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Fermo

Fermo: non si ferma dopo un incidente, patente ritirata e auto sequestrata

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FERMO – Oltre che le normali regole del vivere civile, anche le disposizioni normative dell’articolo 189 del codice della strada impongono alle persone che hanno causato un incidente stradale con danni solo materiali o che abbia addirittura cagionato lesioni alle persone coinvolte, di fermarsi sia per prestare la necessaria assistenza sia per mettersi a disposizione degli organi di Polizia che intervengono per i rilievi.

La norma prescrive infatti che “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l’assistenza occorrente a coloro che, eventualmente, abbiano subito danno alla persona” anche perché, potenzialmente, da ogni sinistro stradale, anche quello che apparentemente può risultare una semplice “toccata” possono derivare conseguenze fisiche per la controparte che spesso non si evidenziano nell’immediatezza o per gli animali d’affezione eventualmente trasportati.

La legge, in merito, distingue, sotto il profilo della sanzione in caso di violazione del precetto sopra indicato, cioè dell’obbligo di fermarsi, le due situazioni principali, quella con soli danni materiali e quella con “danno alle persone”.

Nel primo caso, come avvenuto in un caso riportato pochi giorni fa, l’art.189 del codice prevede una sanzione amministrativa da 300 a 1200 euro circa e l’eventuale sospensione accessoria della patente di guida da 15 giorni a 2 mesi mentre per il caso, più grave, di lesioni fisiche, la norma prevede la denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato punibile con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sospensione della abilitazione alla guida da 1 a 3 anni.

Due giorni fa l’intervento della Volante della Polizia di Stato per un incidente con feriti avvenuto a Fermo.

All’uscita di una rotatoria una vettura ha colpito un altro veicolo in transito e non si è fermata, proseguendo la marcia malgrado avesse perso alcune parti in plastica della carrozzeria.

Avvisata la sala operativa della Questura, i poliziotti hanno raggiunto in poco tempo il luogo del sinistro ed hanno acquisito le dichiarazioni di alcuni testimoni rimasti sul posto per aiutare gli operatori a ricostruire la dinamica dell’incidente.

Gli occupanti della autovettura incidentata, per il forte colpo ricevuto, erano già stati accompagnati presso il locale nosocomio per le necessarie cure ove sono stati raggiunti dal personale della Volante per accertarsi del loro stato di salute e per assumere ulteriori elementi di indagine per rintracciare l’autore dell’incidente.

In assenza di precisi indizi per risalire all’auto che si era allontanata, sono state visionate le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona che hanno fornito gli indispensabili dati che hanno consentito di raggiungere, presso la sua abitazione, il conducente e verificare le condizioni del veicolo.

Sull’autovettura sono stati riscontrati gli evidenti segni del precedente impatto e la mancanza delle parti di carrozzeria corrispondenti a quelli repertati e sequestrati sul luogo del sinistro, prove che hanno portato alla confessione del conducente.

Il veicolo è stato sottoposto a sequestro ed il guidatore, al quale è stata ritirata la patente di guida, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto dall’art.189 del codice della strada.

È giusto ricordare che il corretto comportamento di fermarsi dopo aver cagionato un incidente, obbligo principalmente etico prima che giuridico, è considerato positivamente dalla norma citata che riduce infatti le conseguenze giudiziarie dell’omissione per il conducente che si mette a disposizione degli organi di polizia giudiziaria intervenuti per gli accertamenti.

Ascoli Piceno

Esercitazione della Guardia Costiera a Porto Sant’Elpidio sulle collisioni in mare

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esercitazione guardia costiera san benedetto del tronto porto sant'elpidio

Uomini e mezzi in mare per testarne la prontezza contro idrocarburi sversati in mare, incendio a bordo di un mercantile, infortunio di un marittimo, abbandono di nave ed inquinamento che minaccia le coste.

Se tutto quello su cui si è esercitato il personale della Capitaneria di Porto lo scorso martedì 13 novembre succedesse davvero in una sola mattinata, staremmo pralando di un incidente nautico di proporzioni devastanti. Fortunatamente, si trattava solo di un’esercitazione nello specchio di mare di fronte a Porto Sant’Elpidio, coordinata della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto. I marinai hanno dimostrato che comunque saprebbero far fronte all’emergenza.

Lo scenario simulato era quello di una collisione in mare tra un mezzo navale e una piattaforma petrolifera. Sono da poco passate le 08:30, quando la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto riceve la segnalazione di uno sversamento di idrocarburi, nel tratto di mare antistante il comune di Porto Sant’Elpidio. Sversamento originato da una collisione tra una unità mercantile di grandi dimensioni e la piattaforma off-shore “Sarago Mare A”.

Oltre 500 i litri di prodotto inquinante riversatisi in mare. E, come se non bastasse, un marittimo gravemente infortunatosi a bordo. Una doppia emergenza, quindi.Un doppio sforzo per fronteggiarle entrambe, contemporaneamente. Priorità alla salvaguardia della vita umana in mare.

A prestare soccorso al marittimo infortunato ci pensa la Guardia Costiera di Civitanova Marche, che avvia e coordina le operazioni search and rescue (SAR). In parallelo, la Guardia Costiera picena dà inizio alle operazioni di contrasto, contenimento ed abbattimento dell’inquinamento in mare, secondo le procedure previste dal Piano Operativo di pronto intervento locale.

Intervengono in mare la Motovedetta CP727 di Porto San Giorgio e la Motovedetta CP731 ed il battello pneumatico A15 di San Benedetto del Tronto. Non è mancato l’intervento – previo necessario coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica – del rimorchiatore Eco-Elba: una unità navale altamente specializzata e dotata di attrezzatura antinquinamento. E, in aggiunta, mezzi messi a disposizione dalla società concessionaria dell’impianto: una motonave, un elicottero AW109S ed un drone.

Per verificare l’integrità strutturale della piattaforma, dopo una prima bonifica superficiale dell’area, si è reso necessario un intervento subacqueo condotto dagli uomini del 1° Nucleo Operatori Sub Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.

Tante e diverse, quindi, le variabili messe a sistema in uno scenario che definir complesso è un eufemismo: salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e costiero.

L’esercitazione della Guardia Costiera a Porto Sant’Elpidio, che si è protratta per l’intera mattinata, ha superato a pieni voti l’esame del Comandante della Capitaneria di porto, Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio, che, nel complimentarsi con tutto il personale coinvolto per l’esito dell’attività addestrativa, ha dichiarato: «Abbiamo testato le capacità di risposta a più emergenze in contemporanea. Abbiamo voluto stressare il sistema, dando delle priorità e raggiungendo ogni obiettivo. Vorrei porre l’accento sull’importanza di risposte coordinate in situazioni complesse. Sempre e comunque per preservare la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente marino e costiero».

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Fermo

Preso a padellate per una lite sul parcheggio condominiale

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cc 112 carabinieri fermo padellate per lite per parcheggio

L’episodio si è verificato a Campofilone. Un ragazzo classe ’97 è stato denunciato. L’uomo preso a padellate per il parcheggio a Campofilone ha riportato lesioni al capo e al collo.

FERMO – Dalle parole si è passati rapidamente alle mani, anzi alle padelle. Una lite per il parcheggio condominiale a Campofilone è costata una denuncia per lesioni personali aggravate ad un ragazzo albanese classe 1997, che al culmine dell’alterco ha preso a padellate il condomino.

Tra i due in passato si erano già verificate discussioni relative al posto spettante alle rispettive auto. Questa volta però la situazione è degenerata e il ragazzo albanese ha afferrato una grossa padella in metallo ed ha colpito più volte il rivale in parcheggio, il quale ha riportato ferite al collo e al capo per le padellate ricevute.

Al termine della lite la vittima dell’aggressione si è recata in Pronto Soccorso a Fermo, dove ha ricevuto una prognosi di 10 giorni per le lesioni riportate. In seguito ha sporto denuncia ai Carabinieri che hanno condotto rapide indagini. Il responsabile è stato denunciato dai militari della stazione di Pedaso per lesioni personali aggravate.

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Ancona

Giornate FAI d’Autunno 2023: le aperture nelle Marche

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Ancona chiesa di Santa Maria di Portonovo Giornate FAI d'Autunno Marche

Sabato 14 e domenica 15 ottobre, dodicesima edizione dell’evento clou della campagna “Ottobre del FAI”, che si esplica nello slogan «FAI la tua parte».

ASCOLI PICENO – Ritornano le giornate FAI d’Autunno, l’evento, giunto alla sua dodicesima edizione, che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. 700 straordinari luoghi d’interesse, spesso inaccessibili, saranno visitabili a contributo libero. Gli associati FAI potranno beneficiare di accessi agevolati ed aperture straordinarie, mentre è previsto uno sconto di 10 euro per tutti coloro che sottoscrivono la tessera FAI per la prima volta. Nelle Marche sono 47 i beni visitabili, sparsi in 27 località, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2023, i prossimi 14 e 15 ottobre.

Quest’anno, verrà posta attenzione particolare su Università e luoghi d’Istruzione. Sarà infatti possibile visitare ben 11 sedi universitarie sparse per il Paese e 32 luoghi d’Istruzione. «Questa edizione – dichiara il Presidente Marco Magnifico – intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese».

La Fondazione in questo modo intende «Educare i cittadini alla conoscenza scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola. Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni». Questi sono 9000 ed accompagneranno i Delegati ed i Volontari della Fondazione, che conta 132 Delegazioni, 110 gruppi FAI, 93 gruppi FAI giovani ed 8 gruppi FAI ponte tra le culture, alla scoperta di meravigliosi e spesso dimenticati luoghi di interesse storico e culturale.

Durante le Giornate del FAI d’Autunno 2023, evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, che ben si esplica nello slogan «FAI la tua parte», nelle Marche sarà possibile visitare alcuni luoghi sorprendenti tra cui Villa Giulia a Pesaro (per soli iscritti), Chiesa di Santa Maria di Portonovo e Hotel Emilia (Ancona), il Parco storico Seghetti Panichi a Castel di Lama (Ascoli Piceno), Palazzo Cortesi a Macerata, il borgo di Torre di Palme a Fermo.

Alcuni dei borghi coinvolti sono Serra San Quirico (An), Torre di Palme (Fm), Montefano (Mc), Serra Sant’Abbondio, Cupra Marittima, Castrum Cerreti (Cerreto d’Esi). E queste le aperture verdi più significative: Parco Seghetti Panichi (Castel di Lama, Ascoli), Orto botanico dell’Università di Urbino.

Maggiori informazioni, l’elenco dei siti visitabili e le modalità di partecipazione alle visite sono consultabili sulla sezione dedicata del sito della Fondazione.

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