Il Consigliere Comunale di maggioranza Marco Massetti ha avuto una serie di incontri con i referenti dei Comitati di Quartiere di Martinsicuro, che si stanno ricostituendo dopo due anni di stop. Tanti i progetti in programma o in fase di progettazione: confermato il ritorno della Festa di Sant’Antonio a gennaio e l’evento “CreiAmo il Natale”, mentre si lavora per recuperare la tradizione del Carnevale e per costituire un “comitato giovani”. Ma non solo sagre ed eventi: «I Comitati di Quartiere servono soprattutto per coinvolgere la cittadinanza nell’amministrazione della città».
TERAMO – A Martinsicuro e Villa Rosa stanno tornando i Comitati di Quartiere, che sono in fase di ricostituzione dopo lo stop degli ultimi due anni. Lo rende noto il consigliere comunale di maggioranza Marco Massetti, che ha incontrato diversi referenti. «I comitati si stanno ricostituendo. Sono nove, di cui sei sono già in fase di ripartenza. Ho avuto colloqui molto costruttivi con diversi membri, che hanno partecipato numerosi e propositivi, e stiamo procedendo alla ricostituzione di questi organi così vitali per una cittadina come Martinsicuro».
Il Consigliere spiega che alcune complicanze hanno dilatato i tempi previsti. Massetti sperava di poter intavolare i lavori con i comitati di Quartiere fin dall’inizio dell’anno prossimo, ma probabilmente dovrà aspettare un po’ di più: «La maggior parte dei quartieri non ha avuto nessuna difficoltà, mentre alcuni, meno popolosi, hanno riscontrato qualche problema legato alle adesioni. In generale però c’è molto entusiasmo e grande partecipazione. Penso che nei primi mesi dell’anno tutti i Comitati di Quartiere di Martinsicuro e Villa Rosa saranno ricostituiti e potranno mettersi all’opera per il bene di Martinsicuro. Per esplicare la voglia di contribuire al bene cittadino e la determinazione a fare le cose, abbiamo coniato l’hashtag #solochistafermononsimuove».
Nel frattempo però, vanno avanti i progetti che li vedranno coinvolti: «Con il Quartiere Tronto stiamo organizzando la storica Festa di Sant’Antonio, che da 13 anni non si teneva più, ma che il prossimo 22 gennaio tornerà». Confermato anche il ritorno della manifestazione natalizia “CreiAmo il Natale”.
Una volta ricostituiti i Comitati di Quartiere è intenzione di Massetti di riproporre il Carnevale: «Al momento è un po’ più complicato, ma uno step alla volta tornerà anche questa manifestazione così apprezzata. Magari con altre modalità, ma deve ritornare a sfilare il Carnevale a Martinsicuro».
Al di là di sagre, eventi e manifestazioni però, Massetti punta soprattutto ad un allargamento dell’Amministrazione Comunale alla società civile: «C’è grande voglia di partecipare e di fare comunità. Il mio obiettivo non è solo ricostituire i Comitati, di ma farli collaborare per creare una sinergia. È mia intenzione a tal punto, calendarizzare una serie di incontri a tema su ogni problematica dei quartieri. Quando tutti i direttivi si saranno formati organizzeremo una riunione tra tutti, al fine di organizzare appuntamenti fissi. Me li immagino come una sorta di Consigli Comunali allargati nei quali i rappresentanti dei quartieri possano illustrare all’Amministrazione proposte, idee e criticità. Il fine di questo sforzo è molto semplice: avvicinare sempre di più la cittadinanza all’Amministrazione e viceversa. Una Giunta comunale si confronta con questioni importanti e in quest’ottica, se vogliamo più macroscopica, può capitare che si perda di vista una criticità specifica. Grazie all’aiuto dei quartieri il Comune sarà sempre a conoscenza delle istanze della comunità».
Tra gli altri progetti, la costituzione di un “comitato giovani”, che possa riunire i ragazzi al di sopra dei sedici anni. «Il Quartiere Giovani che ho in mente non è proprio un quartiere, ma la riunione di tutti i ragazzi di Martinsicuro e Villa Rosa. Magari anche on-line o tramite i social. Questo perché da una parte mi piacerebbe che i ragazzi di Martinsicuro si innamorassero del proprio territorio e si appassionassero alle questioni legate all’amministrazione cittadina. Dall’altra, perché sono convito che da loro possano giungere richieste, spunti e istanze che noi “vecchietti” non possiamo immaginare. Al di là delle battute, specie nelle questioni più tecnologiche è evidente un gap generazionale con i più giovani. Per venire loro incontro e soddisfare i loro bisogni al meglio dobbiamo prima capire quali possano essere. E chi ce li può spiegare meglio di loro?».