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Chieti

Ancora polemiche per il Jova Beach Party, SOA: «120 mila euro di fondi pubblici per tombare un corso d’acqua». E l’artista si scaglia contro gli «econazisti»

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polemiche spiaggia di Fermo prima e dopo il Jova Beach Party
La spiaggia di Lido di fermo prima e dopo il Jova Beach Party

Non solo le polemiche per la spiaggia spianata Fermo, gli ambientalisti si scagliano anche contro la tappa del concerto di Jovanotti in programma a Vasto. Soa: «La Regione Abruzzo ha stanziato 120.000 euro di denaro pubblico, per tombare un corso d’acqua a forte rischio idrogeologico, che in Abruzzo è vietato espressamente dalla norma, rendendolo calpestabile».

«Il Jova Beach Party non mette in pericolo nessun ecosistema. Non solo le spiagge le ripuliamo, ma le riportiamo ad un livello migliore di come le abbiamo trovate. Econazisti, continuate a attrarre attenzione utilizzando la nostra forza, sono fatti vostri, il nostro è un progetto fatto bene che tiene conto dell’Ambiente». Parola di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che con un breve video ha risposto alle tante polemiche di carattere ambientalista che hanno investito il suo tour sulle spiagge italiane, l’ultima delle quali in ordine di tempo, coinvolge la tappa abruzzese di Vasto.

Lo j’accuse proviene da Stazione Ornitologica Abruzzese, che non ce l’ha solo con l’artista, ma anche con l’Amministrazione regionale affermando: «120 mila euro di fondi pubblici dalla Regione Abruzzo per il Jova Beach Party e per tombare un corso d’acqua a forte rischio idrogeologico a Vasto, che in Abruzzo è vietato espressamente dalla norma, rendendolo calpestabile per far svolgere il concerto di un privato». La nota dell’associazione ambientalista continua: «La Regione Abruzzo, secondo quanto riportato dalla stampa, ha stanziato ben 120.000 euro di denaro pubblico per Vasto, ma Jovanotti, invece di essere soddisfatto, è letteralmente esploso in un video dove ha insultato chi difende le spiagge».

Ma le polemiche non riguardano solo il concerto di Jovanotti in programma a Vasto, ma anche la data andata in scena a Lido di Fermo: «Ci è parso in forte difficoltà davanti alle inequivocabili immagini di come è stata ridotta la spiaggia di Fermo». Il riferimento è alla porzione di spiaggia spianata per permettere l’installazione del palco e lo svolgersi del concerto, la cui foto del prima e del dopo, ha suscitato diverse critiche e polemiche da parte degli ambientalisti.

«Non gli basta questo riconoscimento della Regione Abruzzo – conclude la nota di Soa – che ha appunto stanziato ulteriori 40.000 euro di denaro dei cittadini per il comune di Vasto per sostenere l’organizzazione dell’evento, che si aggiungono agli 80.000 euro destinati al Comune per tombare il corso d’acqua di Fosso Marino, esattamente dove si dovrebbe tenere il suo show privato con cui incassa milioni di euro? Vogliono pure rendere “calpestabile” un corso d’acqua, come ha dichiarato la vicesindaca di Vasto: cosa pretende di più?».

Chieti

Trovato un corpo in mare, forse è il marittimo disperso al largo di Ortona

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Reparto Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Ancona
Immagine d'archivio.

Nelle acque pugliesi è stato trovato un corpo senza vita e si presume che possa essere quello del marittimo siriano disperso nel marzo scorso dalla nave ucraina che stava facendo rotta verso il porto di Ortona.

CHIETI – Al largo delle coste pugliesi, il mare ha restituito i resti di un uomo. Il corpo trovato senza vita in acqua, potrebbe essere quello del marittimo disperso al largo di Ortona il 30 marzo scorso, le cui ricerche non diedero esito positivo.

Verranno ora eseguiti tutti gli accertamenti del caso per stabilire con certezza la sua identità e dare un nome al copro trovato senza vita in mare. I genitori e la sorella del marittimo disperso sono stati contatti per eseguire il test del Dna.

Gli esami toglieranno ogni dubbio, ma tutto lascia pensare che il corpo trovato in mare possa essere quello del marittimo siriano disperso al largo di Ortona. La notte tra il 29 e 30 marzo, è scomparso dalla nave ucraina Zeko Y, che dalle Isole Tremiti stava facendo rotta verso il porto abruzzese.

Le ricerche vennero attivate immediatamente e proseguirono per giorni senza sosta, senza portare purtroppo a nessun risultato concreto. Nei giorni scorsi le acque di Puglia hanno restituito ciò che si presume possa essere il suo feretro.

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Chieti

Ad Ortona un adesivo antisemita con la faccia di Anna Frank

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adesivo anna frank ortona

Sabato scorso all’uscita del casello di Ortona, sull’A14, gli ultras della squadra locale hanno affisso un adesivo antisemita che ritrae Anna Frank con la casacca del Chieti.

CHIETI – Sabato scorso, all’uscita dell’autostrada A14 di Ortona, qualcuno ha attacco un adesivo che raffigurava Anna Frank, per rivolgere offese antisemite ai tifosi avversari. Non è la prima volta che il volto sorridente della ragazzina simbolo della persecuzione nazista, viene impropriamente e disumanamente utilizzato tra le frange più estremiste delle curve per insulti a sfondo antisemita. L’episodio infatti ha già suscitato scalpore ed indignazione a Roma, dove gli ultras della Lazio disseminarono la capitale di foto che ritraevano Anna Frank con la divisa giallorossa.

Stessa cosa capitata ad Ortona sabato scorso, 27 maggio, quando, in concomitanza con la partita Ortona-Chieti, alcuni supporter della squadra locale hanno attaccato un adesivo che ritrae la piccola bambina deportata con la divisa nero verde e la scritta: «chietino ospite indesiderato».

L’episodio è stato segnalato sui social da alcuni tifosi neroverdi, che hanno poi provveduto a coprire l’adesivo antisemita e a segnale il fatto alla Digos.

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Chieti

Cinghiali a Fossacesia, il sindaco firma ordinanza per il prelievo degli ungulati

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allarme peste suina nelle Marche la Coldiretti chiede che vengano

CHIETI – Nei giorni scorsi diversi cittadini di Fossacesia hanno segnalato la presenza di alcuni cinghiali, nelle vie a ridosso del centro cittadino. In risposta, il Sindaco Enrico Di Giuseppeantonio ha emanato un’ordinanza con la quale chiede «l’urgente intervento della  Polizia Provinciale per intensificare il lavoro di controllo e prelievo a Fossacesia di cinghiali, la cui presenza è stata segnalata dai cittadini in alcuni zone del centro città».

«I sindaci in considerazione delle attuali norme in vigore, non possono fare molto – chiarisce Di Giuseppantonio – e per questa ragione sono necessari regolamenti chiari da parte del Parlamento su una situazione che è divenuta una vera e propria emergenza. I cinghiali rappresentano un grande pericolo per la circolazione stradale, per chi vive nei centri abitati e per l’agricoltura, con colture distrutte e conseguenti ripercussioni negative sull’economia del settore».

«Nella mia veste di vice presidente del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia e quale coordinatore del Gruppo di Lavoro che si è occupato di fare proposte per le modifiche alla legge di vigilanza della fauna selvatica ed in particolare dell’emergenza cinghiali, ho preso parte all’audizione davanti alle Commissioni Sanità e Agricoltura del Senato per chiedere interventi immediati sulla gestione della fauna selvatica. In quella sede, tra l’altro abbiamo affrontato anche la questione peste suina, che oggi  si sta manifestando in alcune zone del Paese. Torno quindi a ribadire – conclude Di Giuseppantonio – che si entri al più presto nel merito per stabilire il controllo e la gestione della proliferazione degli ungulati, che non è più rinviabile».

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