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Teramo

Progetto di cura dei disturbi alimentari: trattati 60 pazienti a Giulianova e Atri

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ospedale assistenza socio-sanitaria territoriale

Grazie ad un finanziamento della Fondazione Tercas di 20mila euro, la Uos di Epatologia e Centro di riferimento regionale della nutrizione di Giulianova e le Uosd Pediatria e Centro di riferimento regionale di Auxologia pediatrica di Atri, hanno trattato 60 pazienti affetti da disturbi alimentari.

TERAMO – Colloqui psicologici, pasto assistito, un percorso di “mindful eating” sono alcuni degli interventi innovativi previsti da un progetto per la cura dei disturbi alimentari e della nutrizione, messo in campo nella Uos di Epatologia e Centro di riferimento regionale della nutrizione di Giulianova e  nella Uosd Pediatria e Centro di riferimento regionale di Auxologia pediatrica di Atri.

Tutto questo è stato possibile grazie a un finanziamento della Fondazione Tercas che ha stanziato 20mila euro, somma grazie alla quale  è stato possibile conferire incarichi libero-professionali a una psicologa e a una dietista.  

Sono così state avviate nelle due unità operative una serie di attività.

Il progetto, inizialmente della durata di sei mesi, è stato prorogato fino ad agosto, visti gli ottimi risultati ottenuti. Sono stati finora circa 60 i pazienti presi in carico nei due settori.

Fra le attività messe in campo i colloqui psicologici che consentono di porre la diagnosi e costruire in condivisione con il resto dell’equipe il progetto terapeutico.

Altro punto focale è il pasto assistito che costituisce una strategia d’intervento centrale nel percorso di riabilitazione psiconutrizionale, finalizzata a favorire il ripristino o il mantenimento di un adeguato stato nutrizionale e la ristrutturazione di cognizioni disfunzionali riferite al cibo e all’alimentazione. Si tratta di un intervento medico-nutrizionale complesso, pertanto che necessita di personale formato che si dimostri rassicurante e incoraggiante nei riguardi dell’utente e delle sue difficoltà.

Lo standard gestionale prevede che il pasto venga consumato in gruppo o, in alcuni casi, individualmente e supervisionato da almeno un operatore il quale applica procedure specifiche volte a superare difficoltà e rituali che sono di ostacolo all’assunzione del menù concordato.

Inoltre nel progetto di cura per i disturbi della nutrizione alimentare è stata inserita una terapia di “terza generazione”, la Mindfulness Based Stress Reduction (Mbsr) , terapia di gruppo, percorso esperienziale-educativo che comporta benefici in termini di salute fisica e psichica. E’ un metodo per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza. Il protocollo Mbsr non è una terapia ma è un percorso esperienziale-educativo che comporta benefici in termini di salute fisica e psichica. È un’auto-regolazione intenzionale dell’attenzione che prevede una serie di esercizi guidati da svolgere quotidianamente a casa tra una sessione e l’altra. Il percorso di “Mindfulness based stress reduction” è stato strutturato in otto incontri a cadenza settimanale dalla durata di un’ora.

Infine il progetto _ la cui referente è Maddalena Paolini responsabile della Uos Epatologia e Centro di riferimento regionale di Fisiopatologia della nutrizione _ prevede un percorso di “Mindful eating”, che rappresenta un approccio innovativo basato sulla mindfulness che ha il fine di insegnare ai pazienti ad essere presenti a se stessi, momento per momento, anche durante il pasto con un atteggiamento equilibrato e di ascolto dei propri bisogni.

“Progetti come questo contribuiscono a migliorare la nostra offerta sanitaria, in questo caso in un ambito, come quello dei disturbi del comportamento alimentare, che coinvolge una fascia sempre più ampia della nostra popolazione, soprattutto giovane. Programmi di riabilitazione psico-nutrizionale danno risultati tangibili e già possiamo apprezzarne l’importanza”, commenta il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, “non possiamo dunque che ringraziare la Fondazione Tercas, che ci è stata vicina in questo e in tanti altri progetti, ormai da tempo sostegno tangibile all’azione di questa azienda”.

“Il moltiplicarsi delle forme di fragilità, sia in senso qualitativo che quantitativo, e la difficoltà di dare ad esse una adeguata risposta rappresenta oggi la sfida che gli organi della Fondazione Tercas si trovano ad affrontare”, dichiara la presidente Tiziana Di Sante, “In tale ottica le forme di collaborazione con attori pubblici, economici e del terzo settore costituiscono prassi virtuose, capaci di moltiplicare l’impatto delle risorse sul territorio. Il progetto attivato in sinergia con la Asl, al fine di fronteggiare e contrastare il diffondersi dei disturbi dell’alimentazione, che dopo la pandemia hanno visto un notevole incremento, ben rappresenta la volontà della Fondazione di “fare rete” , nel continuo sforzo di affiancare e valorizzare ogni persona , in particolar modo nei momenti di difficoltà”.

Teramo

Marchegiani: «non ricordo partecipazione fattiva di Marta Viola in CPO»

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La maggioranza a Martinsicuro respinge le accuse di discriminazione e prevaricazione mosse dalle opposizioni. Tassoni: «Solo strumentalizzazione, ho sempre garantito piena dignità e parità di partecipazione a tutti i membri». Marchegiani: « Spero che la nuova componente, anziché con proclami sui quotidiani, possa finalmente contribuire alla rimozione degli ostacoli limitativi della parità di genere».

TERAMO – Non si placano le polemiche tra maggioranza ed opposizione a Martinsicuro dopo le dimissioni della consigliera Marta Viola dalla Commissione Pari Opportunità. L’esponente di Europa Verde e la consigliera Simona Lattanzi nei giorni scorsi hanno accusato la maggioranza di discriminazione nei loro confronti. Tesi che però viene seccamente rigettata dall’Amministrazione. Se il presidente del Consiglio Comunale Umberto Tassoni smentisce di aver mai favorito la maggioranza durante le sedute, è dura la presa di posizione della presidente della CPO Isabel Marchegiani contro la dimissionaria Marta Viola.

«In qualità di presidente del consiglio comunale mi sono sempre sincerato di assicurare e garantire piena dignità e parità di partecipazione a tutti i membri del Consiglio, dirigendo e moderando le discussioni, concedendo la parola ogni volta che è stata richiesta da ciascuna consigliera o consigliere, mantenendo sempre l’ordine ed il rispetto delle leggi applicabili. Per cui respingo fermamente l’accusa delle due consigliere di essere state oggetto di prevaricazioni e azioni di screditamento da parte della maggioranza consigliare, considerando tali dichiarazioni solo un tentativo di strumentalizzazione politica». Le parole del presidente del Consiglio comunale, Umberto Tassoni.

«In veste di Presidente della nostra CPO, oltre ad associarmi a quanto dichiarato dal nostro presidente del Consiglio – dichiara, invece, la consigliera, Isabel Marchegiani – mi sento in dovere di evidenziare, con molto rammarico, il tentativo da parte delle due consigliere di minoranza di strumentalizzare politicamente anche un concetto così nobile come quello delle pari opportunità che a mio avviso, invece, dovrebbe assolutamente prescindere dall’appartenenza o meno ad un partito politico, per ergersi super partes. Oltre a negare di aver mai assistito a tentativi di prevaricazione da parte della maggioranza nei confronti delle due consigliere, posso dire che in un anno e mezzo di mandato la nostra CPO ha dato vita a numerose iniziative atte a sensibilizzare e a promuovere la parità di genere, ma non ricordo di aver potuto contare su idee e partecipazione fattiva da parte della componente Marta Viola – afferma Marchegiani, che conclude – pertanto, dopo le sue dimissioni dalla CPO, resto in attesa di conoscere il nominativo della nuova componente, con l’augurio che, anziché con proclami sui quotidiani fondati tra l’altro su accuse infondate e strumentali, possa finalmente contribuire alla rimozione degli ostacoli limitativi della parità di genere, unico vero scopo che la nostra CPO si prefigge».

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Teramo

Tentato omicidio al night a Martinsicuro: FVO e Daspo urbano per gli indagati

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I sei che si trovano in carcere con l’accusa di tentato omicidio dopo un brutale pestaggio avvenuto nel piazzale di un night club a Martinsicuro hanno ricevuto nei giorni scorsi anche il Daspo urbano per tutta la provincia di Teramo ed il Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Martinsicuro.

TERAMO – I sei soggetti destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere per il tentato omicidio in concorso di un uomo nei pressi di un night club di Martinsicuro, hanno ricevuto dal Questore di Teramo il cosiddetto Daspo Urbano per tutto il territorio provinciale.

Il Da.C.Ur fa divieto di accesso e stazionamento nei locali pubblici o aperti al pubblico e nelle immediate vicinanze degli stessi locali per un periodo di tre anni, applicando altresì le novità introdotte dal “Decreto Caivano”.

 Nei confronti di cinque dei predetti soggetti è stato altresì emesso provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Martinsicuro.

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Teramo

Chiuso un night club a Mosciano Sant’Angelo

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In seguito ai controlli dei Carabinieri di Giulianova, Vigili del Fuoco, Nil di Teramo e Nas di Pescara sono emerse irregolarità nella sicurezza e lavoratori in nero.

TERAMO – A causa della presenza di lavoratori in nero, assenza di sorveglianza sanitaria dei dipendenti e di vie di fuga idonee, è stato chiuso un night club di Mosciano Sant’Angelo. Oltre al provvedimento di sospensione dell’attività, il titolare dell’attività ha ricevuto sanzioni amministrative e ammende per 70 mila euro.

I controlli sono stati eseguiti da carabinieri della Compagnia di Giulianova in collaborazione con il personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Pescara. Hanno preso parte alle ispezioni anche i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Teramo.

Su un totale di 17 lavoratori, 6 erano impiegati in nero. Mancava la sorveglianza sanitaria dei dipendenti, la valutazione dei rischi e il piano di emergenza. L’unica uscita di sicurezza presente nel locale, sbucava su una via di fuga angusta e buia difficilmente percorribile in caso di abbandono del locale in caso di emergenza.

Per questi motivi, il night club di Mosciano Sant’Angelo è stato chiuso e il titolare è stato sanzionato.

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