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Pescara

Pescara, Gardaland nega la prenotazione ad un bimbo con disabilità: l’assessore Di Nisio chiede spiegazioni

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PESCARA – La mamma di un bimbo con disabilità ha prenotato una breve vacanza per sé e suo figlio a Gardaland. Interessata in particolare ad un’attrazione che avevano già visitato, ha contatto la struttura per chiedere se fosse stata finalmente attrezzata un’area riservata ai disabili, o se fosse almeno possibile prenotare un ombrellone. Nel corpo della mail inviata è esplicitata la disabilità da cui il piccolo è affetto: cardiomiopatia grave, ritardo psicomotorio e portatore di PEG. La risposta del famoso luogo di divertimenti è spiazzante: non c’è un’area per disabili, non è possibile prenotare, il consiglio è di arrivare presto e correre in fretta per accaparrarsi un ombrellone.

Una risposta data da Gardaland alla mamma di un bimbo con disabilità francamente disarmante, giunta a conoscenza dell’Assessore alle Politiche per la Disabilità Nicoletta Di Nisio, che ha inviato a Gadaland una lettera aperta, chiedendo chiarimenti: «Ho proprio il timore che quanto mi è stato segnalato da una mia concittadina rispetto ad una sua richiesta a voi rivolta, rientri proprio nella categoria delle insensibilità, della vera e propria ignoranza».

Poco dopo nella lettera si legge: «assurdo e alquanto deplorevole che una struttura come Gardaland non preveda un trattamento riservato agli ospiti con disabilità. Suggerire una corsa all’ombrellone è poco rispettoso delle disabilità, a prescindere dal tipo e dalla gravità».

La lettera poi conclude affermando «auspico che nel breve tempo che separa il giorno della prenotazione effettuata risolviate quanto accaduto e possiate fornire spiegazioni e scuse alla famiglia».

Pescara

Abusi sulla figlia di 12 anni della compagna: arrestato in flagranza a Pescara

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L’uomo era sorvegliato dai Carabinieri, che lo stavano tendo d’occhio attraverso alcune telecamere nascoste, piazzate nel suo appartamento. Appena è partita la violenza, si sono mossi ed hanno arrestato il quarantatreenne.

PESCARA – «Ho una carriera criminale di tutto rispetto, ma non farei mai un reato del genere». Sono queste le parole che Il Centro attribuisce all’uomo di 43 anni di origine siciliana, pluripregiudicato, arrestato in flagranza di reato a Pescara, con l’accusa di aver commesso abusi sessuali su una ragazzina di 12 anni, figlia della sua compagna. Per circa un anno avrebbe rivolto attenzioni inopportune alla minorenne, che sarebbe anche affetta da qualche disturbo psichico. Lui ha negato ogni accusa, mentre la madre della giovane è indagata a sua volta a piede libero.

Le indagini sono partite dalla denuncia del padre naturale della ragazzina. Questi, sarebbe stato informato da un’amichetta della figlia, alla quale la giovane aveva confidato qualcosa. Il padre allora ha prima parlato con sua figlia, che gli avrebbe rivelato di essere oggetto di attenzioni inopportune. La conferma definitiva l’ha avuta dopo aver trovato alcuni video inviati tramiti Facebook, che sono stati inseriti tra gli atti del processo. Secondo le accuse gli abusi si sarebbero ripetuti dal 2022 al 2023.

Per lo sviluppo delle indagini, I Carabinieri hanno piazzato alcune telecamere nascoste nell’appartamento dell’uomo. Questi ha raccontato agli inquirenti, in seguito al suo arresto, di esserne stato consapevole. Ha infatti riferito che una vicina di casa lo aveva informato che due persone erano entrate in casa mentre lui e la compagna erano assenti perché convocati in Caserma. Avrebbe dunque richiesto l’intervento di un amico, in possesso dell’attrezzatura necessaria, di dargli una mano a scovare le microcamere. Avrebbe così individuato quattro dispositivi.

Lo scorso 16 settembre, i Carabinieri però sono entrati in azione. Stavano tenendo d’occhio i movimenti all’interno della casa e non appena hanno assistito ad un approccio di tipo sessuale si sono precipitati verso l’appartamento. Ad aprir loro la porta sarebbe stata la madre. Il compagno sarebbe uscito dalla camera da letto, tirandosi su i calzoni. Sul letto, nella stanza dal quale era uscito, la ragazza di 12 anni, con indosso solo un paio di slip.

I Carabinieri poco prima lo hanno ascoltato dire frasi ed epiteti impronunciabili nei confronti della ragazzina ed hanno assistito a palpeggiamenti nelle parti intime. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato, in un appartamento di Pescara, per gli abusi sessuali compiuti sulla figlia della sua compagna, una ragazzina di 12 anni. In sede di interrogatorio però ha negato ogni accusa, affermando che ciò che hanno ascoltato i Carabinieri fosse una canzoncina sconcia cantata per scherzo.

Le sue ricostruzioni non sono state giudicate attendibili e l’uomo, che ha alle spalle una ventina di condanne, è stato sottoposto alla misura cautelare della detenzione in carcere: «Apparirebbe inoltre contrastante con la logica più elementare ordinare al carnefice di dimorare nella stessa abitazione della vittima» ha scritto il Gip.

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Pescara

Cominciati i lavori di ristrutturazione del Presidio Ospedaliero di Penne

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iniziati i lavori di ristrutturazione nel presidio ospedaliero di penne

La consegna dei lavori al “San Massimo” di Penne è stata effettuata oggi: importo pari ad oltre 16 milioni di euro.

PESCARA – I lavori di ristrutturazione del Presidio Ospedaliero “San Massimo” di Penne sono cominciati oggi, giovedì 21 settembre, in seguito alla consegna dei lavori. La Direzione Strategica Aziendale ha spiegato che l’intervento è stato pensato nell’ottica di implementare la «razionalizzazione e l’umanizzazione degli spazi Aziendali, con l’intento di migliorare la qualità di vita dei pazienti e degli operatori attraverso la realizzazione di ambienti confortevoli».

Le Unità Operative e i Servizi del Presidio Ospedaliero “San Massimo” di Penne interessati dai lavori di ristrutturazione sono: Farmacia Ospedaliera, Laboratorio di Analisi, Lungodegenza, Blocco Operatorio, Chirurgia Generale, Ginecologia e Interruzione Volontaria di Gravidanza (IGV), Otorino – Laringoiatria, Day Surgery, Artroscopia – Traumatologia.

L’investimento complessivo è pari a 16.235.375,82 euro. «Gli interventi hanno come obiettivi il miglioramento del confort dei pazienti durante l’erogazione delle prestazioni sanitarie, una organizzazione razionale ed efficiente degli spazi e l’incremento dei livelli di sicurezza nelle attività assistenziali. Pertanto gli spazi sono stati progettati e saranno organizzati tenendo conto dei bisogni dei pazienti e dei loro familiari / accompagnatori e consentendo una fruizione migliore degli spazi da parte dell’utenza e del personale sanitario».

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Chieti

Truffa milionaria sul fotovoltaico: sequestrati 10 impianti tra Chieti e Pescara

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10 impianti fotovoltaici sequestrati pescara chieti 2

7 indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato e sequestri preventivi per 24 milioni di euro, tra cui 58 immobili tra Pescara, Chieti, Lanciano, Mozzagrogna e Cepagatti. L’accusa è di artato frazionamento dei campi fotovoltaici.

CHIETI – All’operazione “Dirty Green” della Guardia di Finanza frentana, ha collaborato anche il Reparto Aeronavale di Pescara, che ha effettuato una serie di ricognizioni aeree. In seguito alle indagini disposte dal Sostituto Procuratore di Pescara Dottoressa Fabiana Rapiano, 10 impianti fotovoltaici e beni per oltre 24 milioni di euro, tra cui 58 immobili tra Chieti e Pescara, sono stati sequestrati dalle fiamme gialle di Lanciano, dirette dal Capitano Domenico Siravo. 7 persone sono state denunciate per truffa aggravata ai danni dello Stato.

I finanzieri hanno tracciato i contorni di un articolato sistema teso all’indebita percezione di incentivi statali, attraverso la prassi del cosiddetto “artato frazionamento dei campi fotovoltaici”. In sostanza, 4 società operanti su una medesima proprietà, hanno realizzato un parco fotovoltaico di potenza pari a 9,5 Megawatt, ma l’hanno frazionato in 10 piccoli impianti inferiori ad un Megawatt,. In questo modo, hanno potuto accedere agli incentivi GSE, Gestore dei Servizi Energetici, più del dovuto.

Oltre alle denunce per truffa aggravata, 4 persone sono state denunciate per l’illecito amministrativo previsto, Responsabilità amministrativa degli enti. Il Gip Francesco Marino, oltre ai 10 impianti fotovoltaici sequestrati, ha predisposto il sequestro preventivo di beni per oltre 24 milioni di euro: conti corrente, partecipazioni societarie e 58 immobili, tra cui ville, case di lusso e di interesse storico, ubicate a Pescara, Chieti, Lanciano, Mozzagrogna e Cepagatti.

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