TOLENTINO – Una lettera aperta a tutti i cittadini della sua comunità per spiegare le ragioni della decisione di chiudere le scuole di ogni ordine e grado e ricorrere alla didattica a distanza dall’11 al 15 Gennaio compreso.
Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha voluto parlare a “cuore aperto” ai suoi cittadini, pur con la consapevolezza che le decisioni degli ultimi giorni, e i conseguenti provvedimenti governativi, non possono che aver creato un po’ di malumore e incertezza nella cittadinanza: “ritengo doveroso – si legge nella lettera – darvi questa comunicazione, perché alcuni malinformati cittadini in aggiunta ai soliti noti che da dieci anni a questa parte colgono ogni provvedimento come occasione di contrarietà, denigrazione e contrapposizione precostituita, hanno avuto da criticare un provvedimento a tutela dei Bambini, dei Ragazzi, degli Operatori Scolastici tutti nonché delle famiglie e di conseguenza degli ambienti di lavoro”.
Il Sindaco sottolinea come un provvedimento di quel tipo, “nato esclusivamente a tutela della salute pubblica”, non fosse certamente un caso isolato in Italia, visto gli analoghi atti adottati dai Governatori di Veneto e Campania e che successivamente alle riaperture delle scuole altri rappresentanti delle istituzioni si troveranno forzatamente a ricorrere alla dad visto il dilagare dei contagi.
Proprio la dad è risultata al centro delle polemiche più feroci, in primis perchè chiudere le scuole comporta un aggravio inevitabile sulle famiglie, specie in quelle in cui entrambi lavorano, la seconda perchè ormai il ruolo pedagogico – didattico della stessa è fortemente contestato un po’ ovunque in Italia. Tuttavia, si chiede il primo cittadino, “che differenza c’è tra la DAD derivata da un provvedimento precauzionale del Sindaco e quella derivante dal numero dei contagi in Classe?
Ero perfettamente conscio di generare con il mio provvedimento due effetti, ha chiarito ancora Pezzanesi, il primo di tutelare in modo significativo la salute dei ragazzi, delle loro famiglie e della Comunità in generale, il secondo di prendere il legittimo malcontento ed i rimbrotti di alcune famiglie che, a causa del provvedimento sarebbero entrate inevitabilmente in difficoltà per organizzarsi per motivi di lavoro sulla custodia dei figli. Un aspetto quest’ultimo che naturalmente mi sta a cuore, ma non può scalzare il primo”.
Da quel momento la “palla” è passata al Governo centrale che, attraverso il Prefetto, suo rappresentante nel territorio, ha intimato la riapertura in città di tutte le scuole. Una decisione per la quale Pezzanesi si è detto “rammaricato, pur consapevole che vista la corsa della variante avrà vita breve: “rispetto le disposizioni del Governo e la risposta dell’Asur di competenza anche se non le condivido. Aggiungo solamente che mentre qui siamo stati costretti a riaprire le scuole, almeno 5 sindaci della Sicilia le hanno chiuse per eccessiva diffusione dei contagi”.