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Chieti

Addio ad Alessandro Luciani, storico tifoso nero verde morto per Covid

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Lutto nel mondo dei tifosi per la scomparsa di Alessandro Luciani, storico sostenitore del Chieti Calcio. Cordoglio espresso dalla società nero verde e dai sostenitori.

CHIETI – Tutta la comunità piange la morte di “Sandro”, tifoso storico del Chieti. Alessandro Luciani, 68 anni è morto nel primo pomeriggio di ieri all’Ospedale Clinicizzato dove era stato ricoverato. Pensionato della Camera di Commercio, era molto noto negli ambienti del Chieti Calcio, squadra di cui è stato uno dei più popolari sostenitori e per la quale ha ricoperto anche il ruolo di dirigente.

Appassionato di giornalismo sportivo, amava scrivere articoli sui neroverdi. Il Chieti FC 1922 ha voluto espirmere così il proprio cordoglio: «tutta la Società si stringe attorno al dolore della famiglia Luciani per la perdita del caro Alessandro. Tifoso legatissimo ai colori Nero verdi, nonché dirigente del Chieti nelle scorse stagioni. Una perdita che lascia attoniti, tanti i momenti passati insieme, sempre col Chieti nel cuore. Buon viaggio Alessandro».

Anche il Comitato per il Nero verde, che ha manifestato vicinanza ai familiari: «profondo cordoglio per la scomparsa di Sandro Luciani, fiero e indomito sostenitore del nostro amato Chieti, compagno di tante trasferte e di tanti momenti belli trascorsi insieme. Parenti e amici che sono sempre stati al tuo fianco, oggi piangono per la perdita di un grande uomo. Buon viaggio Sandro».

Alessandro Luciani è morto dopo aver contratto il Covid nelle scorse settimane. Con il passare dei giorni la situazione è peggiorata e si è spento nel reparto di rianimazione di Cheti.

Chieti

Cinghiali a Fossacesia, il sindaco firma ordinanza per il prelievo degli ungulati

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allarme peste suina nelle Marche la Coldiretti chiede che vengano

CHIETI – Nei giorni scorsi diversi cittadini di Fossacesia hanno segnalato la presenza di alcuni cinghiali, nelle vie a ridosso del centro cittadino. In risposta, il Sindaco Enrico Di Giuseppeantonio ha emanato un’ordinanza con la quale chiede «l’urgente intervento della  Polizia Provinciale per intensificare il lavoro di controllo e prelievo a Fossacesia di cinghiali, la cui presenza è stata segnalata dai cittadini in alcuni zone del centro città».

«I sindaci in considerazione delle attuali norme in vigore, non possono fare molto – chiarisce Di Giuseppantonio – e per questa ragione sono necessari regolamenti chiari da parte del Parlamento su una situazione che è divenuta una vera e propria emergenza. I cinghiali rappresentano un grande pericolo per la circolazione stradale, per chi vive nei centri abitati e per l’agricoltura, con colture distrutte e conseguenti ripercussioni negative sull’economia del settore».

«Nella mia veste di vice presidente del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia e quale coordinatore del Gruppo di Lavoro che si è occupato di fare proposte per le modifiche alla legge di vigilanza della fauna selvatica ed in particolare dell’emergenza cinghiali, ho preso parte all’audizione davanti alle Commissioni Sanità e Agricoltura del Senato per chiedere interventi immediati sulla gestione della fauna selvatica. In quella sede, tra l’altro abbiamo affrontato anche la questione peste suina, che oggi  si sta manifestando in alcune zone del Paese. Torno quindi a ribadire – conclude Di Giuseppantonio – che si entri al più presto nel merito per stabilire il controllo e la gestione della proliferazione degli ungulati, che non è più rinviabile».

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Allarme lupi, donna aggredita in centro a Palombaro: sbranato il suo cagnolino

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donna aggredita da un lupo a Palombaro

Mentre portava a spasso il proprio cagnolino per le vie del centro di Palombaro, una donna è stata aggredita da un lupo che ha sbranato il suo animaletto domestico.

CHIETI – Ancora un allarme lupo nel chietino. Nadia Trenzi, 56 anni, ieri pomeriggio stava facendo una passeggiata in compagnia del suo cagnolino in centro a Palombaro, comune del Parco Nazionale della Majella, quando è stata improvvisamente aggredita da un lupo. L’animale selvatico ha messo nel mirino quello domestico e, dopo aver fatto cadere a terra la padrona, l’ha azzannato, dopodiché, tenendolo ben stretto tra le fauci, si è allontanato. Il percorso che dal luogo dall’aggressione conduce al bosco è disseminato di macchie d sangue, pertanto per il cagnetto si teme il peggio.

Sul posto Carabinieri, Carabinieri Forestali, 118e Vigili del Fuoco, allertati dal vicesindaco Giuseppe Di Nardo, tra i primi ad arrivare. La donna è stata accompagnata in ospedale per accertamenti, ma non avrebbe riportato grosse ferite, salvo alcune contusioni al ginocchio e al polso, in seguito alla caduta.

Nel frattempo la sindaca Consuelo Di Martino ha diramato un’allerta alla popolazione: «Potrebbe trattarsi di un esemplare potenzialmente pericoloso, raccomandiamo la massima cautela. Se qualcuno dovesse avvistarlo è pregato di contattarci».

Invita alla calma e alla prudenza invece l’Enpa, Ente protezione animali: «A prima vista è impossibile distinguere alcune razze di cane da un lupo. Secondo le prime ricostruzioni, il presunto lupo avrebbe tenuto un comportamento anomalo. C’è stata una gran fretta di puntare il dito contro il grande predatore, non lasciando neanche il beneficio del dubbio e senza neanche attendere che venissero compiute tutte le opportune verifiche da parte delle autorità competenti».

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Chieti

Evasore totale aveva intestato 70 auto ad un prestanome e percepiva RdC: denunce e blocco anagrafico dei veicoli

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Gran parte dei mezzi sono risultati in uso a soggetti pregiudicati che le utilizzavano per il traffico di sostanze di stupefacenti tra la Campania e Foggia. Denunciati l’evasore totale e il prestanome al quale aveva intestato 70 auto.

CHIETI – Sulla carta non risultava nulla, ma di fatto era un commerciante d’auto che esercitava abusivamente la professione. Un soggetto di origini campane è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Lanciano, secondo la quale l’uomo in realtà era un evasore totale che aveva intestato 70 auto, cedute e usate da terzi, ad un prestanome. Entrambi sono stati denunciati per falso in atto pubblico determinato dall’altrui inganno, truffa aggravata ai danni dello Stato ed indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Ambedue infatti avevano ottenuto il sussidio, arrecando un danno all’Erario quantificato in 35 mila euro. Sono stati segnalati all’Inps, che provvederà al recupero delle somme non spettanti. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gran parte dei veicoli era in uso a soggetti pregiudicati. I mezzo sarebbero stati impiegati per episodi collegati allo spaccio, in alcune zone campane e nella provincia foggiana.

In seguito alla perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’uomo che ha allestito l’attività abusiva, le fiamme gialle hanno sequestrato circa 40 carte di circolazione riconducibili ai predetti automezzi. Successivamente, i militari hanno provveduto a notificare al P.R.A. ed alla M.C.T.C. il blocco anagrafico, emesso dalla Procura della Repubblica di Lanciano, finalizzato alla cancellazione d’ufficio delle 70 auto che l’evasore totale aveva intestato al prestanome ed alla limitazione delle eventuali future operazioni di acquisto e vendita da parte del soggetto.

Ne consegue che, qualora venissero individuate le autovetture in parola a seguito di controllo nei confronti del soggetto che ne ha la disponibilità, le medesime verranno poste sotto sequestro e radiate dal Pubblico Registro Automobilistico.

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