ROMA – Oltre cinque mila persone tra delegati di Poste, rappresentanti delle istituzioni, sindaci e giornalisti. Grande sforzo organizzativo e centro congressi “La Nuvola” di Roma, (ideato da Renzo Piano) colmo per la presentazione di “Polis – Dai piccoli centri si fa grande l’Italia“, il progetto definito come la «rivoluzione dei servizi postali» e pensato per l’aggiornamento tecnologico e digitale degli uffici postali dei comuni con meno di quindici mila abitanti, nei quali però vivono, complessivamente, oltre quindici milioni di italiani. 205 i comuni marchigiani coinvolti, 288 quelli abruzzesi.
Folta la schiera di alte cariche civili e religiose presenti all’evento. Oltre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Cardinale Pietro Paolin, erano presenti i ministri Piantedosi, Giorgetti, Urso, Zangrillo, Santanchè, Nordio, Crosetto, Abodi, Fitto, e Roccella. L’iniziativa è stata presentata dalla Presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina e dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante.
Il progetto Polis mira a rafforzare la connessione del territorio con le zone più marginali e prevede la realizzazione di uno “sportello unico” di prossimità, che permetterà anche ai cittadini dei piccoli comuni e delle aree interne e periferiche di usufruire comodamente dei servizi di Pubblica Amministrazione in modalità digitale, self service o assistita, direttamente dai totem che si troveranno in ogni ufficio postale.
In ufficio postale sarà possibile dunque chiedere, o rinnovare, carta d’identità, passaporto, duplicato della tessera sanitaria, primo codice fiscale per il neonato, certificati anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto armi, estratto conto delle posizioni debitorie, visura planimetria catastali, esenzione canone Rai, certificati giudiziari, Isee, estratto conto contributivo, modello Obis per pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta patenti duplicate.
Gli uffici postali coinvolti dal progetto Polis sono circa sette mila. In questi non solo verranno apportate importanti modifiche tecnologiche e digitali, ma saranno realizzati anche importanti lavori di ristrutturazione, secondo layout innovativi e attenti alla sostenibilità ambientale e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Al momento sono stati completati i lavori in quaranta uffici, a tempo di record, ma entro la fine dell’anno saranno avviati i lavori in altri mille e cinquecento.
Oltre ai quattro mila nuovi totem, saranno installati sette mila nuovi ATM Postamat, cinquecento lockers per la consegna di pacchi attivi H24, cinque mila colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, mille impianti fotovoltaici, mille sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Saranno inoltre realizzati mille spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Maggiori informazioni sono consultabili sul sito dell’azienda.
Durante la presentazione del progetto Polis, sono stati annunciati anche i 250 “Spazi per l’Italia” che saranno creati da Poste Italiane, che diventerà in questo modo il primo operatore in Italia nel coworking. Si tratta infatti di una rete di coworking interconnessa con oltre 10 mila postazioni, che sarà realizzata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti nelle province.
Dopo l’inno nazionale eseguito dalla banda dell’Arma dei Carabinieri, la prima a prendere la parola sul paco è stata Maria Bianca Farina, che visibilmente emozionata, ha detto ai sindaci: «Sono le vostre comunità che si estendono sulla stragrande maggioranza del territorio nazionale. Nel tempo purtroppo hanno perso popolazione, forza e ricchezza, anche perché dotate di meno servizi rispetti ai grandi centri. Il progetto Polis riguarda proprio l’efficientamento, la digitalizzazione e l’offerta di servizi essenziali per le zone periferiche. Poste Italiane conosce e capisce capillarmente la nostra nazione, con Polis continueremo a servirla, forti dell’esperienza che abbiamo accumulato nella nostra lunga storia e con uno sguardo fiducioso sul futuro».
Quando è entrata Giorgia Meloni, che ha ricordato che oggi è il centesimo giorno in cui ha «l’onore di guidare il governo di questa nazione», la platea di primi cittadini le ha tributato un lungo applauso. In avvio ha sottolineato l’emozione di vedere tanti sindaci radunati insieme: «Di fronte a tutte le fasce tricolori che indossate, è come trovarsi di fronte a tutti i cittadini che rappresentate». Dopodiché la presidente si è concentrata sul tema della coesione : «Noi vogliamo unire l’Italia, vogliamo rafforzare i legami tra zone centrali e aree interne, ricucire il tessuto tra città grandi e comunità più piccole, garantire a tutti, indipendentemente da dove si trovino, lo stesso identico diritto ad accedere ai servizi in maniera semplice e veloce. Non ci rassegniamo all’idea che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B, territori di serie A e B, servizi di serie A e servizi di serie B».
Poi ricordando l’importante investimento da oltre un miliardo di euro [due terzi dei quali provenienti dal Pnrr, gli altri stanziati da Poste Italiane ndr] Meloni ha parlato di «Modello di innovazione e di inclusione sociale per tutta Europa». «Questa nazione – ha aggiunto – può ancora essere un esempio che altri copiano. Questa nazione può ancora insegnare tanto».
In conclusione, dopo gli interventi di Giorgetti, Urso, Del Fante e Bruno Vespa, ha preso la parola il capo dello stato Sergio Mattarella che ha chiosato: «Il mondo è cambiato ma la vocazione di Poste Italiane a tenere unito il tessuto sociale non cambia. Grazie e auguri».