MACERATA – Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, finalizzati al contrasto dei traffici illeciti, nonché al costante monitoraggio delle movimentazioni di merci e persone in ingresso ed uscita dal territorio provinciale, i Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno sottoposto a controllo un autoveicolo, insospettiti dagli strani movimenti posti in essere dal conducente, nel centro della città costiera.
Dall’approfondito controllo esperito sull’autovettura, i militari hanno potuto constatare la presenza di numerose confezioni contenenti prodotti medicinali recanti esclusivamente scritte in lingua cinese.
Da una più approfondita disamina, è emerso che il conducente, un cittadino di nazionalità cinese stava trasportando, per la successiva commercializzazione e distribuzione nel territorio dello Stato, medicinali pubblicizzati sul web quale rimedio e cura all’infezione da COVID-19, ma privi di qualsivoglia autorizzazione per l’immissione al consumo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco, in ossequio alle disposizioni di cui all’articolo 6 del D. L. 219 del 2006 (emanato in attuazione della Direttiva 2001/83/CE, volta alla predisposizione di un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano).
In tale contesto, il conducente non è stato in grado di esibire alcun tipo di documentazione a corredo della merce trasportata – anche in relazione all’acquisto della medesima – ed è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati di ricettazione, previsto dall’art. 648 del Codice Penale e di distribuzione ed importazione di medicinali non autorizzati, contemplato dall’articolo 147, comma 2, del Decreto Legislativo 219 del 2006.
I prodotti medicali sono stati conseguentemente sottoposti a sequestro probatorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela della sicurezza della salute dei consumatori, rafforzato in concomitanza delle Festività: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
L’Autorità Giudiziaria, ha autorizzato la diffusione della notizia, sussistendo l’interesse pubblico alla tutela della salute pubblica e al contrasto della diffusione di medicinali non autorizzati.
Dal 1° dicembre, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati ben 780 volte nelle Marche a causa delle forti raffiche di vento che hanno sferzato la Regione: a Cingoli il più complicato degli interventi, per una quercia caduta.
ANCONA – Ben 780 interventi in pochi giorni, 3 per l’esattezza: è’ il resconto delle attività svolte dai Vigili del Fuoco nelle Marche in seguito alle forti raffiche di vento che hanno sconquassato la Regione. Le principali richieste di soccrso hanno rigauardato alberi e rami caduti ed altri oggetti pericolanti o divelti e trscinati dalle intemperie sule strade.
L’azione più impegnativa si è verificata lo scorso 1° dicembre a Cingoli, dove una grossa quercia si è abbattuta sulla Sp 25, proprio mentre passava un’auto. Fortunatamente non si segnalano persone ferite, ma la massiccia pianta ha completamente ostruito la sede stradale.
Le operazioni per liberare la strada dalla quercia si sono rivelate lunghe e complesse ed hanno visto la partecipazione anche di quattro moduli operativi provenineti da Lazio e Veneto. Per rimuovere l’albero caduto i pompieri hanno utlizzato un’autogru.
Se ad Ancona, Pesaro ed Urbino l’allerta resta alta, nella zona meridionale della Regione la situazione è gradualmente tornata alla normalità.
Tramite un prestanome e un’impresa compiacente, un motociclista commercializzava moto e pezzi di ricambio senza versare l’IVA e senza dichiarare i ricavi.
MACERATA – I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati hanno identificato il titolare occulto di un’impresa, formalmente retta da un cittadino senegalese nullatenente residente nel famigerato Hotel House, che ha compiuto una maxi evasione fiscale nel settore delle moto off road, fuoristrada.
Moto e pezzi di ricambio venivano venduti nel “mercato elettronico”, siti web e social network, in assenza totale di dichiarazioni fiscali. L’attività si è in fretta allargata coinvolgendo diversi Paesi come Olanda, Inghilterra, Belgio, Spagna, San Marino e Germania. Le fiamme gialle hanno ritenuto che il senegalese fosse un semplice prestanome dal momento che non aveva i minimi requisiti imprenditoriali.
Indagando, sono risaliti all’ideatore della frode, un motociclista italiano, e la base operativa, un magazzino nelle campagne anconetane. Il sistema consisteva nell’utilizzare le Partite IVA del senegalese e di un’altra impresa compiacente, per acquistare moto e pezzi di ricambio da fornitori comunitari, che venivano poi rivenduti a privati e a imprese nazionali con prezzi particolarmente vantaggiosi in quanto l’IVA, indicata nelle fatture emesse, non veniva versata all’Erario ma costituiva il provento per l’imprenditore occulto.
Oltre all’evasione dell’IVA, così facendo i soggetti coinvolti hanno provocato una grave turbativa di mercato, dal momento che poteva illecitamente applicare prezzi inferiori rispetto ai competitor di settore.
Le attività ispettive hanno permesso di quantificare i ricavi non dichiarati in poco oltre € 10.150.000 e l’IVA evasa in € 5.170.000. Per la maxi evasione nel settore delle moto off road sono state denunciate 3 persone per reati fiscali, mentre nei confronti di altri 8 soggetti sono state contestate violazioni amministrative inerenti la normativa sull’uso del contante per aver trasferito somme superiori alle soglie consentite per complessivi € 110.000.
Nel corso dei controlli e delle ispezioni, sono stati impiegati anche i cani Cash Dog dell’unità cinofila, che hanno fiutato oltre 56 mila euro in contanti.
Sabato 14 e domenica 15 ottobre, dodicesima edizione dell’evento clou della campagna “Ottobre del FAI”, che si esplica nello slogan «FAI la tua parte».
ASCOLI PICENO – Ritornano le giornate FAI d’Autunno, l’evento, giunto alla sua dodicesima edizione, che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. 700 straordinari luoghi d’interesse, spesso inaccessibili, saranno visitabili a contributo libero. Gli associati FAI potranno beneficiare di accessi agevolati ed aperture straordinarie, mentre è previsto uno sconto di 10 euro per tutti coloro che sottoscrivono la tessera FAI per la prima volta. Nelle Marche sono 47 i beni visitabili, sparsi in 27 località, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2023, i prossimi 14 e 15 ottobre.
Quest’anno, verrà posta attenzione particolare su Università e luoghi d’Istruzione. Sarà infatti possibile visitare ben 11 sedi universitarie sparse per il Paese e 32 luoghi d’Istruzione. «Questa edizione – dichiara il Presidente Marco Magnifico – intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese».
La Fondazione in questo modo intende «Educare i cittadini alla conoscenza scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola. Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni». Questi sono 9000 ed accompagneranno i Delegati ed i Volontari della Fondazione, che conta 132 Delegazioni, 110 gruppi FAI, 93 gruppi FAI giovani ed 8 gruppi FAI ponte tra le culture, alla scoperta di meravigliosi e spesso dimenticati luoghi di interesse storico e culturale.
Durante le Giornate del FAI d’Autunno 2023, evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, che ben si esplica nello slogan «FAI la tua parte», nelle Marche sarà possibile visitare alcuni luoghi sorprendenti tra cui Villa Giulia a Pesaro (per soli iscritti), Chiesa di Santa Maria di Portonovo e Hotel Emilia (Ancona), il Parco storico Seghetti Panichi a Castel di Lama (Ascoli Piceno), Palazzo Cortesi a Macerata, il borgo di Torre di Palme a Fermo.
Alcuni dei borghi coinvolti sono Serra San Quirico (An), Torre di Palme (Fm), Montefano (Mc), Serra Sant’Abbondio, Cupra Marittima, Castrum Cerreti (Cerreto d’Esi). E queste le aperture verdi più significative: Parco Seghetti Panichi (Castel di Lama, Ascoli), Orto botanico dell’Università di Urbino.