fbpx
Connect with us

Chieti

Lanciano, da azienda in crisi a triplice fatturato, grazie ad una Onlus che supporta gli imprenditori in difficoltà

Pubblicato

il

imprenditore non sei solo onlus

La Onlus Imprenditore Non Sei Solo, che dal 2018 si occupa del sostegno alle imprese in difficoltà per la prevenzione dei suicidi, aprirà nel 2023 una classe di sostegno anche a Pescara.

LANCIANO – Luigi d’Orsogna, proprietario di FARMADOT, inizia le sue difficoltà nel 2016 nella gestione della sua attività nel settore farmaceutico, con punti vendita che non ottimizzavano l’online in maniera esaustiva e che faticavano a fatturare. Si ritrova presto a non riuscire più a pagare le spese e non vede alcuna via di uscita se non quella del suo fallimento aziendale e personale. Quando scopre dell’esistenza del progetto di sostegno per gli imprenditori “Imprenditore non sei solo” (INSS) decide di provare e di fidarsi dei volontari della classe di Roma, che lo accolgono subito in un contesto ben diverso da quello in cui si era abituato a lavorare, accompagnandolo nel suo percorso formativo.

I volontari, diventando soci della no profit, scelgono di partecipare a un programma di formazione imprenditoriale e sviluppo soft skills specifico, ideato gratuitamente per la Onlus in collaborazione con OSM, Open Source Management, società di consulenza manageriale, principale realtà da cui la no profit viene sostenuta e promossa. Il medesimo piano di formazione manageriale, orientato su specifiche esigenze, viene a seguire proposto agli assistiti.

Luigi inizia un lavoro costruttivo su se stesso, identificando le proprie aree di debolezza, lavorando sull’approccio mentale positivo e lo sviluppo di quelle soft skills necessarie alla crescita di qualsiasi impresa. Flessibilità, apertura mentale, positività e proattività diventano presto alleate strategiche che gli consentono di seguire in maniera profittevole la seconda fase del percorso di affiancamento che, nel suo caso, era specifica sulla gestione di un piano finanziario organizzato, capace di identificare i margini di guadagno in maniera chiara.

Capisce, grazie alle consulenze ricevute, che il web può diventare per lui una vera risorsa. All’acquisizione di elementi di finanza segue subito un primo aumento di fatturato che gli consente di investire nel digitale aprendo e intensificando le vendite delle sue parafarmacie su Amazon, arrivando a decidere di chiudere i punti vendita fisici.

Presto è il colosso americano a chiamarlo per offrirgli una partnership e la FARMADOT di Luigi d’Orsogna si ritrova a essere una delle prime aziende in Europa ad avere questo privilegio. Investe in logistica al punto che, ad oggi, è una delle poche aziende in grado di consegnare in tutta Italia entro le 24 ore, anche senza il supporto della logistica di Amazon.

Il fatturato dell’azienda, che si trovava in difficoltà, è triplicato nel giro di poco tempo e oggi Luigi è un volontario di Inss, Ambassador e uno dei principali sostenitori della Onlus. «In Abruzzo non sono ancora attive classi di volontari ma ne è prevista l’apertura nel 2023, ma storie come quella di Luigi speriamo invoglino gli imprenditori locali o le partite iva a conoscerci e ad avvicinarsi alla nostra realtà – spiega Lara Campoli co-fondatrice e responsabile tecnica di INSS – La Onlus Imprenditore non sei solo vive grazie all’impegno dei volontari e alle donazioni. Da quest’anno abbiamo la possibilità di usufruire delle donazioni del 5xMille; un aiuto concreto che ci consentirà di far crescere il progetto e renderlo più ambizioso».

Chieti

Il generale Vannacci presenta il suo libro a Canosa Sannita, le sigle Lgbtqia+ chiedono la sospensione

Pubblicato

il

generale vannacci fuori dal coro rete 4

Il collettivo Zona Fucsia, insieme ad altre realtà associative, sindacali e politiche, si dissocia dalla presentazione del libro “Il mondo al contrario” del generale Vannacci a Canosa Sannita, in programma per il prossimo 14 ottobre.

CHETI – Il libro “Il mondo al contrario” del generale Roberto Vannacci ha sollevato un vespaio di polemiche ed ha portato alla destituzione del generale stesso dal ruolo di guida dell’Istituto geografico militare. Ha però infranto anche ogni record di vendita per quanto riguarda un’autopubblicazione ed ha portato l’autore a presentare la sua opera in molte piazze. In diverse tappe del tour promozionale però, si sono levati voci di protesta e di indignazione. Non fa eccezione Canosa Sannita, in cui la presentazione del libro del generale Vannacci è in programma per il prossimo 14 ottobre e dove il collettivo Zona Fucsia ha chiesto all’amministrazione comunale di sospendere l’evento.

La richiesta del collettivo ha raccolto l’adesione di diverse sigle associative, politiche e sindacali, ma anche di singoli esponenti politici: Presenza Femminista, Mazì- Arcigay Pescara, Patate Bollenti, Abruzzo Pride, Anpi Comitato Provinciale Pescara, Arci Comitato provinciale di Chieti, CGIL Chieti, Belle Ciao Chieti, La Formica Viola, PAS – Partecipazione Attiva studentesca, LAS – Libera Associazione studentesca, Sinistra Italiana Pescara, Sinistra Italiana Abruzzo, Partito Democratico Provincia Chieti, Circolo PD G. di Vittorio, Giovani Democratici Provincia Chieti, Giovani Democratici Provincia Pescara, Giovani Democratici Abruzzo, Coalizione Civica Pescara, Partito della Rifondazione Comunista Pescara, Partito della Rifondazione Comunista Abruzzo, Giovanni Di Iacovo – Consigliere Comunale Pescara, Okay!, Oltre il Ponte A.T.S. Unite si può (Centri Antiviolenza di Ortona “Non sei Sola” e “Donn.è”), Dafne ETS. Oltre a queste si attendono altre adesioni.

Queste le ragioni espresse dal Collettivo Zona Fucsia: «Le ragioni della richiesta riguardano i contenuti del libro inaccettabili e offensivi che vanno a discapito delle minoranze discriminate e appartenenti alle categorie più vulnerabili. Il generale Roberto Vannacci, celebre per il suo libro “Il Mondo al contrario”, in cui esprime opinioni contro persone Lgbtqia+, il mondo del femminismo e migranti è espressione del peggior populismo e qualunquismo del nostro Paese. Il suo lavoro, oltre a contenere un numero ampio di refusi ed errori grammaticali, è veicolo dei più violenti e futili stereotipi, nocivi per una società progressista e che aspira a garantire i diritti per tutte e per tutti».


Continue Reading

Chieti

Truffa milionaria sul fotovoltaico: sequestrati 10 impianti tra Chieti e Pescara

10 impianti fotovoltaici sequestrati pescara chieti

Pubblicato

il

10 impianti fotovoltaici sequestrati pescara chieti 2

7 indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato e sequestri preventivi per 24 milioni di euro, tra cui 58 immobili tra Pescara, Chieti, Lanciano, Mozzagrogna e Cepagatti. L’accusa è di artato frazionamento dei campi fotovoltaici.

CHIETI – All’operazione “Dirty Green” della Guardia di Finanza frentana, ha collaborato anche il Reparto Aeronavale di Pescara, che ha effettuato una serie di ricognizioni aeree. In seguito alle indagini disposte dal Sostituto Procuratore di Pescara Dottoressa Fabiana Rapiano, 10 impianti fotovoltaici e beni per oltre 24 milioni di euro, tra cui 58 immobili tra Chieti e Pescara, sono stati sequestrati dalle fiamme gialle di Lanciano, dirette dal Capitano Domenico Siravo. 7 persone sono state denunciate per truffa aggravata ai danni dello Stato.

I finanzieri hanno tracciato i contorni di un articolato sistema teso all’indebita percezione di incentivi statali, attraverso la prassi del cosiddetto “artato frazionamento dei campi fotovoltaici”. In sostanza, 4 società operanti su una medesima proprietà, hanno realizzato un parco fotovoltaico di potenza pari a 9,5 Megawatt, ma l’hanno frazionato in 10 piccoli impianti inferiori ad un Megawatt,. In questo modo, hanno potuto accedere agli incentivi GSE, Gestore dei Servizi Energetici, più del dovuto.

Oltre alle denunce per truffa aggravata, 4 persone sono state denunciate per l’illecito amministrativo previsto, Responsabilità amministrativa degli enti. Il Gip Francesco Marino, oltre ai 10 impianti fotovoltaici sequestrati, ha predisposto il sequestro preventivo di beni per oltre 24 milioni di euro: conti corrente, partecipazioni societarie e 58 immobili, tra cui ville, case di lusso e di interesse storico, ubicate a Pescara, Chieti, Lanciano, Mozzagrogna e Cepagatti.

Continue Reading

Chieti

L’esplosione alla Sabino Esplodenti è stata provocata da una granata d’artiglieria

La prima udienza del processo relativo all’incidente di tre anni fa, prevista oggi, è slittata al 3 ottobre.

Pubblicato

il

esplosione alla esplodenti sabino

Recuperati i corpi delle vittime, tutti operai esperti. Un testimone: «boato fortissimo, non potevamo far nulla». Il titolare: «dopo l’incidente del 2020 avevamo preso precauzioni più severe, sono sgomento».

CHIETI – Il giorno dopo la forte esplosione che ha provocato la morte di tre persone alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, non è ancora chiaro cosa abbia provocato la deflagrazione, ma si conosce cosa l’ha innescata: una granata d’artiglieria. La Procura indaga per omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

L’azienda non riesce a spiegarsi l’accaduto e si dice sconcertata. Alle colonne de Il Centro, il titolare della ditta ha affermato che dopo il 2020, quando nello stesso sito si verificò un’altra esplosione che anche in quell’occasione costò la vita a tre persone, erano state prese precauzioni severissime. Per gli interventi e le contromisure messe in campo, sarebbe stata investita una cifra pari ad un milione di euro.

Cosa sia successo non è chiaro al momento e le indagini stabiliranno se lo scoppio sia dovuto ad un difetto della spoletta o ad un incidente durante la lavorazione. A perdere la vita tre operai esperti: Fernando Di Nella, 62 anni di Lanciano, Gianluca De Santis, 40 anni di Palata in provincia di Campobasso, e Giulio Romano, 52 anni di Casalbordino. Quest’ultimo, residente a poche decine di metri dalla fabbrica in cui ha perduto la vita, tre anni scampò all’altro incidente mortale a causa di un cambio turno: al suo posto infatti, prese servizio una delle vittime. Le salme delle vittime del tremendo incidente sul lavoro di ieri sono state recuperate e trasferite in obitorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Altre due persone sono rimaste ferite in seguito all’esplosione alla Sabino Esplodenti.

Uno degli operai che si trovava nella fabbrica in quel momento, ha affermato di aver udito un boato fortissimo e di essersi subito reso conto, non appena giunto nel punto in cui si è verificato lo scoppio, che per i suoi colleghi non ci fosse più nulla da fare. Nessuno dei presenti è stato in grado di indicare una possibile causa della deflagrazione.

Intanto, la prima udienza del processo relativo all’incidente di tre anni fa, nel quale morirono altri tre operai della Sabino Esplodenti, è cominciata ed è stata subito sospesa. E’ stata avanzata una richiesta di rinvio dovuta alla morte del legale della difesa, l’avvocato Barbetta, ed è stato nominato un nuovo difensore, che deve però ancora prendere visione dei fascicoli. Uno degli indagati poi, era assente per legittimo impedimento, avendo presentato un certificato di malattia. Ieri, quando ha appreso del nuovo scoppio, ha avvertito un malore. L’udienza dunque riprenderà il 3 ottobre. Sono nove gli indagati per omicidio colposo plurimo aggravato, mentre la Sabino Esplodenti è imputata per responsabilità amministrativa.

Continue Reading

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore: Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Martinsicuro, Via Gabriele D'annunzio 37, Cap 64014 - Sede Operativa: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.