Al Festival delle Regione tenutosi ieri e oggi a Milano e Monza, Regioni e Province autonome hanno firmato di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Intesa per conferire alla Conferenza delle Regioni una veste istituzionale. Acquaroli: «La Conferenza ha dimostrato, nel corso di quaranta anni di storia, di saper interpretare il ruolo delicatissimo di composizione e mediazione istituzionale». D’Amario: «si è aperto un percorso nuovo per quello che sarà il futuro delle Regioni».
MONZA – Si è concluso oggi a Villa Reale di Monza il Festival delle Regioni, apertosi ieri, lunedì 5 dicembre, a Milano. Di fronte al Capo dello stato Sergio Mattarella, Presidenti e rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome hanno firmato l’Intesa per conferire, dopo quarant’anni dalla sua fondazione, una veste giuridica e istituzionale alla Conferenza delle Regioni.Il documento, atto fondativo di un nuovo organismo, gli obiettivi, i compiti, la composizione, le modalità di lavoro e l’amministrazione della Conferenza stessa.
La firma dell’Assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario
A rappresentare la Regione Abruzzo, l’Assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario che ha commentato: «Con la firma dell’Intesa di costituzione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, secondo quando previsto dall’articolo 117 ottavo comma della Costituzione, oggi a Monza si è aperto un percorso nuovo per quello che sarà il futuro delle Regioni. È evidente che in un momento in cui il tema delle autonomie delle Regioni è al centro della discussione politica, questo primo appuntamento del Festival ha ricoperto un ruolo molto importante, anche grazie ai tavoli tematici attraverso i quali si è focalizzato quello che sarà il futuro delle Regioni all’interno di un nuovo assetto istituzionale».
La firma del Presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli
Il Presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli ha invece affermato: «La Conferenza ha dimostrato, nel corso di quaranta anni di storia, di saper interpretare il ruolo delicatissimo di composizione e mediazione istituzionale. Chiediamo un riconoscimento costituzionale e legislativo della Conferenza quale organo della Repubblica essenziale per valorizzare il decentramento e il protagonismo delle Regioni e delle Province autonome, salvaguardando le autonomie speciali previste dai rispettivi statuti e consolidando, anche attraverso il rafforzamento delle autonomie, la capacità amministrativa e di interlocuzione con il Governo centrale».
Acquaroli ha poi proseguito: «Credo che sia anche importante oggi innescare un processo di riforma dello Stato che possa consentire ai territori di espletare al meglio le loro capacità di competitività e la loro vocazione allo sviluppo, mentendo però ferma e unita la visione integrale della nostra Nazione. È necessario uno Stato forte che riesca a dare maggiori risposte ai territori e contraddistinto da maggiore capacità di mettere in condizione questi territori di svilupparsi».
Il gioiello rubato e venduto ad un compro oro di Teramo per 500 euro da una badante, poi denunciata, è stato recuperato e restituito. A San Nicolò a Tordino, identificato l’uomo che nel parcheggio di un supermercato ha spaccato un finestrino per impossessarsi di un borsello lasciato in macchina.
TERAMO – Era in servizio in una casa teramana, ma ha condotto le pulizie un po’ troppo a fondo, la badante denunciata per il furto di un gioiello. Dopo aver rubato il monile, si è recata presso un compro oro e lo ha venduto per 500 euro. I carabinieri però hanno recuperato l’oggetto prezioso e lo hanno riconsegnato al legittimo proprietario, mentre la badante che l’ha rubata è stata denunciata per furto.
A San Nicolo a Tordino invece, i carabinieri, insieme ai colleghi di Tortoreto, hanno identificato e deferito per furto aggravato l’uomo che nel parcheggio di un supermercato ha spaccato un finestrino per impossessarsi di un borsello lasciato in una macchina.
A Teramo invece, un uomo che è uscito da un supermercato senza pagare una spesa da 150 euro, è stato fermato, dopo la segnalazione del proprietario del negozio, mentre un altro è stato denunciato per minaccia a Pubblico Ufficiale, in seguito gli insulti rivolti ai carabinieri intervenuti per sedare una lite famigliare.
Sempre a Teramo, è stato denunciato per spaccio un uomo sorpreso a cedere una dose di Ketamina. addosso aveva anche un grammo di eroina. Tre individui infine, che si erano messo al volante dopo aver bevuto alcolici, sono stati sorpresi e denunciati.
Alta colonna di fumo, aria irrespirabile fiamme altissime. Danneggiata la facciata e le vetrine dell’istituto, chiuso durante le operazioni di spegnimento dell’incendio, dopo che sono andati a fuoco i cassonetti di fronte alla banca, nella centralissima via Roma, a Pescara. Indagini in corso per stabilire se si sia trattato di un rogo di origine dolosa o meno. Non si esclude la matrice anarchica, in seguito alle proteste per la detenzione di Cospito.
PESCARA – Da un’isola ecologica situata in via Roma, non distante da corso Vittorio Emanuele, si sono levate fiamme altissime e una colonna di denso fumo. In breve, l’incendio che si è sviluppato dai cassonetti in pieno centro a Pescara, ha iniziato a lambire una banca situata nelle vicinanze, che ha riportato danni a facciata e vetrine.
L’incendio sviluppatosi in pieno centro a Pescara
L’istituto bancario è stato chiuso durante le operazioni di spegnimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco, mentre polizia, polizia locale e carabinieri si sono messi al lavoro per chiarire la dinamica che ha portato al rogo. Non si segnalano feriti.
Gli inquirenti vogliono capire se quello che si è sviluppato nei cassonetti di fronte ad una banca sia un incendio doloso o meno. non si esclude che possa essere collegato alle proteste relative alla detenzione di Alfredo Cospito al 41bis, messe in atto da una rete anarchica internazionale, ma nemmeno che possa essere stato il frutto di una tragica disattenzione da parte di qualcuno che magari ha gettato inavvertitamente materiale incandescente o un mozzicone di sigaretta.
Il pescarese Alfredo Cospito, arrestato in seguito agli attentati senza vittime a Fossano nel 2006 e detenuto in regime di carcere duro, è stato trasferito nel carcere di Opera di Milano, nel padiglione del Servizio assistenza intensificata. Il suo avvocato: «non terminerà la sciopero della fame».
PESCARA – Alfredo Cospito ha trascorso la prima notte nel carcere di Opera di Milano, nel quale è stato trasferito ieri. Prima era a Sassari. L’anarchico pescarese, detenuto in regime di 41bis, si trova ricoverato nel padiglione del Servizio assistenza intensificata, destinato a detenuti affetti da gravi patologie. Il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, ha spiegato che il suo assistito non ha intenzione di interrompere lo sciopero della fame, che ha raggiunto il giorno 104.
Cospito, condannato per aver gambizzato un dirigente dell’Ansaldo e a processo per gli attentati dinamitardi avvenuti in provincia di Cuneo, per i quali rischia l’ergastolo, protesta contro la sua detenzione in regime di carcere duro. Nei giorni e nei mesi scorsi, la rete anarchica internazionale ha messo in atto una serie di attentati incendiari, per protestare contro le misure a cui il loro compagno è soggetto.
Ieri il suo medico di fiducia aveva raccomandato il trasferimento, a causa del «rischio fibrillazione» dovuta al calo ponderale. Nelle ultime immagini l’anarchico appariva visibilmente dimagrito.
Il suo legale ha presentato al ministro della Giustizia una richiesta di revoca del rgime di carcere duro disposto per quattro anni. Se entro il 12 febbraio Nordio non avrà dato una risposta, la richiesta viene considerata respinta.