La notte scorso in zona Vallemiano ad Ancona un uomo di origine marocchina ha seminato il panico e devastato prima il suo appartamento, poi gli spazi comuni del condominio. Trasportato in ospedale, si è scagliato anche contro medici e infermieri.
ANCONA – Dopo aver distrutto i mobili del suo appartamento, è sceso per le scale ed ha devastato anche il condominio, rompendo le finestre con una mazza da muratore. Poi ha perfino minacciato di far esplodere una bombola del gas, in casa. Con la stessa bombola ha infierito contro le soglie in marmo di due rampe di scale. Paura nella notte di giovedì 8 dicembre, poco dopo le 3, in uno stabile in zona Vallemiano, in Largo Bovio. Al termine, un marocchino di 46 anni è stato portato in ospedale, dove ha inveito anche contro il personale sanitario.
I condomini, dopo aver udito del trambusto provenire da quell’appartamento hanno chiamato le forze dell’ordine. Sembrerebbe che alla base delle escandescenze ci siano litigi che vanno avanti da tempo con un altro condomino, di origine tunisina. Nel frattempo, il marocchino si era provocato anche lesioni personali, forse con i vetri da lui stesso frantumati. Giunti sul posto una pattuglia della Polizia di Stato, un’ambulanza della Croce Gialla e l’automedica del 118.
I primi a raggiungere la zona sono stati gli agenti di polizia, che hanno avuto grosse difficoltà a far calmare l’uomo. Dopo una lunga trattativa, forze dell’ordine e soccorritori sono riusciti a caricare l’uomo in ambulanza per il successivo trasporto in ospedale. All’interno del nosocomio però il quarantaseienne si è scagliato contro il personale medico e infermieristico. Per riportarlo alla calma è stato necessario sedarlo.
Ai proprietari dell’immobile, avvertiti telefonicamente dal momenti che sono residenti a Jesi, non è restato altro che fare la conta dei danni e chiamare i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza le scale condominiali, invase da pericolosi vetri infranti e frammenti di marmo. Il marocchino, già moroso da mesi con il canone dell’affitto, sarà denunciato e chiamato a risarcire i danni provocati. «Ha moglie e figli minorenni, per cui è difficile sfrattarlo anche se molto indietro con i canoni d’affitto – ha dichiarato il proprietario dell’appartamento -Gli altri condomini non lo vorrebbero più vedere e sono spaventati dal fatto che possa tornare a casa fra qualche giorno come nulla fosse. Ma noi proprietari, in questi casi, abbiamo le mani legate da una serie di norme legislative».