Un uomo, già gravato da precedenti penali, a causa di una morbosa gelosia, ha piazzato una bomba artigianale nella macchina di una donna, amica della sua ex fidanzata, che riteneva essere la causa che ha portato alla fine della loro relazione.
FERMO – La gelosia morbosa l’ha spinto a perseguitare non soltanto la sua ex fidanzata, ma anche la rete di conoscenze della donna, e lo ha portato a piazzare una bomba artigianale nella macchina di un’amica della sua ex, che riteneva essere la causa della fine della loro relazione. Parrebbe però che la vittima dell’attentato dinamitardo non conoscesse il suo stalker.
I fatti si sono svolti la sera dello scorso 20 settembre a Porto Sant’Elpidio. Una ragazza si è resa conto che qualcuno aveva rotto il finestrino del suo veicolo. Più tardi, un boato ha scosso il quartiere e l’auto della giovane è stata avvolta dalle fiamme. L’esplosione ha danneggiato anche le auto nelle vicinanze, il marciapiede e una cabina del gas, fortunatamente senza ulteriori conseguenze. Qualcuno aveva piazzato una bomba artigianale nell’auto della ragazza.
Ricostruire l’accaduto non è state semplice per le forze dell’ordine. Il passato della vittima non celava segreti tali a giustificare un’intimidazione simile. Le indagini della Squadra Mobile però, che ha visionato tutte le immagini riprese dalle videocamere di telesorveglianza presenti in zona, hanno individuato un sospettato. Un uomo di 40, residente nel maceratese e già gravato da precedenti penali. L’uomo ha fatto il giro del quartiere diverse volte, prima di allontanarsi definitivamente pochi secondi dopo l’esplosione. Pare però che la proprietaria dell’auto saltata in aria non lo conoscesse.
Successivamente è emerso però, che conosceva la sua ex ragazza, con la quale aveva lavorato. Così gli inquirenti hanno potuto gradualmente ricomporre il mosaico. In base alle ricostruzioni dei poliziotti, l’uomo ha piazzato la bomba artigianale nell’auto dell’amica della sua ex fidanzata, perché la riteneva in qualche modo responsabile della fine della loro relazione.
Ex fidanzata che è stata sentita dalle forze dell’ordine e che è parsa in un primo momento reticente. Poi, ha raccontato di aver subito atti persecutori, pedinamenti e di essere stata subissata da telefonate e messaggi a tutte le ore da parte dell’uomo, anche in seguito alla fine della loro travagliata relazione. Ha poi specificato di non aver trovato il coraggio di denunciarlo per paura di ritorsioni, anche in conseguenza di quanto accaduto ad una sua coetanea, la quale fu sua volta vittima di stalking da parte del quarantenne, di cui era la fidanzata.
Controllando il telefono cellulare dell’ex fidanzata dell’uomo che ha piazzato una bomba artigianale nell’auto dell’amica, è emerso che questi aveva sviluppato un profonda avversione per la giovane residente a Porto Sant’Elpidio, forse per gelosia, o forse perché la riteneva essere la causa che ha portato alla fine della sua relazione.
L’indagine coordinata dalla Procura di Fermo e condotta dalla Squadra Mobile ha permesso dunque di ricostruire l’intera vicenda. Il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.