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Abruzzo

Occupazione giovanile in Abruzzo ferma all’8,05%, nelle Marche cresce un po’, 9%

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occupazione giovanile Marche Abruzzo

Una ricerca condotta dal centro studi ImpresaLavoro, evidenzia come in Italia i dati relativi all’occupazione, specialmente giovanile non sono confortanti: si accede al mercato del lavoro tardi e le retribuzioni sono esigue. In Abruzzo, il dato sull’occupazione giovanile è di poco inferiore alla media nazionale, nelle Marche poco superiore.

TERAMO – «La ricerca evidenzia, da un lato, quanto sia elevato il numero dei giovani che non lavorano, ovvero che entrano nel mondo del lavoro dopo i 30 anni, dall’altro ci suggerisce che il problema dei salari bassi esiste: l’Italia è l’unico Paese OCSE in cui il salario medio annuo negli ultimi 30 anni non è aumentato». Così Massimo Blasoni, presidente del Centro studi ImpresaLavoro, commenta gli esiti della ricerca condotta su dati Istat e Ocse, relativa all’occupazione in Italia. Un quadro non particolarmente sereno, che si rabbuia particolarmente in merito ai dati sull’occupazione giovanile, che per quanto riguarda l’Abruzzo sono lievemente al di sotto della soglia della media nazionale, di poco superiori invece, quelli delle Marche.

In Italia gli occupati tra i 15 e i 64 anni sono 21.849.198, ovvero il 37,04% della popolazione, pari a 59.983.169. I dati relativa alla prima fascia d’età presa in considerazione, 15-34, sono influenzati dal fatto che prendono in considerazione anche i minorenni al lavoro che, fortunatamente, sono molto pochi. Tuttavia, questo rimane il segmento più fragile: 8,36%. La fascia d’età successiva, 35-49, è quella con più occupati, 15,05%, mentre l’ultima, 50-64, scende al 13,63%.

In Abruzzo, occupazione giovanile di poco inferiore alla media nazionale, 8,05%, mentre i dati relativi alle altre due fasce d’età, sebbene lievemente al di sotto, sono più in linea a quelli della media nazionale, 15,03% e 13,58%.

Nelle Marche invece, i dati un pochino superiori, con l’occupazione giovanile che raggiunge il 9%, l’occupazione degli adulti il 16,39% e quella dei senior il 14,69%.

La ricerca evidenzia come si acceda tardi al mercato del lavoro, ma anche quanto sia alta la percentuale di giovani che non è attualmente alla ricerca. Più che fannulloni, i ragazzi sono scoraggiati dall’attuale offerta lavorativa e un dato più degli altri può spiegare il perchè: negli ultimi 30 anni, il nostro Paese è stato l’unico tra i Paesi Ocse, in cui non solo non sono aumentati i salari, ma sono addirittura diminuiti. Se in Germania e Francia il salario in media è cresciuto oltre il 30%, in Italia il dato è negativo: -2,9%.

L'Aquila

Tentato stupro a L’Aquila, donna picchiata selvaggiamente

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ps polizia 113 volante squadra mobile

Una donna di 30 anni è stata aggredita di notte nel centro storico di L’Aquila, dove ha subito un tentativo di stupro: è riuscita ad evitarlo, ma è stata brutalmente picchiata. Si trova ora ricoverata con diverse fratture.

L’AQUILA – Nella notte tra lunedì 5 e martedì 6 giugno, una donna è riuscita a sottrarsi ad un tentato stupro, ma non ha potuto evitare le botte che il suo aggressore le ha riservato. L’episodio si è verificato nel centro storico, in una traversa a due passi da Piazza Duomo. La vittima è una donna di 30 anni, con un passato da rugbista.

E’ riuscita ad evitare di essere violentata, ma è stata picchiata con ferocia e brutalità. Quando il suo aggressore si è finalmente allontanato, la donna ha chiamato la madre, la quale ha allertato i soccorsi.

Sul posto si è precipitata la polizia, insieme al personale sanitario. La vittima del tentato stupro ora si trova ricoverata all’ospedale San Salvatore di L’Aquila. Ha riportato diverse fratture, tra le quali quella alla mascella.

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Chieti

Tir travolge cantiere in A14: un morto e sette feriti

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tir su cantiere a14

La vittima è il conducente del tir che è piombato sul cantiere in autostrada A14, all’altezza di Torino di Sangro. Tra i feriti, suo figlio, presente in cabina con lui. Più serie le condizione di uno degli operai.

CHIETI – Tremendo incidente nella notte in autostrada A14 tra i caselli di Vasto Nord e Val di Sangro, all’altezza di Torino di Sangro in direzione Pescara, dove un tir ha trovlto un cantiere nel quale si trovavano al lavoro diversi operai. Un morto e sette feriti, di cui uno in gravi condizioni, è il bilancio.

L’impatto è avvenuto nella notte. Non è nota al momento la causa dell’incidente, ma secondo Autostrade per l’Italia il cantiere travolto dal tir in A14 era «debitamente segnalato». La vittima è il conducente del mezzo pesante, un camionista romeno di 45 anni. Presente insieme a lui nella cabina che si è accartocciata suo figlio, che è rimasto ferito in maniera lieve.

Più serie le condizioni di uno degli operai coinvolti dall’incidente. Sono tutti ricoverati tra gli ospedali di Vasto, Chieti e Pescara.

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Teramo

I dipendenti del comune di Alba Adriatica proclamano lo stato d’agitazione

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I dipendenti comunali del comune di Alba Adriatica lamentano una cronica assenza di personale e proclamano lo stato d’agitazione «propedeutico ad azioni più eclatanti».

TERAMO – Ancora uno stato d’agitazione proclamato in Val Vibrata, ma questa volta non sono i lavoratori di un’azienda a protestare, ma gli impiegati di un Ente pubblico. Nonostante i concorsi emanati, l’amministrazione albense non è riuscita a sopperire all’assenza di personale ed i dipendenti del comune di Alba Adriatica hanno dunque proclamato lo stato d’agitazione, nel corso dell’assemblea CSA RAL (Regioni Autonomie Locali) dello scorso 1 giugno.

Molti dei neo assunti, hanno in fretta rassegnato dimissioni per migrare verso Enti e posizioni lavorative più remunerative. Al di là dell’assenza di personale,, sono anche altri i fattoi per i quali i dipendenti del comune di Alba Adriatica hanno proclamato lo stato d’agitazione, come la mancata erogazione delle indennità di risultato, la mancanza di un programma dedicato alla formazione del personale e, più in generale, di benessere lavorativo.

«Da anni i servizi comunali vengono garantiti, con fatica, dall’abnegazione dei dipendenti del
Comune di Alba Adriatica – dichiara la RSU – che, in cambio, vedono disconosciuti i diritti più
elementari, non vedendosi erogati gli incentivi salariali previsti dal contratto, subendo ritardi e disservizi che non possono essere imputati al personale stesso».

«Il clima che si respira negli uffici comunali – sostengono i lavoratori – dà il senso di una misura ormai colma, con una situazione lavorativa non più sostenibile anche da un punto di vista del benessere psicofisico dei lavoratori. Attendiamo risposte immediate, come dipendenti e come cittadini, affinché la macchina amministrativa possa assicurare un funzionamento efficace ed efficiente e si possa lavorare in serenità».

Nei prossimi giorni, alla presenza del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, si terrà un incontro tra l’amministrazione e le rappresentanze sindacali nel tentativo di trovare un punto di conciliazione. Qualora non arrivasse la fumata bianca, avvisa CSA RAL, seguiranno azioni di protesta più radicali. Nel frattempo Cgil e Cisl hanno lanciato un ultimatum al Comune: o la situazione si sblocca entro il 15 giugno, o anche loro proclameranno l’agitazione.

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