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Chieti

Intenzioni di voto, anche in Abruzzo FdI in testa nei sondaggi

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sondaggi Abruzzo Elezioni 2022

Un analisi sulle intenzioni di voto in vista delle prossime elezioni politiche eseguito da GDC Sondaggi mostra che anche in Abruzzo Fratelli d’Italia parte favorito. A seguire il Pd, più staccata la Lega. Forza Italia e Movimento 5 stelle sotto al 10%.

PESCARA – Fratelli d’Italia è il partito parte favorito in vista del voto del 25 settembre, anche tra gli elettori abruzzesi. Questo è quanto emerge da un’indagine condotta in Abruzzo da GDC Sondaggi, pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria dedicato ai sondaggi elettorali.

I quesiti sono stati rivolti a 4382 persone, cittadini maggiorenni residenti in Abruzzo. Di questi, solo il 25,52%, 1118 persone, hanno partecipato. Il 74,48% invece, 3264 persone, non ha voluto sottoporsi all’indagine. Questo, unito al fatto che il 38,3% degli intervistati ha affermato che non si recherà alle urne e che il 22% si è invece detto ancora indeciso, alimenta i sospetti che l’affluenza sarà bassissima e che il dato sull’astensionismo sarà impressionante.

I sondaggi sono stati effettuati con metodo di campionamento probabilistico e rilevazione CAWI, CATI e CAPI,  nel periodi dal 29 luglio al 3 agosto 2022.

Dal sondaggio emerge che Fratelli d’Italia risulta il partito più gradito in Abruzzo con il 24,1%, seguito dal PD con il 22,1% di consenso. Al terzo posto, ma decisamente staccata, si assesta la Lega con il 13,9%, mentre si dispone appena sotto la soglia del 10% il Movimento 5 Stelle che registra il 9,7%, seguito da Forza Italia all’’8,2%. Distanziati, ma con percentuali significative Azione/+ Europa con il 4,4% e Italia Viva al 4,1%.

Sotto al 3% si assestano Verdi/Sinistra Italiana (2,7%), MDP Articolo 1 (2,6%), Italexit di Paragone (1,6%), Impegno Civico (1,6%) e Noi con l’Italia (1,5%). Altri partiti, non menzionati nel quesito oggetto dell’indagine, si sono visti attribuire il 3,5% di preferenze.

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227 lavoratori irregolari: maxi sanzione ad un grande magazzino di Chieti

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La Guardia di Finanza ha scoperto che dal 2021 un grande magazzino di Chieti impiegava sistematicamente a lavoratori irregolari: 227 quelli scoperti, dei quali 61 totalmente in “nero. Sanzione da 220 mila euro.

CHIETI – Impiegati senza regolare contratto di lavoro, straordinari pagati in nero o ore lavorative non correttamente registrate, assunzioni part-time per turni giornalieri che arrivavano fino alle 12 ore. Sono queste alcune delle irregolarità riscontrate dalle fiamme gialle chietine, che all’interno di un grande magazzino di Chieti dedito alla vendita di un’ampia gamma di prodotti, dall’abbigliamento ai mobili, passando per elettrodomestici e cosmetici, hanno scoperto l’impiego sistematico di lavoratori irregolari.

227 in tutto quelli irregolarmente assunti, 61 dei quali completamente in nero. Il “sistema” individuato dalle fiamme gialle, sarebbe stato allestito a partire dal 2021. Un ruolo chiave nelle indagini, lo hanno avuto le conferme di alcuni dipendenti o ex dipendenti, che non si sono più lasciati convincere dal cosiddetto “prendere o lasciare” dettato dall’impresa.

In tutto la maxi-sanzione della Guardia di Finanza ammonta a 220 mila euro: 180 mila per le giornate di effettiva presenza al lavoro dei dipendenti, 40 mila per altre irregolarità, come ’omessa o infedele registrazione di dati obbligatori sul “libro unico del lavoro” e la violazione dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti delle retribuzioni.

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Il generale Vannacci presenta il suo libro a Canosa Sannita, le sigle Lgbtqia+ chiedono la sospensione

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Il collettivo Zona Fucsia, insieme ad altre realtà associative, sindacali e politiche, si dissocia dalla presentazione del libro “Il mondo al contrario” del generale Vannacci a Canosa Sannita, in programma per il prossimo 14 ottobre.

CHETI – Il libro “Il mondo al contrario” del generale Roberto Vannacci ha sollevato un vespaio di polemiche ed ha portato alla destituzione del generale stesso dal ruolo di guida dell’Istituto geografico militare. Ha però infranto anche ogni record di vendita per quanto riguarda un’autopubblicazione ed ha portato l’autore a presentare la sua opera in molte piazze. In diverse tappe del tour promozionale però, si sono levati voci di protesta e di indignazione. Non fa eccezione Canosa Sannita, in cui la presentazione del libro del generale Vannacci è in programma per il prossimo 14 ottobre e dove il collettivo Zona Fucsia ha chiesto all’amministrazione comunale di sospendere l’evento.

La richiesta del collettivo ha raccolto l’adesione di diverse sigle associative, politiche e sindacali, ma anche di singoli esponenti politici: Presenza Femminista, Mazì- Arcigay Pescara, Patate Bollenti, Abruzzo Pride, Anpi Comitato Provinciale Pescara, Arci Comitato provinciale di Chieti, CGIL Chieti, Belle Ciao Chieti, La Formica Viola, PAS – Partecipazione Attiva studentesca, LAS – Libera Associazione studentesca, Sinistra Italiana Pescara, Sinistra Italiana Abruzzo, Partito Democratico Provincia Chieti, Circolo PD G. di Vittorio, Giovani Democratici Provincia Chieti, Giovani Democratici Provincia Pescara, Giovani Democratici Abruzzo, Coalizione Civica Pescara, Partito della Rifondazione Comunista Pescara, Partito della Rifondazione Comunista Abruzzo, Giovanni Di Iacovo – Consigliere Comunale Pescara, Okay!, Oltre il Ponte A.T.S. Unite si può (Centri Antiviolenza di Ortona “Non sei Sola” e “Donn.è”), Dafne ETS. Oltre a queste si attendono altre adesioni.

Queste le ragioni espresse dal Collettivo Zona Fucsia: «Le ragioni della richiesta riguardano i contenuti del libro inaccettabili e offensivi che vanno a discapito delle minoranze discriminate e appartenenti alle categorie più vulnerabili. Il generale Roberto Vannacci, celebre per il suo libro “Il Mondo al contrario”, in cui esprime opinioni contro persone Lgbtqia+, il mondo del femminismo e migranti è espressione del peggior populismo e qualunquismo del nostro Paese. Il suo lavoro, oltre a contenere un numero ampio di refusi ed errori grammaticali, è veicolo dei più violenti e futili stereotipi, nocivi per una società progressista e che aspira a garantire i diritti per tutte e per tutti».


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Truffa milionaria sul fotovoltaico: sequestrati 10 impianti tra Chieti e Pescara

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7 indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato e sequestri preventivi per 24 milioni di euro, tra cui 58 immobili tra Pescara, Chieti, Lanciano, Mozzagrogna e Cepagatti. L’accusa è di artato frazionamento dei campi fotovoltaici.

CHIETI – All’operazione “Dirty Green” della Guardia di Finanza frentana, ha collaborato anche il Reparto Aeronavale di Pescara, che ha effettuato una serie di ricognizioni aeree. In seguito alle indagini disposte dal Sostituto Procuratore di Pescara Dottoressa Fabiana Rapiano, 10 impianti fotovoltaici e beni per oltre 24 milioni di euro, tra cui 58 immobili tra Chieti e Pescara, sono stati sequestrati dalle fiamme gialle di Lanciano, dirette dal Capitano Domenico Siravo. 7 persone sono state denunciate per truffa aggravata ai danni dello Stato.

I finanzieri hanno tracciato i contorni di un articolato sistema teso all’indebita percezione di incentivi statali, attraverso la prassi del cosiddetto “artato frazionamento dei campi fotovoltaici”. In sostanza, 4 società operanti su una medesima proprietà, hanno realizzato un parco fotovoltaico di potenza pari a 9,5 Megawatt, ma l’hanno frazionato in 10 piccoli impianti inferiori ad un Megawatt,. In questo modo, hanno potuto accedere agli incentivi GSE, Gestore dei Servizi Energetici, più del dovuto.

Oltre alle denunce per truffa aggravata, 4 persone sono state denunciate per l’illecito amministrativo previsto, Responsabilità amministrativa degli enti. Il Gip Francesco Marino, oltre ai 10 impianti fotovoltaici sequestrati, ha predisposto il sequestro preventivo di beni per oltre 24 milioni di euro: conti corrente, partecipazioni societarie e 58 immobili, tra cui ville, case di lusso e di interesse storico, ubicate a Pescara, Chieti, Lanciano, Mozzagrogna e Cepagatti.

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