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Chieti

Rotta una condotta dell’acqua nel chietino: 39 comuni senz’acqua, molte scuole chiuse

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Lanciano interruzione servizio idrico 21 comuni senza acqua rottura condotta Sasi

Dalle 12:00 di ieri e per le ventiquattro ore successive, 39 comuni del chietino sono rimasti senza acqua a causa della rottura di una condotta avvenuta a Fara San Martino. L’elenco di quelle in cui i portoni delle scuole resteranno chiusi.

CHIETI – Dalle 12:00 di ieri, mercoledì 8 marzo, fino alle 12:00 di oggi, 39 comuni del chietino rimarranno senza acqua corrente a causa dell’interruzione dell’erogazione, dovuta ad una rottura ad una conduttura. Il guasto si è verificato ieri a Fara San Martino.

I rubinetti pertanto rimarranno chiusi a Altino, Archi, Atessa, Arielli, Canosa Sannita, Casalbordino, Casoli, Castel Frentano, Civitella Messer Raimondo, Crecchio, Cupello, Fara San Martino, Fossacesia, Frisa, Furci, Gissi, Giuliano Teatino, Lanciano (seguirà nota di dettaglio), Monteodorisio, Mozzagrogna, Ortona, Paglieta, Perano, Poggiofiorito, Pollutri, Rocca San Giovanni, San Buono, San Salvo, Santa Maria Imbaro, Sant’Eusanio del Sangro, San Vito Chietino, Scerni, Tollo, Torino di Sangro, Treglio, Vacri, Vasto, Villalfonsina, Villamagna.

La chiusura delle scuole è stata predisposta a Casoli, Altino, Paglieta, Fossacesia, San Vito, Torino di Sangro, Mozzagrogna, Rocca San Giovanni e in alcuni plessi di Ortona e Lanciano.

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Si grida ancora “al lupo, al lupo” nel vastese: morso un 15enne a Vasto Marina

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donna aggredita da un lupo a Palombaro

In spiaggia a Vasto Marina un ragazzo è stato morso da un animale selvatico, che secondo qualcuno potrebbe essere il lupo già avvistato nei giorni scorsi. Nella notte, anche un turista molisano ha raccontato di essere stato aggredito dall’animale.

CHIETI – “Il Mastino dei Baskerville” è uno dei romanzi di Arthur Conan Doyle che ha per protagonista Sherlock Holmes, il quale riesce a far luce su un misterioso canide che le persone reputavano di origine diabolica. Forse ci vorrebbe il leggendario investigatore per far luce sull’animale selvatico che da settimane spaventa la popolazione ed alimenta il dibattito nel vastese: è un lupo, o un grosso cane randagio? Ieri notte, un ragazzo di 15 anni è stato accompagnato in ospedale, dopo essere stato morso a Vasto Marina da quello che secondo diverse segnalazioni sarebbe un lupo. In ospedale, un turista proveniente dal Molise ha raccontato di aver vissuto la stessa disavventura.

Il giovane si trovava in spiaggia a Vasto Marina in compagnia di alcuni amici, quando ha ricevuto il morso, intorno all’una. Ha detto di non essersi accorto di nulla fino a che non ha sentito la fortissima fitta sulla gamba sinistra. L’animale poi si è dileguato ed il ragazzo è stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale di San Pio.

Qui, un turista molisano raccontava di aver ricevuto a sua volta un morso nei pressi della Bagnante.

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Nave Ong Sea-Eye sequestrata ad Ortona, appello al governo tedesco: «legge italiana contraddice quella internazionale»

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sea-eye sequestrata ad ortona

Le navi delle Ong tedesche Sea-Eye e Mare-Go sono state state sequestrate per 20 giorni, rispettivamente ad Ortona e Lampedusa per aver violato le disposizioni governative in materia di soccorsi in mare: la prima ha effettuato un salvataggio mentre faceva rotta verso il porto assegnato, la seconda si è rifiutata di raggiungere Trapani ed ha attraccato a Lampedusa.

CHIETI – La legge italiana che regola i salvataggi in mare «contraddice le leggi internazionali» secondo l’equipaggio della Sea-Eye 4, bloccata ad Ortona, dove è stata sequestrata per 20 giorni. L’Ong reputa di non aver fatto nulla di irregolare, dal punto di vista del diritto del mare, e si appella al governo tedesco per ricevere aiuto e riprendere il largo. Va dunque in scena in Abruzzo un nuovo scontro tra governo e organizzazioni umanitarie internazionali in merito alla gestione dei flussi migratori e all’accoglienza nel nostro Paese, dopo le polemiche relative alla distanza tra punto di salvataggio e porto assegnato dal governo che hanno avuto come palcoscenico Ortona.

In una nota il commento della Ong tedesca: «Abbiamo contatta il ministro federale degli Esteri Annalena Baerbock con una richiesta d’aiuto. La legge italiana del 24 febbraio vieta le operazioni di soccorso dopo l’assegnazione di porto sicuro. Allo stesso tempo, le binavi di soccorso vengono assegnate a porti lontani, in modo che il viaggio duri diversi giorni. Durante questo periodo. gli equipaggi ricevono spesso ulteriori chiamate di emergenza che, secondo il diritto internazionale, non possono ignorare. Le leggi internazionali hanno peso maggiore, tuttavia, le autorità italiane stanno fermando le navi a causa della nuova legge. Le navi possono essere trattenute a tempo indeterminato per ripetute violazioni della legge. C’è quindi da temere che tutte le navi di soccorso vengano arrestate in pochi mesi Questo non deve accader».

La Sea-Eye bloccata ad Ortona non è l’unica nave di una Ong ad essere stata sequestrata. Stessa sorte infatti è toccata alla Mare-go, anch’essa tedesca, fermata a Lampedusa, dove ha attraccato, dopo che si è rifiutata di raggiungere il porto che le era stato assegnato, Trapani. Complessamente le due navi hanno portato in salvo 86 persone, alla deriva in mare su imbarcazioni non adatte alla navigazione.

«Le navi di soccorso civile non dovrebbero essere ritenute responsabili per aver condotto molteplici operazioni di soccorso; devono essere revocate le sanzioni alla Sea-Eye 4 e alla Mare-Go – chiosa la Ong tedesca – le navi civili di soccorso siano piuttosto utilizzate in modo ottimale dalle autorità italiane e maltesi al fine di salvare quante più vite possibili».

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Trovato un corpo in mare, forse è il marittimo disperso al largo di Ortona

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Reparto Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Ancona
Immagine d'archivio.

Nelle acque pugliesi è stato trovato un corpo senza vita e si presume che possa essere quello del marittimo siriano disperso nel marzo scorso dalla nave ucraina che stava facendo rotta verso il porto di Ortona.

CHIETI – Al largo delle coste pugliesi, il mare ha restituito i resti di un uomo. Il corpo trovato senza vita in acqua, potrebbe essere quello del marittimo disperso al largo di Ortona il 30 marzo scorso, le cui ricerche non diedero esito positivo.

Verranno ora eseguiti tutti gli accertamenti del caso per stabilire con certezza la sua identità e dare un nome al copro trovato senza vita in mare. I genitori e la sorella del marittimo disperso sono stati contatti per eseguire il test del Dna.

Gli esami toglieranno ogni dubbio, ma tutto lascia pensare che il corpo trovato in mare possa essere quello del marittimo siriano disperso al largo di Ortona. La notte tra il 29 e 30 marzo, è scomparso dalla nave ucraina Zeko Y, che dalle Isole Tremiti stava facendo rotta verso il porto abruzzese.

Le ricerche vennero attivate immediatamente e proseguirono per giorni senza sosta, senza portare purtroppo a nessun risultato concreto. Nei giorni scorsi le acque di Puglia hanno restituito ciò che si presume possa essere il suo feretro.

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