JESI – Teatro Pergolesi esaurito fino al loggione il 5 marzo per la presentazione del film documentario “Gaspare Spontini, Celeste Amore”, dedicato al compositore marchigiano che ha saputo farsi conoscere in tutto il continente. Attesa e curiosità comprensibili perché molti a livello locale sono stati coinvolti nella lavorazione della pellicola che avrà presto ampia distribuzione; perché pure la vita del compositore è così romanzesca e ricca di eventi da far dubitare che sarebbe stato possibile trovare il modo di riassumerla in un racconto cinematografico. Sarà invece dimostrato che si è riusciti a farlo adottando una strategia narrativa semplice e persuasiva.
È da riportare la cronaca della manifestazione, presentata preliminarmente da Giovanni Filosa che ha intervistato autorità, protagonisti e responsabili della produzione. Concorde è stata la costatazione che nelle Marche l’interesse per la musica è da sempre coltivato e dimostrato sia dalla presenza di un gran numero di teatri storici, sia da tre grandi antesignani della musica, Pergolesi, Spontini, Rossini, nati nella regione e conosciuti in tutto il mondo. Se ne può dedurre che questo interesse è un punto di forza per la promozione di un turismo culturale e per la valorizzazione del territorio. È il rovesciamento di un giudizio, o meglio pregiudizio, secondo il quale il patrimonio artistico e le attività culturali, ovviamente non solo delle Marche, non favoriscono e potenziano l’economia. Sono invece risorse da sfruttare al meglio ed è tempo che questo sia detto apertamente.
Come una fiaba inizia la narrazione del documentario sul compositore Gaspare Spontini. Si immagina che Celeste Erard prenda per mano una bambina, impegnata a svolgere una ricerca scolastica su Spontini, per condurla nei luoghi in cui il musicista nacque, ritornò frequentemente e rimase fino all’ultimo dei suoi giorni. Celeste è Simona Ripari che ha una vaga somiglianza con la compagna di vita del compositore. Era una donna intelligente, saggia, colta e innamoratissima, che consigliò e guidò il compositore in molte scelte. Spontini è Lodo Guenzi, passato con disinvoltura dal Festival di San Remo al teatro e al cinema. Il film non può certo esaurire tutto ciò che della vita e dell’opera di Spontini è possibile dire.
È stato tradotto in una serie di interviste a musicisti, critici, esperti del mondo dello spettacolo allo scopo di mettere in evidenza il valore dell’arte del compositore sul filo degli eventi della sua vita cronologicamente riportati. Si accenna così alla sua precoce vocazione, alla sua irrequietezza, al suo audace spirito d’avventura, alle sue fughe da Jesi, da Napoli, Firenze, Roma, ai suoi trasferimenti dall’Italia per la Francia e dalla Francia per la Prussia. Si parla del suo appassionato desiderio di conoscere gli ambienti musicali di tutta Europa, dell’ammirazione per lui di Napoleone e Giuseppina Bonaparte, degli onori ricevuti, ma anche delle ostilità incontrate in Prussia alla morte di Guglielmo II, suo protettore, da parte di quanti, propugnatori di un acceso nazionalismo, osteggiavano il musicista italiano. Si parla anche della sua arte innovativa a cui molti altri compositori avrebbe attinto, primo fra questi R. Wagner. Ad essere ricordata è anche la riforma della musica sacra, proposta da Spontini a papa Gregorio XVI, ma attuata solo con il Concilio Ecumenico Vaticano II. E si accenna ancora alla sua generosità, alle istituzioni benefiche da lui lasciate e all’affetto per la sua terra.
Infine, anche al grande amore per sua moglie alla quale dedicò il capolavoro dei suoi capolavori: ‘Agnese di Hohenstaufen’. Sono richiami che possono dirsi i titoli di un romanzo straordinario appena sfogliato. Il documentario che mostra anche scenari stupendi del territorio, è da ritenere così, oltre ad un’ eccellente premessa alle celebrazioni spontiniane che si terranno il prossimo anno, un invito a scoprire le segrete bellezze della regione.
La sede del Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro di Osimo è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di una nutrita schiera di rappresentanti delle Istituzioni nazionali, regionali e comunali.
ANCONA – Accolto da calorosi applausi, un sereno e disteso presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ieri, giovedì 30 marzo, si è recato ad Osimo per presenziare all’inaugurazione del Centro nazionale della Lega del Filo d’Oro. Oltre al capo dello Stato erano presenti il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il Ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali, l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Monsignor Angelo Spina, il Prefetto di Ancona Darco Pellos ed il Sindaco di Osimo Simone Pugnaloni.
In apertura il presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli ha espresso soddisfazione e gratitudine per l’inaugurazione del Centro nazionale, un progetto atteso per anni. Poi Bartoli ha omaggiato la fondatrice, Santina Sibilli, sordocieca, che «nel 1964 insieme a un giovane sacerdote, don Dino Marabini, e a un gruppo di volontari ha dato vita ad un’associazione che potesse rappresentare il filo aureo della buona amicizia per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche».
La figura di Santina Sibili è stata omaggiata anche dal presidente della Repubblica, che ha affermato: «Santina Sibilli ebbe una una visione del futuro e del possibile che a tanti allora sfuggiva». Poi Mattarella ha reso noto di essere consapevole dei problemi con cui deve fare i conti la Lega del Filo d’Oro, «dove si trasforma il disagio in opportunità e la sofferenza in solidarietà». Mattarella ha affermato: «So bene che ci sono tanti problemi. Le difficoltà nascono da regolamentazioni regionali differenti, dall’incompletezza della legge 107 e dalla sua inadeguata attuazione. Che siano esortazioni a provvedere». Infine il Presidente ha chiosato: «La repubblica vi è riconoscente».
Relativamente all’inaugurazione del centro nazionale della Lega del Filo d’Oro, il presidente di Regione Marche Francesco Acquaroli ha commentano: «Una giornata importante che testimonia una storia ugualmente importante, motivo di orgoglio per l’Italia e soprattutto anche per le Marche. Credo che la vicinanza della Regione alla Lega del Filo d’Oro e delle istituzioni tutte, rappresentate oggi dalla massima espressione, il Capo dello Stato, siano una testimonianza di questo percorso di crescita della Fondazione che è un punto di riferimento a livello nazionale».
Ieri notte un furgoncino parcheggiato nei pressi della banchina del porto di Ancona si è mosso ed è finito in mare, ma è stato recuperato dai Vigili del Fuoco. A bordo del mezzo non si trovava nessuno.
ANCONA – I Vigili del Fuoco di Ancona la notte scorsa hanno compiuto un intervento che non rientra esattamente all’interno della loro routine lavorativa: hanno recuperato un furgone caduto in mare.
Non c’erano persone all’interno del mezzo finito in acqua. Sebbene le cause del singolare incidente non siano ancora state accertate, sembra probabile che qualcosa non abbia funzionato con i freni del mezzo, che si trovava in sosta.
I pompieri hanno raggiunto la zona del Mandracchio intorno alle 4:00 e si sono messi all’opera per riportare il mezzo in superficie. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Ancona si sono immersi in mare per ancorare il furgone alle cinghie di una una gru, con la quale il veicolo è stato recuperato e adagiato sulla banchina.
Ha assistito alle operazioni anche il personale della Capitaneria di Porto.
Durante i controlli in un negozio nella periferia di Senigallia gestito da un cittadino cinese, oltre mille prodotti per la casa e articoli di bigiotteria non conformi o non sicuri sono stati sequestrati dalle fiamme gialle.
ANCONA – Durante un’azione di controllo economico del territorio finalizzato al contrasto delle diffusione di prodotti non conformi o non sicuri, i militari della Guardia di Finanza hanno ritirato dal commercio oltre mille articoli in vendita in un negozio nella periferia di Senigallia. I prodotti per la casa sequestrati a Senigallia erano non sicuri o non conformi alle norme sulla vendita. Il titolare dell’attività, un cittadino cinese, è stato segnalato alla Camera di Commercio per la sanzione prevista, che può superare i venticinque mila euro.
I prodotti sequestrati erano articoli per la casa o di bigiotteria. Presentavano difformità sulle prescrizioni del Codice di Consumo. In particolare non presentavano le corrette etichettature relative alla composizione dei prodotti, alla presenza di eventuali sostanze nocive e alle precauzioni d’uso, oltre a non essere scritti in lingua italiana.