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Ascoli Piceno

Si sono svolte a Castel di Lama le finali del XXII campionato italiano di lancio del formaggio

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XXII Campionato italiano di lancio del formaggio, Castel di Lama

CASTEL DI LAMA – Tra sabato 23 e domenica 24 aprile, nei comuni di Appignano, Offida e Castel di Lama, si sono svolte le fasi finali del XXII campionato italiano di lancio del formaggio a coppie. Nelle prime due località si sono svolte fasi eliminatorie, mentre le finali si sono tenute nella terza. Quasi un centinaio le coppie di atleti in gara, provenienti anche da altre regioni. Provengono da Marche, Toscana, Abruzzo e Lazio i migliori lanciatori di formaggio d’Italia.

L’edizione di quest’anno si è tinta di rosa, dal momento che per la prima volta è stato disputato anche il campionato femminile, nel quale ha strappato più applausi di tutti la seconda classificata, un’atleta giovanissima di appena 12 anni proveniente da Perugia.

«Un grazie particolare – sottolineano il presidente nazionale di FIGeST, Enzo Casadidio, e il  presidente del comitato marchigiano della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, Matteo Capeccia – va, oltre che all’Asd organizzatrice e alla presidente Maria Vallorani, al presidente della specialità lancio del formaggio, Sauro Bargelli di Firenze, oltre che alle amministrazioni dei Comuni interessati e, in particolare, al Comune di Castel di Lama, dove si sono svolte le finali, nelle persone del sindaco, Mauro Bochicchio, dell’assessore allo Sport, Gabriele Gagliardi, e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Mattoni».

Il lancio del formaggio è una disciplina che prevede di lanciare tramite una cordicella, o fettuccia, una forma lungo una strada. Prevede diverse categorie di peso dell'”attrezzo ginnico” da scagliare, si disputa su più turni e vince chi arriva più lontano.

Per la categoria 1Kg oro per Giovanni Rossi e Luciano Semproni dell’Asd Giochi Tradizionali di Castel di Lama, argento alla coppia Riccardo Traini e Nazario Cinaglia sempre della Asd Giochi Tradizionali di Castel di Lama e bronzo a Wolmer Bigi e Tomas Bigi di  Arezzo.

Nella categoria 3Kg oro per Massimo Morano e Gabriele La Cioppa di Chieti, argento ad Alessandro e Wolmer Bigi di Arezzo e bronzo ad Ennio Tarabonelli e Guido Carosella di Frosinone e Chieti.

Nella categoria 6Kg oro alla coppia composta da Walter Giorni e Federico Crocioni di Arezzo, argento a Roberto Giovannini e Massimo Giordani di Perugia e bronzo a Giorgio Concetti e Maurizio Lattanzi di Fermo.

La sfida del lancio del formaggio da 9Kg è andata a Roberto Lazzuri e Pierluigi Pennacchi di Lucca, argento per Alvaro Biagioli e Sauro Martinelli di Perugia e bronzo per Giorgio Concetti e Maurizio Lattanzi di Fermo.

Nella categoria 22Kg, infine, primo gradino del podio per Alessio Taraborelli e Sandro Percibaldi di Frosinone, secondo gradino per la coppia Valerio Fanella e Lorenzo Lisi di Frosinone e terzo gradino per Michele Bandini e Rino Suffredini di Lucca.

Molto bene le donne con lo spettacolo offerto dalla seconda classificata, una ragazza di soli 12 anni, dell’Asd Alto Tevere di Perugia. In questo caso la classifica, individuale, ha visto salire sul gradino più alto del podio Luana Battistoni di Perugia, sul secondo gradino Camilla Scartoni appunto di Perugia, e sul terzo Maria Vallorani di Ascoli Piceno. Dietro di loro Sara Lamarri di Lucca e Domenica Gabbrielli di Ascoli Piceno.

Alle premiazioni del XXII Campionato italiano di lancio del formaggio, in rappresentanza della FIGeST, il presidente regionale Matteo Capeccia, intervenuto insieme al sindaco di Castel di Lama, Mauro Bochicchio, e agli altri rappresentanti dell’Amministrazione locale.

Ancona

Morti sospette nella Rsa di Offida: assolto in Appello l’infermiere accusato di omicidio

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In primo grado aveva ricevuto una condanna all’ergastolo per la morte di 7 anziani, ospiti di una Rsa di Offida. Assolto «perchè il fatto non sussiste». I giudici hanno chiesto l’immediata scarcerazione.

ANCONA – Clamoroso colpo di scena presso la Corte d’Appello di Ancona che ha completamente ribaltato la sentenza nei confronti di Leopoldo Wick ed ha assolto l’infermiere condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio, relativamente all’inchiesta sulle morti sospette in una residenza per anziani di Offida. Secondo i giudici anconetani che hanno chiesto l’immediata scarcerazione «il fatto non sussite».

Nel giugno dello scorso anno invece, il Tribunale di Macerata aveva concordato con le accuse della Procura di Ascoli e lo aveva condannato all’ergastolo per omicidio. Nel mirino degli inquirenti 7 morti sospette, oltre ad altri quattro tentati omicidi. In base alle accuse, Wick avrebbe somministrato dosi letali di farmaci ai pazienti che aveva in cura dal 2017 al 2018.

In Appello la Procura ha chiesto la conferma della condanna, ma la Corte ha ribaltato la sentenza. Arrestato una prima volta nel giugno del 2020 su ordine del Gip di Ascoli, venne rilasciato l’anno seguente dalla corte d’Assise. Poi, nel 2022, il rientro in carcere dopo il ricorso della Procura e la decisione della Cassazione.

Oggi, l’infermiere è stato assolto dall’accusa di omicidio per le morti sospette nella Rsa di Offida. Quando la Corte ha dato lettura della sentenza, l’imputato è scoppiato in lacrime. Oltre all’assoluzione, i giudici hanno revocato i risarcimenti precedentemente stabiliti e condannato le parti civili al pagamento delle spese processuali.

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Ascoli Piceno

Minore fuggito dalla comunità: intercettato dalla Polfer a San Benedetto del Tronto

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Il ragazzo, extracomunitario e non accompagnato, si era allontanato da Ripa Teatina e stava cercando di raggiungere Miano. La sua presenza a bordo è stata segnalata dal capotreno.

ASCOLI PICENO – Dopo la segnalazione del capotreno, la Polfer di San Benedetto del Tronto ha fermato un ragazzo minorenne, extracomunitario e non accompagnato, che era fuggito da una comunità educativa di Ripa Teatina. I fatti sono accaduti lo scorso 29 novembre.

La sua presenza a bordo è stata notata da un capotreno, che ha segnalato il minore non accompagnato. A San Benedetto, gli agenti di Polizia Ferroviaria sono saliti sul treno e lo hanno individuato. Accompagnato presso il Gabinetto di Polizia Scientifica del Commissariato, è stato identificato.

E’ così emerso che il ragazzo aveva lasciato la struttura educativa la mattina stessa.  Dopo il disbrigo delle formalità del caso è stato affidato a personale dello stesso centro per il rientro in sede.

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Ascoli Piceno

Si distrae al telefono e cade nel pozzo: recuperato dai Vigili del Fuoco a San Benedetto del Tronto

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uomo caduto nel pozzo a san benedetto del tronto

L’uomo è rimasto sempre cosciente. Sul posto i Vigili del Fuoco con un mezzo 4X4, un’autoscala e un elicottero, oltre a Carabinieri, Polizia e Polizia Locale. Il pozzo era profondo 7 metri.

ASCOLI PICENO – Mentre si trovava nelle campagne di contrada Monte Aquilino, nei dintorni di San Benedetto del Tronto, un uomo di 37 anni è caduto in un pozzo profondo 7 metri. Sembrerebbe che la causa della distrazione che l’ha portato a compiere un passo falso sia stato il telefono. L’episodio si è verificato nella mattinata di ieri, lunedì 4 dicembre.

Il pozzo era fortunatamente privo d’acqua. L’uomo è rimasto sempre cosciente. Sul posto sono arrivati Vigili del Fuoco, Carabinieiri, Polizia e Polizia Locale. I Vigili del Fuoco hanno impiegato un mezzo 4X4 ed un’autoscala per il recupero. Poco distante, a ridosso della Statale 16, era atterrato anche un elicoterro di soccorso.

Un operatore della squadra di San Benedetto del Tronto si è calato all’interno del pozzo con tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviale) ed ha raggiunto l’uomo caduto al suo interno. Dopo aver constato l’assenza di gas, attraverso strumentazioni specifiche, lo ha imbragato ed ha accompagnato la sua risalita.

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