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Abruzzo

Intervista a Ilaria Di Giandomenico, creatrice della pagina “Lu salabbarije de lu cafone”

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Fra le pagine Facebook storicamente più importanti del web abruzzese, svetta “Lu salabbarije de lu cafone”, creata finanche nell’ottobre 2010, attualmente seguita da oltre 40.000 persone.

Con un programma chiaro fin dai primi tempi – insegnare il dialetto abruzzese – “il sillabario” ha sfornato negli anni migliaia di vignette didattiche, sempre fra il serio e il faceto.

La mente dietro tale lavoro è quella di una donna, Ilaria Di Giandomenico, la quale per la prima volta ha deciso di raccontarsi un poco.

Ciao Ilaria, grazie per aver accettato l’invito. A secco dai: di chi si la fije, qual è il tuo paese e tutte cose.

Grazie a te per avermi invitato. Ho creato questa pagina 10 anni fa e, a parte qualche amico, ho sempre cercato di restare in anonimato, forse anche un po’ per pudore. Vi racconto un aneddoto: un giorno, un ragazzo che aveva saputo che ero la “coccia” del salabbario, venne nel negozio dove lavoro e mi disse: “dunque tu sei quella del salabbario!? Incredibile, mi aspettavo una grezzona!”. Ed io: “in realtà lo sono, ma solo per hobby”. Dunque eccomi qua, sono Ilaria Di Giandomenico, nata e cresciuta ad Alanno da “Ndunetta” ed Ernino de li Cappillise. Dal soprannome si deducono le origini della mia famiglia, infatti il mio bisnonno Orgonio (scine li sacce ca è strane, nome unico al mondo) era di Cappelle sul Tavo. Ho 49 anni, un compagno belle e pazziarelle ma senza suldarelle di nome Marcelle, due figli, Greta di 21 e Paride di 16 anni. Attualmente vivo e lavoro a Scafa come commessa in un negozio di “ddurine, sapunette e Olà”.

Perché decidesti di creare una pagina dedicata ai dialetti abruzzesi?

Essendo nata e cresciuta in campagna da una famiglia agricola, insieme ai nonni, ovviamente la mia lingua madre è il dialetto e quando 10 anni fa mi sono iscritta su Facebook, mi sono resa conto che le pagine dialettali scrivevano un abruzzese italianizzato, proprio perché molti termini e modi di dire si sono persi negli ultimi anni. Da qui l’idea di un sillabario che riproponesse un vocabolario dimenticato o in disuso, cercando di mantenere un linguaggio non offensivo o volgare, nei limiti del possibile. Ma si une è cafone manche pò parlà pizzute!

Il tuo sillabario spazia fra vari dialetti agricoli, pur concentrandosi – mi è sempre parso – su quelli del Pescarese. Sbaglio? Come lavori in tal senso?

Spesso mi viene fatto notare che il dialetto della mia pagina non appartiene a tutta la regione. In effetti l’abruzzese ha varianti linguistiche persino tra paesi confinanti. Io uso quello della zona pescarese non solo perché è quello che conosco meglio, ma anche perché se l’abruzzese deve essere rappresentato, non potrà che essere quello esportato da poeti come Modesto Della Porta e comici come Nduccio. Sciccise la zappe!

Qual è stata la soddisfazione più bella che hai avuto grazie alla pagina?

Le soddisfazioni arrivano tutti i giorni con i commenti e le interazioni dei fan. Mi piace pensare che, a volte, riuscire a strappare un sorriso ad una persona che ha avuto una brutta giornata non sia cosa da poco e molti messaggi rivolti alla pagina me lo confermano. Io mi ci ardicreo!

Le tue vignette – storicamente – vengono “rubate” e riproposte a tutte le vie, sovente senza citazione. Come vivi questo fatto discretamente fatticcio?

In tutti i social vige questo sistema di “frecaggio” e anche se a volte mi si arruvellano le videlle, per lo più vivo la cosa con filosofia, tipo jì puzza vinì ‘na cacarelle a fischiette!

Vista la mole ormai decennale di lavoro, non hai mai pensato di raccogliere il tutto in un sillabario cartaceo?

L’idea del libro c’è da molto tempo, in effetti ho iniziato a buttare giù degli appunti. Vorrei riuscire a creare sia una raccolta di vecchie fiabe abruzzesi, tipo la versione di mia nonna di Cappuccetto rosso (molto più cruenta di quella dei fratelli Grimm) e anche una raccolta di vignette con personaggi agricoli. Le idee sono tante ma tra famiglia e lavoro, manca sempre il tempo. Però, nzì pò mai sapè!

So che sei impegnata anche in altri progetti.

Sì, tra i vari hobby, sono anche un’attrice teatrale, stranamente non dialettale, ed insieme al mio compagno abbiamo creato un canale youtube chiamato “i voccapertos”… tutto un programma!

Grazie assai commà.

Grazie a te e a tutta la redazione del Martino, è stato un onore per me.

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Teramo

Il video degli studenti dell’Alessandrini-Marino per l’Ora della Terra

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terra earth hour

TERAMO – Lo scorso sabato 25 marzo si è celebrata la Earth Our, l’evento organizzato dal WWF per sensibilizzare sui temi del risparmio energetico e del contrasto al riscaldamento globale. Per l’Ora della Terra di quest’anno, gli studenti dell’Iis Alessandrini-Marino di Teramo hanno collaborato con il WWF alla realizzazione di un video informativo.

In provincia di Teramo invece, sono tanti i Comuni che hanno aderito e che hanno spento le luci di un monumento, un edificio o una piazza: Alba Adriatica, Atri, Campli, Corropoli, Giulianova, Montorio al Vomano, Mosciano Sant’Angelo, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Silvi, Torano Nuovo, Torricella Sicura e Tortoreto. A Teramo ha aderito sia l’Amministrazione Comunale che la Diocesi Teramo-Atri con lo spegnimento del campanile del duomo. A Pineto, grazie all’adesione dell’Area Marina Protetta, si spegneranno le luci della “Torre del Cerrano”. Adesione anche del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e del Centro di Educazione Ambientale Monti della Laga di Cortino.

Gli studenti del III, IV e V Chimica dell’Istituto Alessandrini-Marino, hanno collaborato col WWF Teramo nell’ambito del Progetto “Io, tu… volontari!” del Centro Servizi Volontariato
Abruzzo, ed hanno organizzato nella mattinata del 25 marzo un banchetto informativo e in serata, in Piazza Martiri della Libertà, un flash-mob che si è concluso con lo spegnimento delle luci dei monumenti cittadini. I ragazzi dell’Alessandrini-Marino hanno realizzato anche una serie di interviste per l’Ora della Terra 2023, con le quali è stato realizzato un breve video che si può vedere sulla pagina Facebook del WWF Teramo.

Earth Hour, l’Ora della Terra, è l’evento globale del WWF che dal 2007 chiama tutti alla
partecipazione: con il gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora si può far sentire la forza di un’azione comune per contrastare il riscaldamento globale. Anche nel 2023, milioni di persone in oltre 190 Paesi hanno dato vita a “The Biggest Hour for Earth”, la più grande ora per la Terra, con l’obiettivo di trasformare questa singola ora in milioni di ore di azioni e momenti di consapevolezza sui rischi legati alla perdita di Natura e al cambiamento climatico.

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Teramo

I Verdi chiedono al Comune un incontro sui pini di via del Mare

Il vice sindaco di Colonia, in Germania: «sono impressionato, qui abbiamo fatto lo stesso».

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I gruppi consiliari di minoranze Europa Verde e Bene Comune hanno protocollato in Comune la richiesta avanzata al sindaco di Martinsicuro, di organizzare un incontro per discutere del loro progetto relativo ai pini di via del mare, che non prevede l’abbattimento degli alberi.

TERAMO – I Verdi di Martinsicuro hanno chiesto un incontro al sindaco di Martinsicuro per discutere dei pini di via del Mare. L’Ente avrebbe previsto l’abbattimento di alcuni alberi, ma secondo i gruppi consiliari Europa Verde e Bene Comune, all’opposizione in consiglio Comunale, questa non è l’unica soluzione sul tavolo. Proprio per illustrare il loro progetto «eco-urbano» hanno richiesto l’incontro al Comune.

Proprio di questa soluzione alternativa che preverrebbe l’abbattimento dei pini di via del Mare vorrebbero discutere i Verdi di Martinsicuro nell’incontro richiesto al sindaco Vagnoni. I rappresentanti delle due liste rendono noto che la proposta che vorrebbero illustrare è stata «elaborato dai tecnici di un’impresa delle Marche, leader nel settore della tutela del valorizzazione dell’arboreo».

I gruppi hanno incassato anche l’endorsement del vicesindaco di Colonia, Andreas Wolter, che loda l’iniziativa: «Sono impressionato dalla competenza con la quale i Verdi di Martinsicuro e Villa Rosa si impegnano per salvare gli alberi, mi ricordano molte situazioni simili a Colonia – ha affermato vice sindaco della città affacciata sul Reno – Qui abbiamo emanato uno Statuto per la protezione degli alberi nella città di Colonia, che facilita il mantenimento della popolazione arborea e prevede un adeguato reimpianto obbligatorio o pagamenti compensativi per tutti gli inevitabili tagli degli alberi».

Wolter conclude: «Auguro agli alberi in pericolo a Martinsicuro una vita lunga e sana e al gruppo Consiliare dei Verdi di proseguire nel loro prolifico lavoro».

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Chieti

Incendio in un appartamento a Chieti: anziana salvata dai Carabinieri

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I Carabinieri hanno supportato i Vigili del Fuoco durante un intervento di soccorso in un appartamento nel quale si è sviluppato un incendio, a Chieti, ed hanno salvato un’anziana quasi centenaria non in grado di deambulare.

CHIETI – Lo scorso venerdì 24 marzo, un incendio si è propagato in un appartamento ubicato al quinto piano di un palazzi di via Picena ed abitato da un signore quasi ottantenne e da sua sua madre, una donna quasi centenaria non in grado di deambulare. Mentre i Vigili del Fuoco intervenuti sul posto hanno pensato a circoscrivere il rogo e a domare le fiamme, i Carabinieri di Chieti hanno salvato l’anziana dall’incendio.

Sul luogo dell’incendio infatti, oltre alla squadra dei pompieri e all’ambulanza del 118, sono accorsi in supporto anche i militari dell’Arma della stazione di Chieti Principale, insieme ai colleghi del Nor. Le fiamme si sono propagate rapidamente ed hanno sprigionato una colonna di fumo nero molto densa.

I Carabinieri si sono fatti strada attraverso il fumo e le lingue di fuoco, hanno individuato la signora e l’hanno trasportata “a braccia”, mettendola al riparo dall’incendio. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi sanitari, ha impedito che il rogo potesse provocare conseguenze più irrimediabili e non si segnalano persone coinvolte, ad eccezione di un intossicato lieve.

Le operazioni di spegnimento, bonifica e messa in sicurezza dell’edificio sono durate a lungo.

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