CONTROGUERRA – Sabato 11 giugno 2022 alle ore 18:00, presso il porticato del Comune di Controguerra, si terrà la Tavola Rotonda dal titolo “Sulcis Terra di Carignano”, organizzata da Fondazione Italiana Sommelier Abruzzo Adriatico e patrocinata dal Comune di Controguerra Assessorato alla Cultura e Città del Vino. L’evento, nato da un’idea del Vice Sindaco del Comune di Controguerra Fabrizio Di Bonaventura, sarà moderato dal giornalista Bibenda, docente Fondazione Italiana Sommelier, Paolo Lauciani.
«L’iniziativa – dichiara il vicesindaco Fabrizio Di Bonaventura, propone un focus tematico sul vitigno Carignano, varietà che rappresenta la storicità e la cultura del territorio del Sulcis e che, inoltre, conserva la peculiarità del piede franco. Ospite lo staff di Cantina Santadi, che durante la tavola rotonda proporrà la degustazione della sua etichetta più prestigiosa, il Terre Brune, del quale il Sommelier Paolo Lauciani effettuerà la degustazione. Tantissimo lavoro per i docenti di Fondazione Italiana Sommelier Paolo Lauciani e Fabrizio Di Bonaventura che durante la serata avranno ospiti dei produttori che hanno contribuito a fare grande la vitivinicoltura della Regioni Sardegna».
Il programma prevede i saluti del Sindaco Franco Carletta, del Presidente di Fondazione Italiana Sommelier Abruzzo Adriatico Daniele Erasmi, dopo l’introduzione di Fabrizio Di Bonaventura; a Paolo Lauciani il compito di coordinare la tavola rotonda che vedrà la presenza dello staff di cantina Santadi, il Direttore Massimo Podda e i due Enologi Giorgio Marone e Riccardo Curreli.
“Dopo il successo di Vignaioli di Professione che si è tenuta lo scorso gennaio”, dichiara Fabrizio Di Bonaventura, “Controguerra si accinge a ospitare un ulteriore importantissimo evento alla presenza di Cantina Santadi e suoi grandissimi vini che, oltre a dare un importante impulso di crescita di settore, contribuiscono a far conoscere la bellezza del proprio territorio. Il territorio”, continua il Vicesindaco, “è un insieme di componenti del vino e della sua immagine: la qualità del terreno, il clima, l’esposizione del vigneto, la tradizione, il mito, la cultura del vignaiolo. Un concetto che esprime non solo la natura complessa di ciò che viene comunemente definito terroir, ma soprattutto la dimensione poliedrica del vino, la sua duplice appartenenza all’emisfero naturale e culturale. In un bicchiere di vino, accanto alle componenti organolettiche, troviamo infatti il paesaggio, l’arte, la storia, le tradizioni, la poesia, la cucina e persino l’economia locale da cui quel vino prende vita. La metamorfosi del succo d’uva in vino è di fatto una trasformazione dell’agricoltura in cultura, è espressione delle capacità umane di plasmare la natura a propria immagine: non dimentichiamo che il vino è un prodotto culturale, nato grazie all’uomo e al suo intervento. Quindi, questa è anche una grande opportunità per approfondire e confrontarsi con la cultura vitivinicola di altre Regioni attraverso i loro produttori e affrontare temi che possono essere senz’altro ricchi di fascino”.
“Una splendida occasione”, dichiara Paolo Lauciani, “per tornare a parlare di vino guardandoci negli occhi. Un bel momento dedicato a un protagonista dell’enologia italiana, un vitigno capace di sintetizzare in modo mirabile classe e potenza, stile e territorio”.