MARCHE – Una nuova app per contrastare la dipendenza e il cattivo uso dei dispositivi digitali fra i più giovani.
L’idea è nata dalla sinergia tra l’associazione nazionale Di.Te, la facoltà di ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche e il dipartimento di scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata (SPOCRI) per sviluppare un percorso di utilizzo consapevole dello smartphone per genitori e figli.
Contrastare la diffusione di foto o video personali in rete
Secondo gli ultimi dati Censis gli Italiani sono sempre più consapevoli delle insidie nascoste dal web. Il 54, 3% le associa ai rischi nello svolgimento di operazioni bancarie e di acquisto online, il 43,1% è preoccupato per l’accesso a internet dei minori mentre il 27,6 teme per i rischi sulla salute mentale e la dipendenza derivante dalla sovraesposizione al web. Ma c’è un altro dato a preoccupare piuttosto rilevante. Da uno studio nato fra Skuola.net e l’associazione Di.Te. sembra che su un campione di oltre 3 mila studenti nella fascia compresa tra gli 11 e i 19 anni almeno il 10% abbiano visto proprie foto/video intime circolare in rete: ” stiamo parlando di ragazzi, per lo più, minorenni in una fascia di età che nemmeno dovrebbe avere il cellulare, spiega Giuseppe Lavenia, presidente dell’associazione Di.Te. ma anche psicologo e docente universitario, è evidente che i primi a prendere in mano questa situazione debbano essere i genitori. Proprio da loro deve partire una maggiore consapevolezza sul tema, e una educazione al digitale.
Come funziona l’app?
OkDigitale è il nome scelto dagli sviluppatori per l’applicazione che promette una sana collaborazione tra adulti e ragazzi per favorire il corretto uso dei device digitali. Disponibile e gratuità già da qualche giorno su Android e Ios, l’app offre una pillola quotidiana contenente idee, suggerimenti e consigli. Tutti i contenuti saranno fruibili secondo un calendario di 10 settimane. Al termine di ogni settimana si può rispondere ad un test di verifica che accerta le competenze precedentemente acquisite. Al superamento di tutti i test verrà rilasciato un “patentino digitale” insieme ad ulteriori suggerimenti in vista di consegnare con fiducia uno smartphone ai ragazzi.
Come sopra chiarito, non si tratta di un percorso unilaterale, valevole cioè soltanto per i ragazzi. Quest’app infatti tira in ballo fortemente i genitori al fine di coinvolgerli in un percorso di tracciamento, a livello europeo, della consapevolezza sull’uso del digitale. Solo da questa consapevolezza può discendere un corretto ruolo di guida nei confronti dei più giovani ( i propri figli), cosicchè, come spiega ancora Lavenia, “la predisposizione dei ragazzi ad un determinato gioco o device non dipenderà più dall’età anagrafica ma dalla sua età digitale, ossia dalla sua predisposizione alla tecnologia.”