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Macerata

Il brutale omicidio di Civitanova Marche, la famiglia di Alika: “Le scuse non bastano, ora giustizia”

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CIVITANOVA MARCHE – “Le scuse di Ferlazzo non bastano, ora serve solo giustizia e non vendetta. E’ difficile riuscire a comprendere quello che è successo”. E’ questo il commento della famiglia di Alika Ogorchukwu – l’ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche – affidato all’avvocato Francesco Mantella.

“Se c’è un risvolto psichiatrico che si inserisce nelle cause dell’omicidio di Alika, serve riflettere: se Ferlazzo aveva un amministratore di sostegno, pare fosse la madre, perché questi non era vigilato? Bisognerà avviare una serie di verifiche”. Così l’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo. “Abbiamo piena fiducia nell’operato della Procura di Macerata”, aggiunge il legale.

Inseguito e colpito a mani nude nel pieno centro di Civitanova Marche, pestato e schiacciato a terra per tre quattro minuti fino alla morte dal suo aggressore, un operaio di 32 anni – Fabrizio Ferlazzo, salernitano – che dal carcere prova a chiedere scusa, dopo aver mentito sulle circostanze del pestaggio al momento dell’arresto, e per il quale i legali stanno valutando se chiedere la perizia psichiatrica.

Come riporta l’Ansa, pare che abbia piccoli precedenti e problemi di instabilità mentale. Così è stato ucciso il venditore ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchukwuch – un uomo tranquillo che aveva appena ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno, claudicante per aver subito un investimento – nel pomeriggio di venerdì lungo Corso Umberto, senza che nessuno dei passanti abbia mosso un dito. “Ora voglio solo giustizia per mio marito” ha detto piangendo Charity Oriachi, la moglie di Alika rimasta sola con il loro bambino di otto anni, durante la protesta della comunità nigeriana raccoltasi sul luogo dell’ omicidio. Lunedì il fermato comparirà davanti al gip. Contro di lui le tante immagine che riprendono il pestaggio e il racconto di due turiste: ‘il cittadino nigeriano chiedeva l’elemosina poi si è allontanato, lui lo ha inseguito, picchiato col bastone e poi a mani nude’. Un film dell’orrore di 4 minuti.

E’ sull’assordante indifferenza che insieme alla violenza ha tolto la vita ad Alika- l’autopsia stabilirà se è morto per asfissia o soffocamento, ipotesi emerse dalle immagini della videosorveglianza acquisite dalla polizia – che puntano il dito le reazioni all’ omicidio efferato. “L’assassinio di #AlikaOgorchukwu lascia sgomenti. La ferocia inaudita. L’indifferenza diffusa. Non possono esserci giustificazioni. E nemmeno basta il silenzio. L’ultimo oltraggio ad #Alika sarebbe quello di passare oltre e dimenticare”, twitta il segretario del Pd, Enrico Letta. Per Roberto Speranza, leader di Articolo 1, “l’ indifferenza è grave e ingiustificabile quanto la violenza”.

L’ uccisione di Alika Ogorchukwu “ci lascia attoniti”, scrive su Fb il leader M5s Giuseppe Conte che domanda “ma tutti i presenti che hanno ripreso con i loro smartphone la colluttazione senza provare a intervenire cosa faranno? “. Antonio Tajani coordinatore nazionale di Fi esprime dolore e cordoglio ai familiari di Alika per un “evento estraneo alla natura di Civitanova Marche, da sempre una città aperta, pacifica ed accogliente”. Scambio polemico tra Corrado Formigli, conduttore di Piazza Pulita, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Nigeriano invalido massacrato a bastonate da un italiano a Civitanova Marche. Attendiamo post indignati di @MatteoSalvini e @GiorgiaMeloni”, ha twittato il giornalista. “Prima di usare la morte del povero Alika per la tua penosa propaganda, non potevi almeno esprimere solidarietà alla famiglia? Come puoi verificare, io la mia condanna verso questo brutale omicidio l’ho espressa e subito. Sciacallo”, replica la leader di Fdi.

“Penoso. Sciacallo. Così parla un’aspirante leader di governo. Chapeau. Felice comunque di aver contribuito col mio tweet a farle scrivere due parole per quella povera vittima”, controreplica Formigli. Per Matteo Salvini, come riporta l’Ansa, “Non si può morire così. Una preghiera per Alika e un abbraccio alla sua famiglia, per l’assassino pena certa fino in fondo. Città allo sbando, violenze di giorno e di notte, non se ne può più: la sicurezza non ha colore, la sicurezza deve tornare ad essere un Diritto”.

“Una brutalità orrenda e scioccante. Tutta la solidarietà di Azione alla famiglia”, dice il leader di Azione, Carlo Calenda. “E’ la morte della pietà”, scrive la comunità di Sant’Egidio sottolineando “un episodio accaduto alle 14.30 in una strada normalmente affollata di gente, nel pieno centro di Civitanova Marche. C’è chi ha anche filmato ciò che accadeva, qualcuno ha urlato contro l’aggressore, nessuno è intervenuto”. Come riporta l’Ansa, la Regione Marche, guidata dall’Fdi Acquaroli, si costituirà parte civile.

Macerata

Maltempo nelle Marche: 780 interventi dei Vigili del Fuoco in pochi giorni

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maltempo nelle marche 780 interventi dei vigili del fuoco

Dal 1° dicembre, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati ben 780 volte nelle Marche a causa delle forti raffiche di vento che hanno sferzato la Regione: a Cingoli il più complicato degli interventi, per una quercia caduta.

ANCONA – Ben 780 interventi in pochi giorni, 3 per l’esattezza: è’ il resconto delle attività svolte dai Vigili del Fuoco nelle Marche in seguito alle forti raffiche di vento che hanno sconquassato la Regione. Le principali richieste di soccrso hanno rigauardato alberi e rami caduti ed altri oggetti pericolanti o divelti e trscinati dalle intemperie sule strade.

L’azione più impegnativa si è verificata lo scorso 1° dicembre a Cingoli, dove una grossa quercia si è abbattuta sulla Sp 25, proprio mentre passava un’auto. Fortunatamente non si segnalano persone ferite, ma la massiccia pianta ha completamente ostruito la sede stradale.

Le operazioni per liberare la strada dalla quercia si sono rivelate lunghe e complesse ed hanno visto la partecipazione anche di quattro moduli operativi provenineti da Lazio e Veneto. Per rimuovere l’albero caduto i pompieri hanno utlizzato un’autogru.

Se ad Ancona, Pesaro ed Urbino l’allerta resta alta, nella zona meridionale della Regione la situazione è gradualmente tornata alla normalità.

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Ancona

Maxi evasione da 15 milioni di euro nel settore delle moto off road

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maxi evasione moto off road gdf porto recanati

Tramite un prestanome e un’impresa compiacente, un motociclista commercializzava moto e pezzi di ricambio senza versare l’IVA e senza dichiarare i ricavi.

MACERATA – I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati hanno identificato il titolare occulto di un’impresa, formalmente retta da un cittadino senegalese nullatenente residente nel famigerato Hotel House, che ha compiuto una maxi evasione fiscale nel settore delle moto off road, fuoristrada.

Moto e pezzi di ricambio venivano venduti nel “mercato elettronico”, siti web e social network, in assenza totale di dichiarazioni fiscali. L’attività si è in fretta allargata coinvolgendo diversi Paesi come Olanda, Inghilterra, Belgio, Spagna, San Marino e Germania. Le fiamme gialle hanno ritenuto che il senegalese fosse un semplice prestanome dal momento che non aveva i minimi requisiti imprenditoriali.

Indagando, sono risaliti all’ideatore della frode, un motociclista italiano, e la base operativa, un magazzino nelle campagne anconetane. Il sistema consisteva nell’utilizzare le Partite IVA del senegalese e di un’altra impresa compiacente, per acquistare moto e pezzi di ricambio da fornitori comunitari, che venivano poi rivenduti a privati e a imprese nazionali con prezzi particolarmente vantaggiosi in quanto l’IVA, indicata nelle fatture emesse, non veniva versata all’Erario ma costituiva il provento per l’imprenditore occulto.

Oltre all’evasione dell’IVA, così facendo i soggetti coinvolti hanno provocato una grave turbativa di mercato, dal momento che poteva illecitamente applicare prezzi inferiori rispetto ai competitor di settore.

Le attività ispettive hanno permesso di quantificare i ricavi non dichiarati in poco oltre € 10.150.000 e l’IVA evasa in € 5.170.000. Per la maxi evasione nel settore delle moto off road sono state denunciate 3 persone per reati fiscali, mentre nei confronti di altri 8 soggetti sono state contestate violazioni amministrative inerenti la normativa sull’uso del contante per aver trasferito somme superiori alle soglie consentite per complessivi € 110.000.

Nel corso dei controlli e delle ispezioni, sono stati impiegati anche i cani Cash Dog dell’unità cinofila, che hanno fiutato oltre 56 mila euro in contanti.

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Ancona

Giornate FAI d’Autunno 2023: le aperture nelle Marche

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Ancona chiesa di Santa Maria di Portonovo Giornate FAI d'Autunno Marche

Sabato 14 e domenica 15 ottobre, dodicesima edizione dell’evento clou della campagna “Ottobre del FAI”, che si esplica nello slogan «FAI la tua parte».

ASCOLI PICENO – Ritornano le giornate FAI d’Autunno, l’evento, giunto alla sua dodicesima edizione, che il Fondo per l’Ambiente Italiano dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. 700 straordinari luoghi d’interesse, spesso inaccessibili, saranno visitabili a contributo libero. Gli associati FAI potranno beneficiare di accessi agevolati ed aperture straordinarie, mentre è previsto uno sconto di 10 euro per tutti coloro che sottoscrivono la tessera FAI per la prima volta. Nelle Marche sono 47 i beni visitabili, sparsi in 27 località, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2023, i prossimi 14 e 15 ottobre.

Quest’anno, verrà posta attenzione particolare su Università e luoghi d’Istruzione. Sarà infatti possibile visitare ben 11 sedi universitarie sparse per il Paese e 32 luoghi d’Istruzione. «Questa edizione – dichiara il Presidente Marco Magnifico – intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese».

La Fondazione in questo modo intende «Educare i cittadini alla conoscenza scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola. Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni». Questi sono 9000 ed accompagneranno i Delegati ed i Volontari della Fondazione, che conta 132 Delegazioni, 110 gruppi FAI, 93 gruppi FAI giovani ed 8 gruppi FAI ponte tra le culture, alla scoperta di meravigliosi e spesso dimenticati luoghi di interesse storico e culturale.

Durante le Giornate del FAI d’Autunno 2023, evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, che ben si esplica nello slogan «FAI la tua parte», nelle Marche sarà possibile visitare alcuni luoghi sorprendenti tra cui Villa Giulia a Pesaro (per soli iscritti), Chiesa di Santa Maria di Portonovo e Hotel Emilia (Ancona), il Parco storico Seghetti Panichi a Castel di Lama (Ascoli Piceno), Palazzo Cortesi a Macerata, il borgo di Torre di Palme a Fermo.

Alcuni dei borghi coinvolti sono Serra San Quirico (An), Torre di Palme (Fm), Montefano (Mc), Serra Sant’Abbondio, Cupra Marittima, Castrum Cerreti (Cerreto d’Esi). E queste le aperture verdi più significative: Parco Seghetti Panichi (Castel di Lama, Ascoli), Orto botanico dell’Università di Urbino.

Maggiori informazioni, l’elenco dei siti visitabili e le modalità di partecipazione alle visite sono consultabili sulla sezione dedicata del sito della Fondazione.

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