JESI – Lo scorso venerdì 15 luglio, gli operai della “ex Caterpillar” hanno organizzato una festa davanti allo stabilimento, per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla positiva risoluzione della vertenza. «Il 10 dicembre 2021, Jean Mathieu Chastain, nuovo direttore dello stabilimento Caterpillar di Jesi, durante uno degli incontri semestrali in Confindustria di Ancona con i sindacati, proprio nel giorno in cui era attesa la stabilizzazione di alcuni precari, ha annunciato improvvisamente la decisione della multinazionale di chiudere il sito Jesino – ricorda Donato Acanfora, operaio e delegato Fim cisl – Da lì, la decisione di intraprendere azioni di lotta, come il presidio permanente, la manifestazione dei 1500 del 23 dicembre a Jesi, la solidarietà dei lavoratori delle aziende del territorio e la GKN di Firenze, ma anche gli incontri in regione, in cui in alcune ha partecipato anche la multinazionale, rappresentata proprio dal direttore Chastain».
Ma i momenti topici della lotta degli operai dello stabilimento jesino sono stati secondo Acanfora, «la manifestazione dei lavoratori a Roma, del 21 febbraio 2021, e l’incontro al Mise», passaggi che si sono rivelati decisivi per la manifestazione d’interesse da parte di un’azienda italiana, la IMR di Carate Brianza, attiva nel settore automotive. L’azienda infatti ha dato la sua disponibilità a rilevare gli stabilimenti e a mantenere gli operai. «Da li in poi, assemblee, incontri con IMR e Caterpillar per definire meglio i termini del passaggio, fino ad arrivare all’apertura della Cassa integrazione per cessazione, aperta agli inizi di aprile e valida fino al 31 dicembre».
Dal 1 giugno invece, i lavoratori che hanno scelto IMR, 104 al momento, sono passati sotto la nuova proprietà, beneficiando della Cassa Integrazione, per il periodo che servirà a riorganizzare tutto il sito Jesino, svuotandolo completamente per poi riempirlo con i nuovi macchinari. Questa Cassa Integrazione sarà anticipata dall’Azienda mese per mese. «In accordo con la nuova proprietà inizieremo da settembre 2022 la fase di addestramento dei lavoratori – spiega ancora Acanfora – tranne pochi volontari che inizieranno la nuova avventura già a fine luglio. La formazione avverrà, per la maggior parte dei lavoratori, nello stabilimento IMR di Teramo e prevede un massimo di due settimane mensili, nelle quali il lavoratore percepirà paga piena, compresa la maturazione completa di tutti i ratei spettanti per i giorni lavorati».
Il periodo massimo previsto per ogni lavoratore va dai 3 ai 6 mesi. Questo servirà anche a garantire agli operai una buona copertura salariale durante il periodo di cassa integrazione. Il viaggio per lo spostamento dei lavoratori a Teramo sarà coperto da una navetta gratuita che partirà dallo stabilimento di Jesi il lunedì mattina per rientrarvi il venerdì pomeriggio, ed al lavoratore sarà garantito vitto ed alloggio in loco.
Alla festa di venerdì hanno partecipato una delegazione della GKN Firenze, Maurizio Mangialardi, capogruppo Pd in Regione, Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista ed i sindacalisti Maurizio Gabrielli, Tiziano Beldomenico, Mirco Rota (Fiom-CGIL), Giampiero Santoni, Mauro Masci, Stefano Boschini, Roberto Benaglia (Fim-CISL), Giuseppe Santarelli (CGIL Ancona).
La festa dei lavoratori dell’ex Caterpillar è proseguita con un video della lotta #senzatregua e poi con il concerto degli Statuto, un regalo che i lavoratori hanno voluto farsi per quest’ultimo evento al “presidio”. Tra gli interventi dal palco anche quello del neoeletto sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo.
«Il Presidio sarà smantellato ma resterà vivo nella testa e nei cuori dei lavoratori e di quanti con loro hanno saputo viverlo e trasformarlo in qualcosa di diverso. Il presidio non è stato solo la sede della protesta ma un emblema di dignità e di resilienza – ha concluso Acanfora – un emblema culturale che resterà per sempre e che speriamo si allarghi a macchia d’olio verso le altre aziende e verso tutto il territorio».