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Fermo

Violano gli obblighi delle custodie cautelari: denunciati e misure aggravate

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FERMO – A seguito di controlli specifici effettuati dai carabinieri della radiomobile di Fermo, due persone sono state denunciate a Porto Sant’Elpidio per violazioni degli obblighi delle misure cautelari alle quali sono sottoposti. Probabile ora che i provvedimenti che li riguardano possano subire un inasprimento della pena.

Il primo è un rumeno di 39 anni, finito agli arresti domiciliari in seguito ad un borseggio commesso a Padova. Fine pena prevista per il 2025, ma probabilmente l’uomo subirà un aggravamento della misura, dal momento che i carabinieri non lo hanno trovato a casa e lo hanno denunciato per evasione.

Discorso simile per un ragazzo di 20 anni di origini indiane, già noto per altri precedenti e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emesso dal Tribunale di Cuneo, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Anche in questo caso i carabinieri di Porto Sant’Elpidio hanno chiesto all’Autorità Giudiziaria un aggravamento del provvedimento che lo riguarda, per le violazioni delle misure cautelari.

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Maltrattamenti in famiglia: codice rosso a Sant’Elpidio a Mare e Montottone

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Due uomini, di 45 e 73 anni, sono stati denunciati in seguito alla chiusura delle indagini nei loro confronti da parte dei Carabinieri, per violenza domestica e maltrattamenti: in entrambi i casi, è stato attivato il codice rosso per proteggere le vittime dei maltrattamenti.

FERMO – Minacce, insulti e violenze reiterate nel tempo. Per questo motivo due uomini sono stati denunciati ed i Carabinieri hanno attivato il codice rosso in due casi, a Sant’Elpidio a Mare e Montottone, a distanza di poco tempo l’uno dall’altro.

Il primo caso, a Porto Sant’Elpidio, ha per protagonista un uomo di 45 anni, denunciato dalla compagna, esasperata, che però ha rifiutato di sottoporsi alle cure del personale sanitario e di affidarsi ad una struttura protetta. La donna ha raccontato di essere a lugo stata vittima di minacce ed ingiurie, ma che la situazione è deflagrata lo scorso agosto, quando è stata aggredita dall’uomo. dopo la chiusura delle indagini, i Carabinieri lo hanno denunciato per maltrattamenti in famiglia e percosse.

Storie analoga a quella che giunge da Montottone, dove ad essere denunciata è stata una persona di 73 anni ed è stato attivato un altro codice rosso. L’uomo ha reiterato violenze e minacce nei confronti della propria coniuge convivente, a partire dal 2021. Alla fine, esasperata, la donna lo ha denunciato ed è stato attivato il codice rosso.

I Carabinieri raccomandano ancora una volta a tutte le vittime di maltrattamenti in famiglia a a denunciare il fatto e di consultare i consigli utili pubblicati sul sito dell’Arma.

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Si allaccia al contatore Enel con documenti falsi: denunciata 30enne a Pedaso

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Una donna di 30 anni di Pedaso è stata denunciata per sostituzione di persona: ha presentato documenti falsi per allacciarsi al contatore dell’energia elettrica, utilizzando l’identità di una persona ignara.

FERMO – Con l’aiuto di alcuni complici, ha presentato una documentazione fasulla utilizzando i dati personali di una persona ignara. In questo modo, una donna di 30 anni di Pedaso, è riuscita ad effettuare una voltura del contratto di fornitura elettrica con un’azienda presso un’altra abitazione, senza alcuna autorizzazione. La donna denunciata a Pedaso dunque, si è allacciata ad un contatore dell’energia elettrica, presentando documenti falsi.

Le indagini dei carabinieri sono partite in seguito agli accertamenti svolti dal personale tecnico del gestore della fornitura elettrica. La donna è stata denunciata per sostituzione di persona.

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Fermo

Blitz ai Tre Archi a Fermo: pitbull e uomini armati a proteggere la piazza di spaccio

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Undici misure cautelari per detenzione ai fini di spaccio. Due immobili sequestrati, insieme a droga ed armi. L’operazione della Polizia è scattata di notte, per evitare le vedette della piazza di spaccio di Fermo. Qualcuno si è barricato in casa e i Vigili del fuoco hanno dovuto sfondare le porte.

FERMO – Il quartiere Tre Archi è diventato una piccola Caivano. Come nel più grande supermarket della droga d’Europa, anche la piazza di spaccio di Fermo si è trasformata in un fortino sorvegliato da vedette mobili ed immobili, con uomini armati e pitbull a tener lontani eventuali ficcanaso. Così, per evitare di esser scoperti, i circa 100 agenti delle Questure di Fermo, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Pesaro si sono mossi di notte, nel silenzio più assoluto.

Il blitz della Polizia è scattato in contemporanea in diversi appartamenti del quartiere Tre Archi di Fermo: undici le misure cautelari al termine. Tutti di origine nordafricana gli arrestati. Qualcuno ha provato a barricarsi all’interno della propria abitazione, ma sul posto erano già presenti i Vigili del fuoco che grazie allo speciale equipaggiamento in dotazione, hanno aperto la strada ai poliziotti.

Qualcun altro ha provato a sguinzagliare i grossi molossoidi contro gli agenti, pertanto ai cani sono state somministrate dosi di sonnifero dai tecnici veterinari specializzati, a loro volta interpellati dalle forze dell’ordine, che attendevano dietro barriere d’acciaio opportunamente preparate. Sul posto, anche tre ambulanze.

Oltre alla “sede centrale” sono stati perquisiti anche i “distaccamenti” di Montegranaro (FM), ed anche di Morrovalle (MC) e Ripatransone (AP). L’attività di spaccio infatti coinvolgeva anche altre province ed in queste località i soggetti coinvolti avevano interessi e punti d’appoggio. Due persone sono finite in carcere e due raggiunte da divieto di dimora nella provincia fermana e ascolana e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Altre due sono state arrestate in flagranza nel corso dell’operazione, sorpresi in possesso di quantitativi di droga.

Nel corso di una delle perquisizioni in una abitazione ubicata in Montegranaro sono stati rinvenuti oltre tre chili di sostanza stupefacente, eroina ed hashish, in buona parte già divisa in 880 dosi destinate allo spaccio al dettaglio. E’ stato, inoltre, disposto il sequestro preventivo di 2 immobili utilizzati per l’attività di smercio della sostanza. Il primo è in via Tobagi, l’altro in via Paleotti. Inoltre, sono stati sequestrati due cani molossoidi utilizzati da uno degli arrestati per tentare di fermare gli agenti, un rottweiler e un dogue de Bordeaux adulti. In un appartamento sono stati rinvenuti e sequestrati una katana, 2 machete e una fiocina da sub. Tutti i soggetti coinvolti sono di origine magrebina ed hanno un’età ricompresa tra i 20 e i 35 anni.

L’indagine ha preso avvio nel 2022, in seguito ad una perquisizione domiciliare in via Tobagi. In quell’occasione, l’occupante ha aizzato un grosso cane rottweiler contro gli agenti, dando il comando: «attacca, attacca». Un poliziotto è stato morso alla coscia dal molossoide di 60 chili. Il cane è stato poi confiscato, mentre un ventenne marocchino è stato arrestato.

Successivamente, gli investigatori hanno continuato a tenere d’occhio l’immobile del quartiere Tra Archi di Fermo, documentando un insolito via vai: molte persone provenienti da altre zone, entravano nel palazzo e ne uscivano pochi minuti dopo. Anche grazie ai sistemi di videosorveglianza, i poliziotti hanno identificato alcune persone che erano già state segnalate in qualità di assuntori.

Il 30 marzo scorso invece, nello stesso appartamento di via Tobagi un tunisino è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla coscia sinistra. Poco dopo alcune bande rivali, i cui componenti sono di diversa origine extracomunitarie, si sono fronteggiate e scontrate. Secondo gli inquirenti si trattava di scontri per il controllo della piazza di spaccio del quartiere Tre Archi di Fermo. Un trentacinquenne albanese è stato arrestato per tentato omicidio e l’arma utilizzata è stata sequestrata. L’immobile è stato chiuso e la piazza di spaccio smantellata, ma è stato presto ricostituita in un altro appartamento, questa volta in via Paleotti.

Da qui dunque, il blitz di qualche notte fa, lunedì 18 settembre. 11 in tutto le misure cautelari, ma sono ancora in corso le indagini per risalire a tutti i corrieri. I due immobili sono stati sequestrati.

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