Sopralluogo dei Ris e dell’unità cinofila nel casolare di Montecarotto dove Andreea Rabciuc ha trascorso la notte prima che di lei si perdessero le tracce. Il fidanzato, con il quale aveva litigato quella sera e che è stato iscritto al registro degli indagati, è sicuro: «è viva e si sta nascondendo»
ANCONA – I carabinieri sono tornati nel casolare di Montecarotto in cui ha trascorso la notte a cavallo tra l’11 e il 12 marzo, Andreea Rabciuc, la campionessa di tiro con l’arco di 27 anni di origine rumena, ma residente a Jesi, della quale si sono perse le tracce. Questa volta oltre ai militi della stazione jesina, ci sono anche gli uomini del Ris di Parma e l’unito cinofila di Bologna, con i cani molecolari, che hanno passato al setaccio anche le campagne intorno. Presente sul posto anche il pm che coordina le indagini, Irene Bilotta, ed i legali di Simone Gresti, autotrasportatore quarantasettenne con cui aveva una relazione, iscritto al registro degli indagati per sequestro di persona. Il pm l’ha definito come un atto dovuto, per consentirgli di nominare consulenti di parte per le perizie sui suoi dispositivi, che sono stati sequestrati. Altri accertamenti verranno effettuati sulla sua auto e sui vestiti che indossava quella sera.
Emanule Giuliani, il suo avvocato, ha affermato che «l’unica cosa che si rimprovera è di non aver rincorso o raggiunto Andreea quando se n’è andata, come aveva fatto invece altre volte. Probabilmente per stanchezza. Lei è vissuta in casa con lui e la sua famiglia per otto mesi ma era uno spirito libero». I due, insieme ad un’altra coppia di amici, hanno trascorso nel casolare la notte tra l’11 e il 12 marzo, litigando però ripetutamente. All’alba, la ragazza sarebbe uscita a piedi, da sola. Dopodiché nessuno l’ha più vista.
Gresti ha affermato di essere sicuro che la ragazza sia viva e che si stia nascondendo da qualche parte. Ha anche affermato che alcuni profili social utilizzata da Andreea sono stati attivi nelle ore successive alla sua scomparsa e che è stata lei a consegnarli il suo telefono, anche questo sequestrato.
Il padre della ragazza invece, che vive da diversi anni in Spagna, ha affermato che intorno all’alba avrebbe provato a chiamarlo, ma di non aver risposto. Andreea Rabciuc allora gli avrebbe inviato una nota vocale nella quale afferma di aver fatto un errore e di essersi messa in pericolo. Il padre ha poi aggiunto di aver provato a chiamarla verso mezzogiorno, senza ottenere una risposta.
Anche il suo ex fidanzato, con il quale era rimasta in buoni rapporti, ha detto di averla sentita quella sera. Si sono scambiati diversi messaggi ed in uno di questi lei gli avrebbe detto di voler scomparire per un po’, salvo poi smentire questa ipotesi poco dopo. Gli avrebbe spiegato tutto con calma il giorno successivo, quando si sarebbero visti. Ma al momento Andreea Rabciuc risulta ancora scomparsa.