PESARO – La Vitigrigo Arena si è tinta di azzurro e in questo bel cielo, le stelle più luminose e che hanno brillato come maggiore intensità sono state Sofia Raffaeli, Milena Baldassarri e le nostre Farfalle. 5 mila persone hanno affollato gli spalti di Pesaro durante le tre giornate di gare, mentre migliaia di telespettatori hanno seguito le fasi finali in tv sul La7: la Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica 2022 è stato un successo.
Il sorriso di Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri
Dopo le ultime due edizioni disputatesi a porte chiuse, quest’anno si tornava finalmente a gareggiare sotto agli occhi del pubblico, che ha risposto con entusiasmo e grande partecipazione. 140 atlete e 300 componenti delle delegazioni, provenienti da 32 paesi, si sono date appuntamento a Pesaro per le fasi finali della Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica, giunta alla sua tredicesima edizione.
La tribuna d’onore
Tre giorni di gare ad altissimo livello, che hanno impreziosito una manifestazione memorabile. Il grande successo premia l’encomiabile sforzo degli organizzatori, che hanno allestito una macchina impeccabile sotto tutti i punti di vista, in grado di accogliere al meglio gli oltre 5 mila appassionati della grande ginnastica ritmica mondiale: Paola Porfiri, Team Manager sezione ritmica della federazione ginnastica d’Italia nonché presidente della società Aurora Fano, Luca Pieri presidente ASPES SPA di Pesaro, il consiglio direttivo nazionale, ovvero Gherardo Tecchi e Rosario Pitton, presidente e vice presidente Federginnastica Nazionale, a Davide Ciaralli responsabile ufficio comunicazione di ginnastica ritmica, a cui va dato il merito di aver portato una disciplina quasi sconosciuta fino a poco tempo fa alle dirette televisive . In tribuna d’onore poi, il presidente internazionale Morinari Watanabe e Fabio Luna, presidente regionale del CONI.
Fin dall’inizio, la vulcanica Sofia Raffaelli ha voluto mettere le cose in chiaro ed ha sfoggiato tutto il suo talento ed ha tolto ogni dubbio sull’esito finale. Nulla ha potuto Milena Baldassarri, che nonstante ottimi esercizi, ha dovuto cedere il passo, e forse, il testimone. Giulietta Cantaluppi può essere più che orgogliosa delle extraterrestri che ha cresciuto a Fabriano con Kristina Ghiurova: le allieve hanno superato le maestre, non ce ne vogliano le coach se usiamo quest’espressione.
L’esibizione delle Farfalle
Ad ogni ingresso delle azzurre il palazzetto sembrava colpito da un terremoto: urla di gioia, applausi interminabili e tifo sfegatato che divenivano vitamine per le nostre stupefacenti portacolori. E che dire delle infinite Farfalle azzurre, che hanno imparato in tempi remoti a volare, per non smettere più.
Pirma ha strangolato a mani nude la donna, poi ha ingerito una massiccia quantità di barbiturici. Ora L’uomo che ha ucciso la moglie a Fano si trova piantonato in ospedale in stato d’arresto. Il silenzio dei genitori ha insospettito il figlio che si è recato sul posto.
PESARO-URBINO – Tragedia a Fano dove si è consumato l’ennesimo femminicidio, seguito da un tentativo di suicidio non andato a buon fine. Un uomo di 70 anni, Angelo Sfuggiti, ha strangolato la moglie, Rita Talamelli di 66 anni, prima di tentare di farla finita. I soccorsi sono stati allertati dal figlio della coppia, giunto sul posto perchè preoccupato dal fatto che non riusciva a mettersi in contatto coi genitori. Quando ha visto la madre esanime e il padre al suo fianco in stato quasi catatonico ha chiamato il 118. che poi a sua volta ha avvisato la polizia.
Quello avvenuto in via Montefeltro a Fano è il femminicidio numero 106 a partire dell’inizio dell’anno. Sembrerebbe che la donne fosse affetta da disturbi di tipo psichiatrico. Tra lei ed il marito, ex titolare della pizzeria “da Angelo”, potrebbe essere scoppiata una lite e sembrerebbe che l’uomo, dopo il femminicidio, abbia vegliato il corpo della moglie per ore, intontito dalle pillole.
Agli agenti lacasa è apparsa in ordine, segno che il delitto si sia consumato in un momento di furia. Il marito non avrebbe usato né coprde, né altro, ma avrebbe strangolato la moglie a mani nude, sebbene la dinamica dei fatti non sia stata ricostruita nel dettaglio.
Intorno alle 7 una telefonata anonima ha segnalato la presenza di un ordigno all’interno del Palazzo di Giustizia.
PESARO – Dopo le ispezioni di Carabinieri e Finanzieri con l’unità cinofila all’interno dei Tribunali di Pesaro e di Urbino, il doppio allarme bomba lanciato questa mattina, venerdì 17 novembre, è rientrato.
A far scattare i protocolli di sicurezza, una telefonata anonima giunta questa mattina intorno alle 7:30, che segnalava la presenza degli ordigni. I Tribunali sono dunque stati evacuati in via precuazionale, durante le operazioni di ricerca.
Ad Urbinno è stata transennata via Raffaello, a partire dall’omonima Porta fino all’incorcio tra via Bramante e via Santa Mergherita. A Pesaro invece, è stata delimitata l’area antistante il Tribunale, piazzale Carducci.
Una volta rientrati l’allarme bomba, sono state fatte rientrare anche le persone all’interno dei tribunali di Pesaro ed Urbino.
L’episodio è avvenuto alle prima ore di questa mattina. La vittima dell’aggressione è il titolare di un supermercato che è stato preso a martellate mentre si stava recando ad aprire l’attività, a Fermignano. Alla base dell’aggressione, un gestaccio rivolto ad un automobilista.
PESARO-URBINO – Ha evitato un’auto che stava per travolgerlo a grande velocità mente attraversava la strada ed ha rivolto un gestaccio contro l’automobilista che stava per metterlo sotto. Il conducente dell’auto ha inchiodato, ha ingranato la retro, lo ha urtato di proposito e poi è sceso dall’auto con un martello in mano e lo ha colpito ripetutamente. La folle lite in strada è avvenuta a Fermignano: l’uomo preso a martellate si trova ora ricoverato a Urbino, mentre sono in corso le ricerche per risalire al suo aggressore.
I fatti si sono svolti poco dopo le 6:30 di questa mattina, lunedì 16 ottobre. Il titolare del Conad di Fermignano stava andando verso il negozio, quando, mentre attraversava la strada, ha rischiato di essere investito da un’auto che procedeva a velocità sostenuta. Il pedone si è schivato ed ha lanciato il gesto di stizza che ha provocato la reazione scomposta dell’automobilista.
Solo l’arrivo di un addetto di Marchemultiservizi ha fermato l’aggressione. L’uomo con il martello in mano è rimontato in macchina e si è allontanato, mentre la persona raggiunta dai colpi era riuscita a trovare riparo dietro un guardrail. Ferito, è stato accompagnato in ospedale ad Urbino.