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Pesaro-Urbino

Fano, protocollo d’intesa tra Procura, Comune e Gdf per rafforzare i controlli sui fondi del Pnrr

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protocollo d'intesa tra Comune di Fano Procura e GdF di Pesaro per rafforzare i controlli sul Pnrr

PESARO – È stato siglato oggi un importante protocollo d’intesa tra il Procuratore della Repubblica di Pesaro, dottoressa Cristina Tedeschini, il Sindaco di Fano, dottor Massimo Seri e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro, Tenente Colonnello Enrico Blandini, finalizzato al rafforzamento del sistema di controlli e di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi pubblici, sia economici che finanziari, a danno delle misure di sostegno e incentivo derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Pnrr.

Il Programma di investimento comunitario Next Generation EU, attraverso il PNRR ed il relativo Fondo Complementare di matrice nazionale, ha destinato all’Italia risorse finanziarie ingentissime, che dovranno essere impiegate nel breve periodo e che responsabilizzano fortemente sia le Amministrazioni centrali, quali primarie Autorità di Gestione dei fondi, che le amministrazioni periferiche, quali soggetti attuatori delle progettualità sul territorio. Al riguardo, il Regolamento 241/2021, che ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede, infatti, che gli Stati membri debbano adottare ogni iniziativa utile a prevenire e contrastare casi di frode, corruzione, conflitti di interesse e doppi finanziamenti, lesivi degli interessi finanziari dell’Unione, anche mediante il potenziamento del proprio sistema nazionale antifrode.

Il protocollo d’intesa siglato oggi a Fano poggia quindi su queste premesse e muove dalla consapevolezza che un intervento dalla portata epocale come il PNRR, destinato a essere il volano per il rilancio e la crescita del Paese, richieda la più stretta sinergia tra le Amministrazioni sui controlli, in linea, peraltro, con quanto richiesto dalle norme europee. L’intesa – il cui obiettivo è assicurare un flusso reciproco di notizie e di dati utili, al fine di una maggiore efficacia nel perseguimento dei rispettivi fini istituzionali – mira a rafforzare le iniziative a tutela della legalità dell’azione amministrativa relativa all’utilizzo di risorse pubbliche e, in particolare, di quelle destinate al PNRR, attraverso la prevenzione e il contrasto di qualsiasi violazione, nel quadro delle rispettive competenze, disciplinando modalità di coordinamento e cooperazione idonee a sostenere, nel rispetto dei rispettivi compiti istituzionali, la legalità economica e finanziaria nell’ambito del territorio di riferimento.

In concreto, il memorandum prevede uno scambio di informazioni e notizie ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico-finanziaria di cui il Comune sia venuto a conoscenza, segnalando gli interventi, i realizzatori o esecutori che presentino particolari elementi di rischio, per le autonome attività di analisi e controllo di competenza della Guardia di Referente: Col. t.ST. Enrico Blandini 3382345412 Finanza, quale forza di polizia economico-finanziaria a competenza generale e dell’Autorità Giudiziaria che coordinerà le fasi di indagine in presenza di violazioni di carattere penale. L’intento di questa preziosa collaborazione è, ovviamente, quella di contrastare ogni condotta illecita di malversazione, indebita aggiudicazione e/o percezione di risorse finanziarie pubbliche, truffa, frode nell’esecuzione di contratti pubblici e ogni altra attività illecita posta in essere con riguardo all’utilizzo delle risorse finanziarie erogate dall’Unione Europea. Si aggiunge quindi un ulteriore importante strumento a tutela del nostro sistema economico affinché l’opportunità rappresentata dalle ingentissime risorse del Piano possa dispiegarsi in maniera efficiente e tempestiva, conseguendo gli obiettivi di crescita e consolidamento economico che lo stesso si prefigge. La durata del protocollo è prevista fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.

Marche

Caporalato, estorsione, sfruttamento e truffa nei distributori di carburante nelle Marche: 3 arresti e sequestri per 2 milioni

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In seguito ad un’operazione congiunta di Guardia di Finanza e Nucleo Ispettorato del Lavoro, i titolari e gestori di una rete nazionale di distributori di carburante sono stati arrestati. Sequestrati quattro impianti presenti in territorio marchigiano.

PESARO-URBINO – Su richiesta del Gip di Pesaro i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, in collaborazione con i colleghi di Ancona e Macerata, hanno arrestato tre persone, titolari e gestori di una rete nazionale di distributori di carburante, ed hanno sequestrato quattro impianti presenti nelle Marche, per un valore di oltre 2 milioni di euro, per caporalato, truffa, estorsione e sfruttamwento dei lavoratori.

L’operazione denominata “Manda foto” ha preso avvio all’inizio dello scorso anno in seguito alle verifiche fiscali in materia di accise ed altre imposte dirette sui consumi, eseguite dalle fiamme gialle in un distributore della categoria “pompe bianche”, detta anche “no logo”, ovvero non appartenente alle grandi compagnie petrolifere. In quell’occasione i finanzieri sorpresero un lavoratore in nero e palesi condizioni di sfruttamento del lavoro. Gli approfondimenti hanno portato a scoperchiare un sistema di caporalato, sfruttamento ed estorsione.

I responsabili individuati dagli inquirenti sono gli amministratori di un gruppo societario campano ed un referente di zona, che fungeva da “caporale”. I dipendenti erano costretti a turni massacranti, senza pause, ferie o permessi, con paghe di gran lunga inferiori al minimo salariale previsto, spesso elargite con fatica.

Carabinieri e Finanzieri hanno documentato, grazie ad intercettazioni e pedinamenti, lo sfruttamento dei lavoratori, i quali vivevano all’interno di sgabuzzini presenti nei distributori nei quali lavoravano, in condizioni igienico-sanitarie precarie.

I lavoratori, tutti extracomunitari, erano costretti a provare la propria presenza sul posto di lavoro con foto e video, che i datori di lavoro chiedevano quotidianamente. Da qui il nome dell’operazione: “Manda foto”. In caso contrario i lavoratori venivano minacciati di sospensione dello stipendio, licenziamento, ma anche botte o infortuni.

In alcune conversazioni intercettate, gli indagati fornivano al personale le istruzioni per manomettere la corretta funzionalità degli impianti o come procedere alla mescola dei vari prodotti petroliferi. Ad esempio, i filtri intasati non andavano sostituiti, ma forati, oppure il carburante di scarsa qualità doveva essere camuffato allungandolo con prodotti migliori.

Due degli arrestati per il caporalato ai distributori di carburante nelle Marche sono finiti in carcere, mentre uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Pesaro-Urbino

Elly Schlein a Cantiano: «la Giunta regionale deve svegliarsi»

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La segretaria del PD Elly Schlein in visita a Cantiano accomapgnata dal sindaco Piccini e dalla segretaria regionale Bomprezzi.

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein oggi ha fatto visita a Cantiano per fare il punto della situazione dei comuni alluvionati: « È passato un anno e mezzo. Occorre aiutare i Comuni anche con il personale perché sennò i progetti non vanno avanti. Ogni giorno che passa è una spinta in più verso lo spopolamento».

PESARO-URBINO – Se domani e dopodomani il presidente del Partito democratico Stefano Bonaccini sarà in Abruzzo per un tour elettorale, colei che l’ha battuto alle primarie, Elly Schlein, oggi si trovava nelle Marche, a Cantiano, uno dei comuni colpiti dall’alluvione di un anno e mezzo fa. «La giunta regionale deve svegliarsi» ha detto la segretaria del PD.

Accompagnata dal sindaco Alessandro Piccini, dai Primi Cittadini e amministratori dei Comuni alluvionati nella provincia pesarese, dai parlamentari marchigiani del Partito Democratico, dai Consiglieri regionali e dalle Segretarie PD regionale e provinciale, Schlein ha espresso preoccupazioni e richieste chiare riguardo la gestione degli aiuti e al supporto fornito.

Le risorse attualmente disponibili sono state giudicate insufficienti da Schlein, che ha evidenziato che «non coprono nemmeno la metà di quanto necessario per i ristori a pubblico e privato». La Segretaria Dem ha quindi sottolineato che è urgente garantire fondi sufficienti per implementare progetti a lungo termine che evitino futuri eventi simili.

Ha poi espresso preoccupazione per la mancanza di coordinamento ed ha avvertito sul rischio che i fondi possano essere concessi in base al colore politico dell’amministratore locale. «La giunta regionale si deve svegliare! È passato un anno e mezzo… Occorre aiutare i Comuni anche con il personale perché sennò i progetti non vanno avanti. Ogni giorno che passa è una spinta in più verso lo spopolamento. Occorre invece fare proprio il contrario e mettere nelle condizioni i Comuni di poter dire vieni qua che c’è chi ti accoglie e ti da una mano».

Chantal Bomprezzi, Segretaria del PD Marche, ha anch’essa condiviso le preoccupazioni di Schlein, criticando il governo regionale guidato da Acquaroli. Bomprezzi ha affermato: «Acquaroli continua a fare il pesce in barile nascondendosi dietro la figura del vice-commissario Babini per coprire la compagna di partito Meloni. Le Marche sono sempre più isolate; da noi, a differenza dell’Emilia Romagna, mai chiesti risarcimenti al 100% per famiglie, cittadini e imprese».

Bomprezzi ha evidenziato la mancanza di coinvolgimento dei Sindaci e la carenza di personale nella gestione dell’emergenza: «Chiediamo trasparenza e condizioni eque per tutti».

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Ascoli Piceno

Sante Copponi, nuovo Prefetto di Ascoli: «onorato di lavorare in questa provincia»

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sante copponi nuovo prefetto ascoli piceno

Il nuovo prefetto di Ascoli Piceno Sante Copponi ha diramato agli organi di stampa una lettera con la quale presenta il suo insediamento.

ASCOLI PICENO – Il nuovo prefetto Sante Copponi, da poco insediatosi dopo , illustra quali saranno le linee guida del suo operato in una lettera alla stampa che pubblichiamo per intero. Pur arrivando dalla Prefettura di Matera, si tratta di un ritorno nelle Marche per Copponi, nato a Pievebovigliana, in provincia di Macerata, l’11 marzo 1959 e laureatosi in Scienze politiche all’Università di Camerino. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio nelle prefetture di Macerata, Piacenza, Fermo e Pesaro e Urbino.

Di seguito la lettera del nuovo prefetto di Ascoli Piceno:

«Nell’assumere l’incarico di Prefetto di Ascoli Piceno, onorato di poter lavorare in questa bellissima provincia, laboriosa, ricca di storia, di beni culturali e di paesaggi, rivolgo un saluto a tutte le autorità civili, militari, religiose, al mondo delle imprese e del lavoro e al mondo delle associazioni.

Il mio massimo impegno sarà quello di preservare la coesione sociale del territorio assumendo tutte le iniziative necessarie per la tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica, dell’incolumità pubblica e dell’ambiente, con particolare attenzione rivolta alle categorie fragili e maggiormente vulnerabili.

Analogo impegno sarà profuso per favorire l’inclusione sociale delle categorie maggiormente svantaggiate.

Una particolare attenzione intendo rivolgere ai territori colpiti dal sisma del 2016 per fornire tutto il necessario supporto alla risoluzione delle problematiche sociali ed economiche.

Assicuro fin d’ora la massima collaborazione con le istituzioni locali, con il mondo delle imprese e quello del lavoro per la risoluzione delle problematiche socio-economiche presenti sul territorio provinciale contando, al riguardo, nella disponibilità e collaborazione di tutti gli attori sociali ed economici della provincia che incontrerò a breve per avere un quadro completo dell’assetto produttivo-occupazionale della provincia».   

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