Tavolo di lavoro sulla questione “Appennino senza neve” con il ministro Santanché a Roma, presso il Ministero del Turismo. Presente per le Marche il presidente di Regione Francesco Acquaroli, per l’Abruzzo, l’assessore regionale Daniele D’Amario, oltre ai senatori Guido Liri ed Edelwardo Sigismondo.
ROMA – Quattro misure urgenti da intraprendere nell’immediato, in attesa di interventi più strutturati, per risolvere la questione dell'”Appennino senza neve”. E’ quanto emerso stamane al Ministero del Turismo ad un tavolo di confronto con le Regioni, voluto dal Ministro Daniela Santanché.
A rappresentare le Marche il Presidente di Regione Francesco Acquaroli, mentre per l’Abruzzo c’era l’assessore regionale Daniele D’Amario. Presenti inoltre i senatori eletti in Abruzzo Guido Liris, che oggi ha passato il testimone di consigliere regionale a Mario Quaglieri, e Edelwardo Sigismondo. La delazione delle altre Regioni era composta da Eugenio Gani, presidente di regione Toscana, Andrea Corsini, assessore regionale dell’Emilia-Romgna, Vincenzo Cotugno, assessore regionale del Molise e dalla Direzione Turismo del Lazio. Ha partecipato inoltre una nutrita schiera di rappresentanti di diverse associazione di categoria: ANEF – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, Associazione Maestri Sci Italiani, Assoturismo-Confesercenti, CNA (Turismo e Commercio e Professioni), Collegio Nazionale Maestri di Sci Italiani, Confindustria Alberghi, Confturismo, Federalberghi, Federfuni, Federturismo Confindustria.
Le misure che verranno intraprese riguardano lo sblocco dei ristori, le cui risorse sono già state assegnate alle Regoni, ma sono vincolate all’emergenza Covid, il ristorno degli investimenti effettuati nel 2022 per gli impianti sciistici, da convertire in nuove risorse per l’anno corrente, gli ammortizzatori sociali e le risorse Imu riscosse nei comuni montani dell’Appennino in difficoltà.
«Ringrazio le Regioni e le Associazioni di categoria che hanno partecipato al tavolo di lavoro odierno perché si trattava di un appuntamento di fondamentale rilevanza, in cui sono state avanzate richieste giuste e significative in relazione alla questione che conosciamo», ha dichiarato alla stampa il ministro Santanchè al termine dei lavori dell’incontro “Appennino senza neve”. «Sono emerse quattro dimensioni cruciali sulle quali agire sin da subito, nell’immediato, in attesa, ovviamente, di approntare una strategia più strutturata e circostanziata per il lungo termine. Innanzitutto, lavoreremo per sbloccare quei ristori già assegnati alle varie Regioni ma al momento vincolati all’emergenza Covid, cosicché possano invece essere reindirizzati sulla situazione appenninica. Possiamo poi ristornare gli investimenti fatti nel 2022 dagli impianti sciistici per direzionarli sotto forma di nuove risorse per il 2023».
«Un terzo driver d’intervento», ha proseguito il ministro del turismo, «va senz’altro focalizzato sugli ammortizzatori sociali, che in fasi emergenziali come questa, sono fondamentali – e ho già avuto dei primi contatti interlocutori col ministro Calderone sull’argomento. Infine, ci muoveremo affinché le località montane dell’Appennino, dove c’è una situazione problematica, le risorse Imu riscosse dallo Stato in virtù del decreto varato dal governo Monti vengano rispese in quei Comuni.»
«Ritengo utile – ha concluso Santanché – che quello di oggi sia un punto di partenza, facendo in modo che il tavolo per l’Appennino diventi un tavolo permanente sulla montagna, e impegnandomi affinché venga riconvocato tra 2-3 settimane per presentare le prime risposte del Governo».
«Servono risposte immediate e l’impegno assunto dal ministro dimostra ottime intenzioni alle quali ora devono conseguire determinazioni e fondi certi subito per ristorare le imprese in ginocchio a causa della mancanza di neve sull’Appennino». Lo affermano i senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris ed Etelwardo Sigismondi. «Ancora una volta il governo Meloni dimostra presenza e ascolto ai territori. Sulla mancanza di neve che sta causando danni economici senza precedenti a interi comprensori – proseguono i senatori, che concludono – Un ambito, quello del turismo invernale, già provato da due anni di pandemia, che oggi torna a lanciare un grido di allarme alle istituzioni soprattutto dopo il flop delle festività natalizie e con la forte preoccupazione che il clima mantenga condizioni sfavorevoli, con conseguente grave impatto economico sulle imprese e sui dipendenti».