MARTINSICURO – Piazza Anfiteatro gremita per l’incontro con l’onorevole Francesco Boccia del Partito Democratico, già ministro per gli affari regionali e le autonomie nel Conte bis. Grande lo sforzo profuso dal Pd in questa campagna elettorale, che mette a disposizione due nomi altisonanti a supporto della candidata del centrosinistra Simona Lattanzi. L’evento elettorale di ieri, venerdì 3 giugno, anticipa infatti l’appuntamento di oggi con il segretario Enrico Letta, atteso alle 10 in Piazza Cavour.
Prima dell’intervento di Boccia, hanno preso la parola i candidati consiglieri Victoria Fanini, Matteo Ciabattoni, Fabio Di Carlo, Marta Viola ed il consigliere comunale e candidato Giuseppe Capriotti. Presente anche l’assessore regionale Dino Pepe, che si è limitato a qualche battuta prima di passare la parola a Boccia, mentre la candidata sindaco ha parlato per ultima.
L’onorevole non ha usato giri di parole: «in Abruzzo avete la destra peggiore. L’attività di Marsilio è stata drammaticamente fallimentare, ma vi garantisco che tra due anni verremo qui in massa e questo sarà il suo ultimo mandato». Boccia ha poi ringraziato i candidati che lo hanno anticipato: «i vostri interventi mi hanno molto colpito, rappresentano l’essenza della politica, quello per cui vale la pena scendere in campo».
L’onorevole ha messo in chiaro il peso politico delle prossime Elezioni Amministrative: «le risorse del Pnrr, volute e intercettate dal centrosinistra, saranno gestite da Regioni e Comuni. Si tratta della più grande opportunità per gli Enti locali di decidere il proprio sviluppo che io ricordi. Sarebbe una beffa anche per Martinsicuro – ha commentato Francesco Boccia – che questa opportunità venisse amministrata dalla destra peggiore».
Al tema ha voluto dedicare un approfondimento: «Ricordiamoci sempre che la destra è quella che il 15 luglio 2020 disse no al Pnrr: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia votarono contro perché volevano alimentare la rabbia degli italiani, mentre noi lottavano in Europa per ripartire. Raccontavano che stavamo commissariando l’Italia, che era in atto una trojka. Poi tornammo con 209 miliardi e loro prima passarono un po’ di tempo in un silenzio vergognato e vergognoso, prima di iniziare a passare in quel terreno. Io – racconta l’onorevole – dissi a Conte che il giorno in cui era tornato da Bruxelles, era iniziata la fine del governo giallorosso».
«Quei 209 miliardi rappresentano un’idea di Paese, per la quale dobbiamo batterci. Le risorse del Pnnr sono nostre e le abbiamo ottenute per eliminare le diseguaglianze sociali e favorire le transizioni digitale ed ecologica. La destra ha un’altra idea di società: detesta l’Europa, non crede nell’Europa e vuole un’Europa dei fili spinati. Noi invece nel corso del secolo scorso siamo diventati europei e i nostri figli già ci nascono. Il mondo che iniziava a ovest e finiva a ovest non c’è più, ora è cambiato ed è totalmente aperto. Pensare di chiuderlo è da folli. Come è da matti anche solo proporre di arginare la crisi energetica ritornando al carbone, mentre tutto il mondo va verso la decarbonizzazione».
In merito al voto di domenica 12 giugno invece, l’onorevole ha spronato i membri della coalizione a non risparmiarsi in questa campagna elettorale: «nel 2020 abbiamo iniziato a cambiare la storia. Salvini alle Regionali diceva che ci dava 7 a 0, abbiamo vinto 4 a 3. L’anno scorso abbiamo riparato al disastro del 2016, tornando a vincere nelle grandi città. C’è ancora tempo – chiosa Francesco Boccia – per vincere queste Elezioni e affidare Martinsicuro in buone mani, per poi concentrarsi su quelle politiche che decideranno le sorti del Paese e quindi dell’Europa, perché senza un Italia forte non esiste un’Europa».
Al termine del suo intervento Boccia ci ha concesso qualche altro commento: «non è naufragato il campo largo con i 5 Stelle. Nel 2020 sono andati da soli per l’ultima volta ed abbiamo dovuto battere la destra anche per loro. L’anno scorso invece, è stato il primo con le alleanze su scala locale e ci siamo presentati insieme nel 50% dei Comuni, vincendo in tutte le grandi città: Torino, Napoli, Roma, Milano e Bologna. Quest’anno, in cui abbiamo riunito il centrosinistra, ci presentiamo insieme ai 5 Stelle nel 70% dei Comuni». In tema di stabilità di governo Boccia ha risposto con una battuta: «si avvicina l’estate, il rischio di colpo di sole per Salvini è sempre dietro l’angolo».
TERAMO – Al momento non sono stati ancora diffusi i dettagli, che saranno resi noti nelle prossime ore, ma alle prime luci di oggi, i Carabinieri dei comandi Provinciali di Teramo e Foggia hanno eseguito diversi arresti per i furti di mezzi pesanti verificati sulla costa adriatica, tra Marche, Molise ed Abruzzo.
Numerose le misure restrittive emesse dal Gip di Teramo, gran parte delle quali interesserebbero persone residenti nella provincia foggiana.
Il sindaco di Martinsicuro è stato rieletto alla guida dell’Unione dei comuni della Val Vibrata. Confermato anche il vice presidente Andrea Luzii.
TERAMO – Massimo Vagnoni resterà alla guida dell’Unione dei comuni della Val Vibrata per altri 12 mesi. Il consiglio che riunisce i 12 primi cittadini della Val Vibrata ha confermato sia il sindaco di Martinsicuro, che il vice presidente Andrea Luzii, che indossa la fascia tricolore a Sant0Omero.
Nelle prossime settimane verranno rese note le deleghe, ma non ci si aspettano grosse sorprese. Il rieletto presidente dell’Unione dei Comuni Massimo Vagnoni ha parlato di «buon lavoro di tutta la squadra» e dovrebbe proseguire sulla strada delle riconferme.
Tra i fascicoli più caldi, quello relativo alla realizzazione del nuovo canile in Val Vibrata, dopo il trasferimento dei cani del rifugio Canalba in provincia di L’Aquila.
L’associazione Robin Hood di Teramo denuncia la presenza di una discarica di rifiuti abusiva nel parcheggio del campo di calcio dell’Acquaviva, dove sono stati abbandonati alcuni rotoli di erba sintetica rimossi dal camp.
TERAMO – La discarica abusiva che c’è nei pressi del campo di calcio dell’Acquaviva è visibile anche “via satellite”: è presente nelle immagini di streetview su Google Maps dal 2020. Lo denuncia l’associazione Robin Hood, seconda la quale alcuni rotoli di erba sintetica rimossa dal campo sarebbero stati abbandonati nel parcheggio antistante la struttura.
«Sono rifiuti, tra l’altro riciclabili. A questo iniziale stoccaggio su area pubblica, protetto da panelli di recinzione con logo del Comune di Teramo, si sono aggiunti altri rifiuti, tra i quali un cassonetto Team di 120 lt pieno e mobili vari. Come mai nessuno si è accorto di questo stato di fatto? Chi doveva intervenire? Lo smaltimento del vecchio tappeto erboso era parte dell’appalto?» Sono le domande che si pongono i membri dell’Associazione.
«L’amministrazione pubblica attraverso le sue azioni rappresentare un esempio positivo portatore di valori che determinano un conseguenziale comportamento dei cittadini » precisa Pasquale Di Ferdinando, che prosegue: «Il rispetto della cosa pubblica, come bene collettivo, deve tener conto anche di un necessario rispetto del patrimonio costituito dai beni acquistati con denaro pubblico. La politica poco c’entra, il senso civico, di chi opera nelle istituzioni, sì».
L’associazione Robin Hood chiede al Comune di Teramo di provvedere alla rimozione dei detrattori ambientali, al recupero dei beni collettivi, al Vigile Ecologico e ai Carabinieri Forestali l’accertamento delle responsabilità.