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Chieti

Interpellanza sull’erosione costiera in Consiglio Regionale, Pepe: «finora interventi fallimentari»

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Il Vicecapogruppo dem in Regione, Dino Pepe, ha presentato un’interpellanza sul fenomeno dell’erosione costiera, per chiedere quale sono gli interventi di mitigazione in programma per il 2023, con particolare riferimento alla costa teramana e ai Comuni di Villa Rosa di Martinsicuro, di Alba Adriatica, Pineto, Roseto e Silvi.

PESCARA – Il fenomeno dell’erosione costiera continua a destare preoccupazione e a sollevare polemiche in Abruzzo. Nel mirino degli attacchi dell’opposizione e degli operatori turistici, gli interventi messi in campi dalla giunta regionale, ritenuti insufficienti e perfino deleteri. La questione è stata risollevata con vigore dal consigliere di minoranza Dino Pepe, Vicecapogruppo del Partito Democratico, che sul tema erosione ha presentato un’interpellanza in Regione Abruzzo.

Le polemiche però serpeggiano anche tra balneari, albergatori ed altri operatori turistici, anche relazione agli sforzi messi in campo dalle Marche. Se infatti nella ragione confinante è partito il collocamento di nuove scogliere, per un importo complessivo di 40 milioni, in Abruzzo non è ancora chiaro quale sarà la natura, e l’importo, degli interventi. L’opera di ripascimento delle barriere frangiflutti ad Alba Adriatica non ha comportato benefici concreti, così come in molti rimangono perplessi circa l’efficacia di un intervento simile a Martinsicuro, che dovrebbe partire a giorni per una spesa di 350 mla euro.

Dino Pepe.

Proprio da qui parte l’analisi dell’interpellanza sull’erosione costiera in Abruzzo presentata dal dem Dino Pepe, il quale rilevando che «il fenomeno dell’erosione rischia di diventare drammatico in termini di tutela ambientale, di tenuta economica e di sviluppo turistico» afferma che «gli interventi finora messi in campo non hanno determinato effetti soddisfacenti di tutela, anzi, si sono rivelati assolutamente fallimentari».

La nota diffusa dal consigliere prosegue: «Come è noto, nel corso della campagna elettorale delle regionali del 2019 il centrodestra ha promesso di intervenire contro l’erosione solo ed esclusivamente con scogliere parallele e mai più con ripascimenti e pennelli perpendicolari alla linea di costa. Promessa puntualmente disattesa, con risultati sotto gli occhi di tutti, a partire da Alba Adriatica, unica opera pubblica di Marsilio e D’Annuntiis in questi 4 anni».

In merito ai prossimi interventi da realizzare Pepe rende noto: «Ho proposto una nuova Interpellanza con la quale chiedo alla Giunta regionale quali sono gli interventi di mitigazione del fenomeno erosivo programmati per il 2023 con particolare riferimento alla costa teramana e ai Comuni di Villa Rosa di Martinsicuro, di Alba Adriatica, Pineto, Roseto e Silvi».

La nota conclude: «Chiedo ancora, quale ulteriore programmazione straordinaria si intende mettere in atto a difesa della costa dall’erosione e quali sono le misure che il Governo regionale ha attuato e intende attuare a seguito delle richieste delle amministrazioni locali conseguenti la Conferenza dei Capigruppo dello scorso 29 novembre 2022. Nell’Interpellanza sollecito,  infine, una risposta anche sulle risorse con le quali si intende fronteggiare l’emergenza e sul crono-programma degli interventi, considerato che siamo all’ultimo anno di legislatura. Dopo anni di promesse, fallimenti e bugie magari il 2023 sarà l’anno delle scogliere».

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Controlli della GdF con la cinofila: due ragazzi arrestati per spaccio ad Ortona

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ragazzi arrestati per spaccio ad ortona GdF

In macchina ed in auto avevano complessivamente 400 grammi tra marijuana ed hashish e due bilancini di precisione.

CHIETI – Le fiamme gialle ortonesi hanno fermato un’auto con due ragazzi a bordo ed hanno eseguito un controllo con l’ausilio dell’unità cinofila. I finanzieri della Tenenza di Ortona hanno così rinvenuto, complessivamente, 400 grammi di hashish e marijuana, oltre al materiale per confezionare le dosi, e i due ragazzi sono stati arrestati per spaccio.

Per contrastare i continui focolai di traffico di sostanze stupefacenti e per prevenire la formazione di nuove piazze di spaccio nella provincia teatina, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha intensificato le operazioni anti droga. In tale contesto, si è svolto il controllo della Tenenza di Ortona con l’ausilio dell’unità cinofila del Gruppo di Pescara.

I due ragazzi, poco meno che trentenni, in auto avevano 300 grammi tra hashish e marijuana, già suddivise in dosi. Successivamente i controlli sono stati estesi alle abitazioni dei due e sono spuntati altri 53 grammi di hashish e 35 di marijuana, oltre a due bilancini di precisione. I due ragazzi di Ortona sono così stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e posti agli arresti domiciliari su disposizione del pm di turno, Marika Ponzian. Dopo l’udienza di convalida, il giudice monocratico, in attesa del processo, ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera presso gli Uffici della Tenenza di Ortona dei due responsabili.

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Fumogeni e petardi: 5 Daspo ai tifosi a Teramo, 7 a Chieti

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Destinatari del provvedimento 5 tifosi tarantini che hanno seguito il match Monterosi Tuscia – Taranto, disputato a settembre allo stadio “Bonolis” di Teramo e 7 tifosi aquilani che hanno assitto invece al match Chieti F.C 1922- L’Aquila 1927.

TERAMO – Sono 12 in tutto i Daspo emessi dai questori di Teramo e Chieti nei giorni scorsi a causa del lancio di fumogeni e petardi in direzione del campo durante partite di calcio: 5 nei confronti di tifosi tarantini che hanno seguito il match Monterosi Tuscia – Taranto, disputato a settembre allo stadio “Bonolis”, 7 a tifosi aquilani che a luglio hanno seguito Chieti F.C 1922- L’Aquila 1927.

Nel primo caso, hanno acceso una torce e fumogeni creando pericolo per la sicurezza pubblica e i Daspo emessi nei confronti dei 5 vanno da uno a cinque anni. Uno di essi è stato sottoposto anche alla misura dell’obbligo di comparizione  presso un Ufficio di Polizia in concomitanza con le gare del Taranto.

A Chieti invece, fumogeni e petardi sono stai lanciati in direzione del campo, creando anche danni alla pista di atletica che circonda il terreno di gioco. Sei dei provvedimenti emanati hanno la durata di un anno, uno invece di cinque. Quest’ultimo dovrà comparire alle forze dell’ordine ogni volta che L’Aquila è impegnata in una partita, amichevoli comprese.

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Sbarcati ad Ortona i 128 migranti a bordo della Ocean Viking

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Foto tratte dall'account X di Sos Mediterranee

Lo sbarco è avvenuto nella notte, dopo tre giorni di navigazione. A bordo uomini, donne e bambini salvati in mare in tre diversi recuperi avvenuti al largo della Libia.

CHIETI – La nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee ha attraccato nella notte al porto di Ortona, dove sono sbarcati i 128 migranti recuperati in tre diverse operazioni di salvataggio avvenuti nel weekend.

Tutti i soccorsi sono avvenuti al largo della Libia. Nel pomeriggio di sabato sono stati caricati a bordo della nave 61 persone, mentre nella notte sono state recuperati prima 33 migranti, tutti esenza giubbotto salvagente, e poi altri 34. Gli operatori della Ong parlano di evidenti bruciature sui loro corpi e sintomi da intossicazione. Uno è collassato subito dopo l’arrivo dei soccorsi in mare.

E inevitabilmente si riaprono le polemiche relative all’assegnazione del porto sicuro. Ortona dista tre giorni di navigazione dai punti in cui i migranti sono stati fatti salire a bordo della Ocean Viking.

Non è la prima volta che Ortona ospita uno sbarco di migranti, ma è la prima volta che vede la Ocean Viking. In passato invece la nave ha dovuto fare rotta verso le Marche.

Un’ottantina dei migranti sbarcati ieri notte dovrebbe rimanere in Regione, mentre gli altri verranno distribuiti in altre regioni. La Ocean Viking potrebbe subire il fermo amministrativo in base al decreto Piantedosi.

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