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Pescara

Usura a Teramo, in carcere un uomo di Montesilvano

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cc carabinieri 112 volante

TERAMO – Attualmente l’indagine si trova ancora nelle fasi preliminari, ma nelle prime ore di sabato 1 luglio, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pescara, in collaborazione con i militi della Compagnia di Montesilvano, hanno arrestato e tradotto in carcere un uomo, C. E. di 38 anni, accusato di usura ed estorsione nei confronti di un imprenditore di Teramo. L’ordinanza di custodia cautelare è stata messa dal Gip di Pescara, su richiesta della Procura.

In base alle accuse, l’uomo, residente a Montesilvano, avrebbe messo in atto una serie di attività estorsive e di usura nei confronti di un imprenditore teramano, venutosi a trovare in gravi difficoltà economiche. Dopo avergli prestato il denaro, avrebbe richiesto tassi d’interesse esorbitanti, dal 100 al 400% annuo. La vittima si sarebbe così presto trovata strozzata da un nuovo e più esorbitante debito, del quale non riusciva a rispettare le scadenze. Sono così cominciate le attività di “recupero crediti”.

Oltre a tutta una serie di minacce e intimidazioni, l’uomo che in base alle indagini sarebbe un usuraio, si sarebbe anche fatto assumere dall’imprenditore in maniera fittizia. Questa falsa assunzione gli serviva non solo per ottenere una retribuzione senza lavorare, ma anche per evitare il carcere a causa di una condanna precedente. L’uomo infatti, attestando all’Autorità Giudiziaria la sua posizione lavorativa, aveva ottenuto misure cautelari alternative alla detenzione.

Il trentottenne residente a Montesilvano non è l’unico indagato per l’inchiesta sull’usura a Teramo, ma le indagini hanno coinvolto, a vario titolo, anche altre sei persone, residenti a Pescara, Teramo e Milano, verso cui sono state disposte perquisizioni domiciliari. In tutto, sono stati sequestrati 350 mila euro, che sarebbero il frutto dell’usura nei confronti dell’imprenditore teramano.

Pescara

Bimbo di 4 anni travolto dal trattore guidato dal papà: tragedia a Pescara

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bimbo 4 anni travolto trattore
Foto Ansa.

Stava giocando in campagna dopo il pranzo della domenica dai nonni, quando probabilmente si è avvicinato troppo al trattore su cui si trovava all’opera il padre ed è stato travolto, il bimbo di 4 anni che ieri ha perduto la vita a Pescara.

PESCARA -Doveva essere una giornata spensierata sotto ad un tiepido sole primaverile, invece si è trasformata su un’immane tragedia che ha distrutto un’intera famiglia e sconvolto la comunità. Stava pedalando in sella alla sua biciclettina, dopo il pranzo della domenica in famiglia, quando in pochi attimi si è consumata la tragedia: un bimbo di 4 anni è stato travolto dal trattore, alla cui guida si trovava il padre. L’uomo non si sarebbe nemmeno accorto del fatale investimento: ad un certo punto avrebbe notato il corpicino del figlio a terra e, disperato, avrebbe allertato i soccorsi, che purtroppo si sono rivelati inutili. Il piccolo non ce l’ha fatta ed è deceduto in seguito alla ferite riportate. I sanitari non hanno potuto far altro che constatarne l decesso.

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, domenica 26 marzo, intorno alle 15:15 in zona strada del Palazzo, a Pescara. La famiglia si trova qui per un pranzo a casa dei nonni, in campagna. La famiglia composta da madre, padre, sorella maggiore e fratellino invece è residente a Montesilvano. L’ipotesi che è stata avanzata è che il bimbo, in sella alla sua biciclettina, si sia avvicinato troppo al trattore, una volta visto il padre all’opera, e che sia stato travolto. L’uomo invece non si sarebbe accorto della presenza del figlio, se non quando era ormai troppo tardi.

Sul posto sono intervenuti per compiere accertamenti e rilievi la Polizia Locale, la Scientifica e il medico legale. Trattore e bicicletta sono stati posto sotto e saranno esaminate al fine di ricostruire la tragica fatalità. Il padre del bambino è stato accompagnato dal personale del 118 in ospedale in forte stato di shock.

Il Presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio ha espresso l proprio cordoglio: «L’incidente accaduto nelle campagne pescaresi, che è costato la vita a un bambino di quattro anni, addolora l’intera comunità abruzzese. A nome dell’intera Giunta regionale porgo il cordoglio alla famiglia ed esprimo la mia personale vicinanza».

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Pescara

Furto con spaccata per un bottino da venti euro: denunciato un giovane

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cc 112 carabinieri posto di blocco

Un ragazzo ha spaccato una finestra di un ristorante di Cepagatti ed ha svuotato il registratore di cassa, che però conteneva solo venti euro, ma è stato identificato e denunciato per furto aggravato dai carabinieri.

PESCARA – Lo scorso 21 marzo, un ragazzo italiano di 23 anni, dopo aver scavalcato il muro di cinta ed aver rotto una finestra con uno scalpello di ferro, si è introdotto nel ristorante “Palito’s” a Cepagatti ed ha svuotato il registratore di cassa. Tuttavia, è risultato abbastanza magro il suo bottino. In cassa c’erano solo spiccioli, per una somma che si aggira intorno ai venti euro.

Il giovane però qualcosa l’ha guadagnata in seguito al furto da venti euro compiuto nel ristorante di Cepagatti; una denuncia in stato di libertà per furto. Aggravato oltretutto. I Carabinieri gliel’hanno notificata al termine di rapide indagini, durante le quali sono an che rientrati possesso dello scalpello utilizzata per penetrare nella struttura.

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20 chili di droga nell’armadio: un arresto a Mosciano Sant’Angelo

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20 chili di droga nell'armadio mosciano sant'angelo

La Squadra Mobile, nell’ambito di servizi di pattugliamento rinforzati, ha arrestato per detenzione ai fini di spaccio, un uomo di 60 anni residente a Mosciano Sant’Angelo, dove nascondeva 20 chili di droga, tra eroina e cocaina, in un armadio.

PESCARA – In vista delle festività pasquali il Questore di Teramo ha disposto servizi mirati a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti. In questo contesto è emerso l’ingente sequestro effettuato dalla Squadra Mobile, che ha arrestato un uomo di Mosciano Sant’Angelo trovato in possesso di 20 chili di droga che nascondeva in un armadio dentro al ripostiglio.

Il sessantenne aveva 15 chili di eroina e 5 di cocaina, oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Parte dello stupefacente era conservata anche in una vano sottoscala adibito a cantina.

In garage poi, gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato altri 10 chili di una sostanza che non hanno potuto stabilire con certezza, ma che reputano essere eroina. Le analisi di labortorio chiariranno ogni dubbio. L’uomo è stato arretato e trasferito nel carcere di Vasto.

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