiorentina – Empoli.
Mentre l’inviata stava realizzando il suo servizio, Serrani le è passato dietro, si è sputato su una mano e le ha rifilato una decisa palpata sul sedere, il tutto in diretta televesiva. Nessuna delle persone presenti ha detto una parola contro questo gesto, anzi, qualcuno ha ribadito oscenità a favore di telecamera. Persino il conduttore della trasmissione, sospeso poco dopo, ha minimizzato il gesto dicendo alla Beccaglia «non te la prendere». Lei, dal canto suo ha detto all’autore della molestia «non puoi fare così».
Il video dell’inviata palpata in diretta tv, è diventato virale ed è stato ripreso dai mass media. La polizia si è messa subito sulle tracce del responsabile e allora Serrani prima ha cercato di risolvere la questione bonariamente, incaricando il suo avvocato di provare a mettersi in contattato con i legali dell’inviata molestata per porgerle le sue scuse, poi ha anche cercato di giustificarsi, in maniera però abbastanza goffa e accampando scuse poco credibili: «non è assolutamente un atto di sessismo. Avevamo perso e ho fatto quel gesto in un momento di stizza e per goliardia. Non avrei mai pensato a tutto quello che sta succedendo. Il mio avvocato sta cercando l’avvocato della giornalista: voglio farle le scuse ufficiali. Ho chiesto scusa e ci mancherebbe».
«Non volevo parlare con nessuno, solo andare alla mia macchina – ha proseguito il ristoratore di Chiaravalle Andrea Serrani, l’uomo che ha molestato l’inviata palpata in diretta tv – Ho sbagliato, voglio incontrarla, quando lei vorrà. Lo sputo sulla mano? Stavo tossendo e sono passato. E’ uno sbaglio, non è scattato niente. Ho fatto una cavolata, mi descrivono come un violentatore ma io non sono così. A casa mi hanno detto ‘come ti è venuto in mente?!?’, me l’ha detto anche la mia compagna. Sanno che non sono questa persona cattiva, stiamo passando tutti i dispiaceri possibili del mondo. Non sto bene, guardate dove è finita questa cosa per uno sbaglio. Uno lavora una vita, crea una vita e poi guardate cosa succede».