fbpx
Connect with us

Fermo

Fermo: entra in ospedale con coltello e senza mascherina, deferito

Pubblicato

il

FERMO – Ieri mattina, a seguito di segnalazione pervenuta alla sala operativa della Questura la Volante della Polizia di Stato ha raggiunto l’ospedale Murri presso il quale era stata comunicata la presenza di un soggetto in evidente stato di agitazione psicomotoria che aveva minacciato i sanitari e successivamente le guardie particolari giurate che erano intervenute in ausilio dei primi.

L’uomo, prima di accedere alla struttura ospedaliera, era stato invitato a rispettare i protocolli per il contrasto alla diffusione dell’epidemia ed in particolare ad indossare la mascherina di protezione.

Dopo alcune contestazioni verbali iniziali ad alta voce, il soggetto ha indossato, malvolentieri, il dispositivo di protezione che gli è stato fornito dagli operatori e ha atteso per alcuni minuti il proprio turno fino a quando si è spazientito ed ha ancora una volta gridato, pretendendo di essere visitato immediatamente, aggiungendo alla pretesa la minaccia di usare un coltello che ha dichiarato di avere con sé.

Dopo le parole, il soggetto ha cercato qualcosa nella tasca dei pantaloni ed in quel momento sono intervenute le guardie particolari giurate che lo hanno fermato ed hanno rinvenuto nella tasca un coltello a serramanico molto affilato.

Pochi istanti dopo è arrivata la pattuglia della Polizia di Stato che ha preso in custodia il soggetto e lo ha accompagnato in Questura dove è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per le minacce profferite ed il porto abusivo del coltello che è stato sequestrato.

Oltre al racconto del comportamento del tempestivo intervento delle guardie particolari giurate prima e quello immediatamente successivamente della Volante della Polizia di Stato, la raccomandazione del costante rispetto delle semplici precauzioni contro la diffusione dell’epidemia, ancor più obbligatorie in questo periodo di sensibile aumento della curva dei contagi anche nella nostra provincia.

Fermo

Atti persecutori nel fermano: arresti, denunce e codici rossi

Pubblicato

il

maltrattamenti in famiglia nel fermano

Nei giorni scorsi i carabinieri sono intervenuti in tutto il fermano per diversi episodi di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, verificatisi ad Amandola, Montegranaro, Monte San Pietrangeli, Porto San Giorgio, Pedaso e Servigliano.

FERMO- Ancora una serie di operazioni volte a contrastare episodi di violenza domestica, atti persecutori e maltrattamenti in famiglia nel fermano, eseguite dai carabinieri delle stazioni di tutta la Provincia. In seguito all’intervento dei militari dell’Arma, due persone sono state arrestate e cinque denunciate. In tre occasioni è stato attivato il codice rosso e le vittime degli atti persecutori avvenuti in tutto il fermano sono state affidate a strutture protette.

Il primo caso si è verificato ad Amandola, dove un uomo di origine albanese è finito in carcere di Ascoli Piceno per una condanna relativa ad atti persecutori commessi nel 2011 nel chietino. Dovrà scontare 9 mesi. L’altro arresto si è verificato a Monterubbiano, nei confronti di un pregiudicato trentenne trasferito nel carcere di Fermo che ha violato i termini del divieto di avvicinamento al quale era sottoposto ed ha assunto comportamenti minacciosi e violenti nei confronti della parte offesa, a cui ha danneggiato il mobilio.

A Monte San Pietrangeli, Porto San Giorgio e Servigliano, sono stati attivati tre codici rossi nei confronti di due donne ed un uomo. Le prime due erano vittime maltrattamenti, abusi e minacce da parte dei conviventi di nazionalità nigeriana e rumena, mentre il terzo, un anziano pensionato, ha subito comportamenti vessatori da parte della compagna slovacca. Tutti i responsabili sono stati denunciati.

Gli ultimi episodi di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nel fermano sono avvenuti a Pedaso e Montegranaro, dove due uomini, di nazionalità marocchina e ucraina, sono stati denunciati a piede libero.

Continua a leggere

Fermo

Truffa dell’offerta di lavoro: si fa pagare per la pratica di assunzione inesistente

A Montegiorgio la truffa del Postamat: un uomo si è reso irreperibile dopo aver spillato 500 euro per la falsa vendita di un telefono.

Pubblicato

il

truffe telematiche cc 112 carabinieri

Ha pubblicato un annuncio di lavoro inesistente, chiedendo denaro per le pratiche di assunzione e per le polizze assicurative. La donna che ha architettato la truffa dell’offerta di lavoro a Montegranaro è stata denunciata.

FERMO – Non si fermano le azioni dei Carabinieri a contrasto delle truffe telematiche in tutta la provincia fermana. Le ultime, sono avvenute a Montegranaro e Montegiorgio, dove sono state messe in pratiche la truffa della finta offerta di lavoro e la truffa del Postamat.

A Montegranaro unadonna di 30 anni di JEsi ha pubblicato una finta offerta di lavoro ed ha convinto l’ignara vittima della truffa a versalre del denaro per avvare le pratiche relative all’assunzione. Dopo i primi 120 euro, si è spinta oltre e ne ha chiesti altri 750 per le polizze assicurative. A questo punto la persona che ha risposto all’offerta ha fiutato la trappola ed ha allertato i carabinieri che hanno denunciato la jesina.

A Montegiorgio invece un uomo di 40 anni originario del foggiano già noto per episodi analoghi è stato denunciato per aver spillato 500 euro ad una vittima mediante la truffa del Postamt. Simulando la vendita di un telefonino, ha fatto perdere le sue tracce una volta ricevuta la somma richiesta.

I Carabinieri invitano nuovamente la cittadinanza a prestare la massima attenzione durante gli acquisti on-line e raccomandano di affidarsi esclusivamente a rivenditori certificati e a diffidare dalle offerte troppo convenienti. Un decalogo delle norme da adottare è consultabile sul sito dell’Arma.

Continua a leggere

Fermo

Un chilo e mezzo di hashish nello zaino: arrestato minorenne a Porto San Giorgio

Con sé e a casa custodiva complessivamente circa tredicimila euro in contanti.

Pubblicato

il

carabinieri fermo minorenne arrestato porto san giorgio un chilo e mezzo di hashish nello zaino e tredici mila euro in contanti

Il giovanissimo, una volta sorpreso, ha anche opposto resistenza e rivolto minacce ai Carabinieri, che lo hanno arrestato dopo avergli trovato un chilo e mezzo di hashish nello zaino. Per lui il Tribunale dei Minorenni di Ancona ha disposto il collocamento in comunità.

FERMO – Durante un servizio di pattugliamento del territorio, i Carabinieri di Porto San Giorgio hanno sorpreso un ragazzo minorenne con un un chilo e mezzo di hashish nello zaino. Il giovanissimo, di 17 anni e residente a Fermo, è stato anche denunciato per resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale.

Lo stupefacente e il denaro sequestrai al minorenne.

Alla vista dei militi, ha palesemente mostrato segnali di nervosismo ed ha accelerato il passo, inducendo i carabinieri a fermarlo per un controllo. A questo punto si è messo a correre ed ha cercato di fuggire. La fuga però è stata breve ed è stato bloccato dopo pochi metri. Questo non l’ha placato anzi, ha cercato di divincolarsi strattonando e scagliando calci in direzione dei Carabinieri.

Una volta che è stato finalmente bloccato, è scattata la perquisizione e nello zaino del minorenne sono stati trovati 10 cilindri e 9 panetti di hashish, per un peso complessivo di un chilo e mezzo. C’erano anche duemila e ottocento euro in contanti. I Carabinieri a questo punto hanno controllato anche l’abitazione del giovane, dove sono spuntati altri soldi: oltre diecimila euro.

Il minorenne arrestato a Porto San Giorgio con un chilo e mezzo di hashish e circa tredicimila euro in contanti è stato accompagnato al C. P. A. di Ancona in stato d’arresto sino all’udeinza di convalida svoltasi questa mattina. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale dei Minorenni di Ancona ha disposto il collocamento in comunità per il ragazzo, incensurato e proveniente da una famiglia straniera ben inserita e integrata nel tessuto sociale.

Continua a leggere

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore: Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Martinsicuro, Via Gabriele D'annunzio 37, Cap 64014 - Sede Operativa: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.