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Abruzzo

Rigopiano, Marsilio: “Auspico che ora la giustizia sia celere”

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PESCARA – “Quella di Rigopiano è stata una tragedia che segnato profondamente non solo la storia della nostra regione ma anche del nostro Paese e del mondo intero per le dimensioni che ha assunto e per la sua tragicità”.  Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, questo pomeriggio, a Rigopiano di Farindola, in occasione della fiaccolata che si è svolta nel giorno del quinto anniversario della sciagura in cui persero la vita 29 persone per il crollo dell’hotel.

La fiaccolata dei familiari delle vittime, come negli scorsi anni, ha raggiunto il totem del resort, che è nel piazzale d’ingresso della struttura alberghiera andata distrutta. Alle 15.30 c’è stato l’alzabandiera e poi sono partite le struggenti note del Silenzio, suonate con la tromba. A seguire la celebrazione della Santa Messa in memoria delle 29 vittime.

“L’auspicio – ha affermato Marsilio – è che ora la giustizia sia celere e che, entro quest’anno, si definisca almeno il primo grado di giudizio legato a questa terribile vicenda.  Quella del 18 gennaio 2017 – ha ricordato il Presidente – resta una giornata impossibile da dimenticare nella sua drammaticità. Una tragedia unica nel suo genere che, purtroppo, deve ancora vedere definita la catena delle responsabilità”.

Riguardo, poi, alla realizzazione del giardino della memoria per ricordare le vittime di Rigopiano, Marsilio ha confermato che “non c’è alcun ostacolo particolare. Attendiamo solo che i promotori producano la documentazione richiesta. A tal proposito, – ha aggiunto – ho sollecitato anche l’amministrazione comunale di Farindola. Non appena questa documentazione verrà perfezionata, la Regione fornirà il parere richiesto”.  Accanto al presidente  Marsilio erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ed il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, Mauro Casinghini

Pescara

Presunti abusi su una ragazzina: tolta la patria potestà alla madre

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Gli abusi sarebbero stati perpetrati dal suo compagno, ma la donna, pur consapevole, non avrebbe fatto nulla per impedirli.

PESCARA – Alla madre della ragazzina minorenne che avrebbe subito abusi sessuali tra le mura domestiche da parte del compagno della donna, è stata tolta la patria potestà. La donna è a sua volta indagata nell’inchiesta in seno alla quale è stato arrestato in flagranza di reato il suo compagno di 43 anni.

Questi avrebbe commesso ripetuti abusi sulla ragazzina, minorenne e affetta da fragilità psicologica. La madre ne sarebbe stata consapevole e non avrebbe fatto nulla per impedirli. L’indagine è partita in seguito alla denuncia da parte del padre naturale della ragazzina che ha subito abusi a Pescara, il quale ha anche presentato l’istanza al Tribunale per i minorenni dell’Aquila per togliere la patria potestà alla madre ed ha chiesto l’affidamento esclusivo della figlia.

In attesa dell’udienza, la minore è stata affidata ad una struttura protetta.

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Pescara

Ronde in strada nel quartiere Fontanelle a Pescara, ma il piromane colpisce ancora

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Nelle settimane scorse nel quartiere Fontanelle di Pescara un piromane ha appiccato diversi incendi, tanto da indurre i residenti a scendere in strada ed organizzare ronde cittadine, che però al momento non hanno prodotto l’effetto deterrente sperato: ieri è andato a fuoco un albero.

PESCARA – Cestini, citofoni, bidoni, ma anche scooter ed un pianerottolo. Da alcune settimane, il quartiere Fontanelle di Pescara è interessato da incendi dalla chiara matrice dolosa. Se in un primo momento si era ipotizzato qualche gesto dimostratorio, oppure qualche tentativo di intimidazione, adesso si pensa che possa essere invece l’opera di un piromane. Ed i residenti, esasperati, hanno organizzato ronde cittadine a Fontanelle, a Pescara.

La situazione ha esasperato alcuni cittadini che, capeggiate dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari, hanno organizzato ronde con lo scopo di sorvegliare le strade. I pattugliamenti però non sembrano aver spaventato particolarmente il responsabile o i responsabili: ieri sera mentre le ronde transitavano in via Caduti per Servizio, è andato a fuoco un albero in via Fontanelle. «In Via Caduti per Servizio non accade più nulla da quando ci siamo noi con le ronde della legalità» ha commentato Pettinari.

Le fiamme sono state in fretta domate dai Vigili del fuoco, prima che l’incendio potesse espandersi ai terreni limitrofi. Continuano le ricerche degli inquirenti.

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Chieti

227 lavoratori irregolari: maxi sanzione ad un grande magazzino di Chieti

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La Guardia di Finanza ha scoperto che dal 2021 un grande magazzino di Chieti impiegava sistematicamente a lavoratori irregolari: 227 quelli scoperti, dei quali 61 totalmente in “nero. Sanzione da 220 mila euro.

CHIETI – Impiegati senza regolare contratto di lavoro, straordinari pagati in nero o ore lavorative non correttamente registrate, assunzioni part-time per turni giornalieri che arrivavano fino alle 12 ore. Sono queste alcune delle irregolarità riscontrate dalle fiamme gialle chietine, che all’interno di un grande magazzino di Chieti dedito alla vendita di un’ampia gamma di prodotti, dall’abbigliamento ai mobili, passando per elettrodomestici e cosmetici, hanno scoperto l’impiego sistematico di lavoratori irregolari.

227 in tutto quelli irregolarmente assunti, 61 dei quali completamente in nero. Il “sistema” individuato dalle fiamme gialle, sarebbe stato allestito a partire dal 2021. Un ruolo chiave nelle indagini, lo hanno avuto le conferme di alcuni dipendenti o ex dipendenti, che non si sono più lasciati convincere dal cosiddetto “prendere o lasciare” dettato dall’impresa.

In tutto la maxi-sanzione della Guardia di Finanza ammonta a 220 mila euro: 180 mila per le giornate di effettiva presenza al lavoro dei dipendenti, 40 mila per altre irregolarità, come ’omessa o infedele registrazione di dati obbligatori sul “libro unico del lavoro” e la violazione dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti delle retribuzioni.

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