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Abruzzo

L’UnivAQ si mobilita per gli studenti e i professori ucraini

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L’AQUILA – L’Università dell’Aquila aiuterà economicamente i 34 studenti ucraini iscritti ai propri corsi garantendo, a proprie spese, la copertura delle borse di studio relative ai loro programmi di studio e ricerca. 

L’ateneo, inoltre, si è subito attivato per trasferire il prima possibile in Italia gli studenti ucraini che erano in procinto di venire all’Aquila e che sono rimasti bloccati nel loro Paese a causa dello scoppio della guerra, dando disponibilità immediata per raccogliere le candidature per l’accoglienza di altri studenti nonché di ricercatori e docenti delle università e degli enti di ricerca ucraini.

L’Università dell’Aquila ha portato avanti negli ultimi 10 anni una crescente collaborazione con le migliori università statali ucraine.

Il consorzio per il doppio titolo InterMaths (Applied and Interdisciplinary Mathematics), coordinato da UnivAQ, include 12 atenei di tre diversi continenti (Europa, Africa e Nord America) e, tra questi, 4 atenei ucraini: l’Università Statale Ivan Franko di Leopoli; l’Università Statale  V. N. Karazin di Charkiv; l’Università Statale Taras Shevchenko di Kiev; l’Università Statale I.I. Mechnikov di Odessa.

La scuola matematica ucraina ha rivestito un ruolo di primo piano nella matematica moderna. Negli anni Venti e Trenta, Leopoli, con l’Università Statale Ivan Franko (IFNUL), divenne il centro di maggior prestigio per la matematica dell’intera Europa. Molti scienziati e matematici studiarono presso IFNUL: W. Sierpinski, H. Steinhaus, S. Ruziewicz, E. Zylinski, S. Banach, W. Niklibor e J. Schauder, S. Kaczmarz, W. Orlicz, H. Auerbach e S. Mazur. Si venne a creare in quegli anni la Scuola matematica di Leopoli di cui S. Banach (1892-1945) fu considerato la guida.

L’Università dell’Aquila ha un ruolo di leadership riconosciuto a livello europeo nel settore della Matematica Applicata, con il coordinamento (unico in tutta Europa) di due programmi di eccellenza Erasmus Mundus (MathMods e InterMaths). Da qui il fiorire della cooperazione tra L’Aquila e le università statali ucraine.

Nell’ambito del progetto InterMaths, ogni anno sono stati selezionati da ciascuno dei 4 partner una media di 4 studenti ucraini, che, a eccezione di un singolo caso, hanno sempre ottenuto il doppio titolo entro la durata legale del corso di studi. A partire dal 2017, sono stati selezionati 4 studenti per anno, con prima immatricolazione alla laurea magistrale in Ingegneria Matematica presso UnivAQ, per il doppio titolo InterMaths con IFNUL, prevedendo quindi la mobilità a Leopoli (Ucraina) durante l’intero secondo anno di corso. Il Ministero dell’Istruzione e della Scienza ucraino ha confermato che per il loro Paese è il primo caso di doppio titolo con mobilità in ingresso.

Al momento ci sono 34 studenti ucraini iscritti all’Università dell’Aquila nei corsi di studio di area matematicamentre tre studenti dell’Aquila erano in mobilità a Leopoli (tutti rientrati in tempo utile prima dell’inizio delle operazioni militari).

Dei 34 studenti ucraini:

– 2 sono attualmente a L’Aquila e coperti da borsa di studio Erasmus Mundus. Inizieranno a breve la mobilità verso il Politecnico di Amburgo.

– 14 sono attualmente a L’Aquila. Otto erano all’Aquila già dallo scorso settembre. Altri sei sono arrivati dall’Università Statale I.I. Mechnikov di Odessa proprio sabato 19 febbraio per un semestre. L’Ateneo si è impegnato ad erogare loro una borsa di studio attingendo da propri fondi per tutto il tempo necessario;

– 5 studenti dell’Università Statale I.I. Mechnikov di Odessa che avevano studiato nel nostro Ateneo durante il II semestre del 2021/22 sarebbero dovuti rientrare a L’Aquila sabato 26 febbraio, per iniziare a seguire le lezioni lunedì 28 febbraio. Si erano recati presso la nostra ambasciata a Kiev lo scorso 18 febbraio e avrebbero dovuto riprendere il passaporto lo scorso venerdì 25 febbraio. L’inizio della guerra li ha lasciati senza passaporto. Sono attualmente bloccati ad Odessa. L’Ateneo si è impegnato a garantire loro la didattica a distanza e a mettere a loro disposizione la registrazione delle lezioni, in attesa che possano giungere a L’Aquila;

– ulteriori 8 studenti di secondo anno stavano seguendo le lezioni nell’Università Statale Ivan Franko di Leopoli e nell’Università Statale Taras Shevchenko di Kiev. Quasi tutti hanno chiesto di potersi spostare a L’Aquila.

– ulteriori 5 studenti stavano trascorrendo il primo anno presso l’Università Statale Ivan Franko di Leopoli e si sarebbero dovuti trasferire a L’Aquila dal settembre 2022 per il secondo anno. Vista l’emergenza, tenuto conto che sono a tutti gli effetti studenti UnivAQ, l’Ateneo è disposto a trasferirli fin da subito a L’Aquila, per permettere loro una normale fruizione delle lezioni.

Per il gruppo dei 5 studenti rimasti bloccati a Odessa le borse di studio erano già state previste a partire dal secondo semestre ma l’Ateneo garantirà la copertura economica anche per i 13 studenti delle Università Ivan Franko di Leopoli e Taras Shevchenko di Kiev.

In risposta a una richiesta pervenuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Università dell’Aquila ha inoltre dato disponibilità immediata per accogliere subito almeno altri 50 tra studenti e docenti delle università e degli enti di ricerca ucraini, dichiarandosi pronta a fare anche di più qualora dovessero essere stanziati dei fondi ad hoc.

Teramo

Il video degli studenti dell’Alessandrini-Marino per l’Ora della Terra

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terra earth hour

TERAMO – Lo scorso sabato 25 marzo si è celebrata la Earth Our, l’evento organizzato dal WWF per sensibilizzare sui temi del risparmio energetico e del contrasto al riscaldamento globale. Per l’Ora della Terra di quest’anno, gli studenti dell’Iis Alessandrini-Marino di Teramo hanno collaborato con il WWF alla realizzazione di un video informativo.

In provincia di Teramo invece, sono tanti i Comuni che hanno aderito e che hanno spento le luci di un monumento, un edificio o una piazza: Alba Adriatica, Atri, Campli, Corropoli, Giulianova, Montorio al Vomano, Mosciano Sant’Angelo, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Silvi, Torano Nuovo, Torricella Sicura e Tortoreto. A Teramo ha aderito sia l’Amministrazione Comunale che la Diocesi Teramo-Atri con lo spegnimento del campanile del duomo. A Pineto, grazie all’adesione dell’Area Marina Protetta, si spegneranno le luci della “Torre del Cerrano”. Adesione anche del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e del Centro di Educazione Ambientale Monti della Laga di Cortino.

Gli studenti del III, IV e V Chimica dell’Istituto Alessandrini-Marino, hanno collaborato col WWF Teramo nell’ambito del Progetto “Io, tu… volontari!” del Centro Servizi Volontariato
Abruzzo, ed hanno organizzato nella mattinata del 25 marzo un banchetto informativo e in serata, in Piazza Martiri della Libertà, un flash-mob che si è concluso con lo spegnimento delle luci dei monumenti cittadini. I ragazzi dell’Alessandrini-Marino hanno realizzato anche una serie di interviste per l’Ora della Terra 2023, con le quali è stato realizzato un breve video che si può vedere sulla pagina Facebook del WWF Teramo.

Earth Hour, l’Ora della Terra, è l’evento globale del WWF che dal 2007 chiama tutti alla
partecipazione: con il gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora si può far sentire la forza di un’azione comune per contrastare il riscaldamento globale. Anche nel 2023, milioni di persone in oltre 190 Paesi hanno dato vita a “The Biggest Hour for Earth”, la più grande ora per la Terra, con l’obiettivo di trasformare questa singola ora in milioni di ore di azioni e momenti di consapevolezza sui rischi legati alla perdita di Natura e al cambiamento climatico.

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Teramo

I Verdi chiedono al Comune un incontro sui pini di via del Mare

Il vice sindaco di Colonia, in Germania: «sono impressionato, qui abbiamo fatto lo stesso».

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I gruppi consiliari di minoranze Europa Verde e Bene Comune hanno protocollato in Comune la richiesta avanzata al sindaco di Martinsicuro, di organizzare un incontro per discutere del loro progetto relativo ai pini di via del mare, che non prevede l’abbattimento degli alberi.

TERAMO – I Verdi di Martinsicuro hanno chiesto un incontro al sindaco di Martinsicuro per discutere dei pini di via del Mare. L’Ente avrebbe previsto l’abbattimento di alcuni alberi, ma secondo i gruppi consiliari Europa Verde e Bene Comune, all’opposizione in consiglio Comunale, questa non è l’unica soluzione sul tavolo. Proprio per illustrare il loro progetto «eco-urbano» hanno richiesto l’incontro al Comune.

Proprio di questa soluzione alternativa che preverrebbe l’abbattimento dei pini di via del Mare vorrebbero discutere i Verdi di Martinsicuro nell’incontro richiesto al sindaco Vagnoni. I rappresentanti delle due liste rendono noto che la proposta che vorrebbero illustrare è stata «elaborato dai tecnici di un’impresa delle Marche, leader nel settore della tutela del valorizzazione dell’arboreo».

I gruppi hanno incassato anche l’endorsement del vicesindaco di Colonia, Andreas Wolter, che loda l’iniziativa: «Sono impressionato dalla competenza con la quale i Verdi di Martinsicuro e Villa Rosa si impegnano per salvare gli alberi, mi ricordano molte situazioni simili a Colonia – ha affermato vice sindaco della città affacciata sul Reno – Qui abbiamo emanato uno Statuto per la protezione degli alberi nella città di Colonia, che facilita il mantenimento della popolazione arborea e prevede un adeguato reimpianto obbligatorio o pagamenti compensativi per tutti gli inevitabili tagli degli alberi».

Wolter conclude: «Auguro agli alberi in pericolo a Martinsicuro una vita lunga e sana e al gruppo Consiliare dei Verdi di proseguire nel loro prolifico lavoro».

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Chieti

Incendio in un appartamento a Chieti: anziana salvata dai Carabinieri

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I Carabinieri hanno supportato i Vigili del Fuoco durante un intervento di soccorso in un appartamento nel quale si è sviluppato un incendio, a Chieti, ed hanno salvato un’anziana quasi centenaria non in grado di deambulare.

CHIETI – Lo scorso venerdì 24 marzo, un incendio si è propagato in un appartamento ubicato al quinto piano di un palazzi di via Picena ed abitato da un signore quasi ottantenne e da sua sua madre, una donna quasi centenaria non in grado di deambulare. Mentre i Vigili del Fuoco intervenuti sul posto hanno pensato a circoscrivere il rogo e a domare le fiamme, i Carabinieri di Chieti hanno salvato l’anziana dall’incendio.

Sul luogo dell’incendio infatti, oltre alla squadra dei pompieri e all’ambulanza del 118, sono accorsi in supporto anche i militari dell’Arma della stazione di Chieti Principale, insieme ai colleghi del Nor. Le fiamme si sono propagate rapidamente ed hanno sprigionato una colonna di fumo nero molto densa.

I Carabinieri si sono fatti strada attraverso il fumo e le lingue di fuoco, hanno individuato la signora e l’hanno trasportata “a braccia”, mettendola al riparo dall’incendio. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi sanitari, ha impedito che il rogo potesse provocare conseguenze più irrimediabili e non si segnalano persone coinvolte, ad eccezione di un intossicato lieve.

Le operazioni di spegnimento, bonifica e messa in sicurezza dell’edificio sono durate a lungo.

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