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Ascoli Piceno

Una task force per velocizzare la Ricostruzione ad Ascoli, Fermo e Macerata

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E’ stata firmata questa mattina a convenzione tra USR di Ascoli Piceno e Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata: una task force di esperti e tecnici per velocizzare le pratiche relative alla Ricostruzione.

ASCOLI PICENO – Una task force di archeologi, architetti e storici dell’arte per velocizzare le pratiche della ricostruzione delle centinaia di edifici tutelati delle Marche ad Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, comprese le oltre 600 chiese danneggiate dal sisma. Questo l’oggetto della convenzione firmata oggi nella sede dell’Usr di Ascoli Piceno tra l’Ufficio Speciale della Ricostruzione della Regione Marche e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

In collegamento dalla sede della Regione è arrivato il saluto del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, nella doppia veste di Assessore alla ricostruzione. Presenti il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, il Soprintendente Giovanni Issini, il direttore dell’Usr Marche Marco Trovarelli e il Dirigente dell’Usr Andrea Crocioni.

La convenzione durerà tre anni a partire dal 1 aprile 2023 e servirà per velocizzare le pratiche di autorizzazione per la ricostruzione riguardante il patrimonio storico, artistico e architettonico che ha subito danni a causa del terremoto del 2016, compresi gli edifici sottoposti a tutela. L’Usr assumerà architetti, archeologi e storici dell’arte che entreranno nella squadra della ricostruzione per occuparsi delle attività di pre-esame degli interventi e monitorare lo stato di avanzamento delle pratiche.

«L’accordo firmato oggi rappresenta un ulteriore importante tassello per lo snellimento e la velocizzazione delle pratiche di ricostruzione – ha dichiarato il Presidente Acquaroli -. La collaborazione tra l’USR e la Soprintendenza è fondamentale, soprattutto nella fase che si sta avviando, in cui il processo di ricostruzione avrà sicuramente un’accelerazione nella parte attuativa. Stiamo dando il via ad una fase nuova della ricostruzione, finalmente la fase dei cantieri, e passaggi come questo colgono la volontà di mettere tutti i soggetti nelle condizioni migliori per sbloccare pratiche e progetti e dare concretezza tangibile al ripristino dei territori colpiti. Obiettivo comune è riportare vitalità in queste comunità così duramente segnate, e per farlo dobbiamo pensare che oltre ai servizi essenziali sono necessari anche i luoghi di aggregazione e di socialità come lo sono le piazze, le chiese e i centri storici che custodiscono la nostra infinita bellezza, fatta di arte, cultura, storia, tradizioni e paesaggio».

«Questo è stato un terremoto che si è scaricato in uno scrigno di arte e cultura ed è la nostra priorità far sì che la ricostruzione avvenga nella massima sicurezza e nel rispetto dei valori etno-antropologici e paesaggistici che questi territori esprimono – ha detto il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli – Basti pensare che le chiese danneggiate sono 674, di cui 68 sono in istruttoria. Spesso si parla di semplificazione, ma per attuarla non bastano le norme. Per passare ai cantieri serve un numero di risorse umane adeguate oltre a persone preparate e qualificate che sappiano governare nella fase iniziale dei progetti le esigenze tipiche degli edifici vincolati e tutelati. Così che alla Soprintendenza arrivi un lavoro già raffinato».

«Abbiamo valutato in sinergia con la Soprintendenza le diverse possibilità nei rispettivi ambiti, con l’obiettivo di migliorare e dare risposta alle problematiche che in questi anni ci siamo trovati ad affrontare più spesso – ha spiegato Trovarelli-. L’idea di creare un ufficio interno all’Usr che avesse specifiche competenze si muove proprio in questa direzione; cominceremo col sostenere e potenziare il lavoro della Soprintendenza già dal prossimo 1 aprile, assumendo cinque specifiche figure che arricchiranno ulteriormente il già ottimo bagaglio di profili presenti nel nostro ufficio».

«Le conseguenze del terremoto hanno rappresentato una situazione senza precedenti per la nostra regione – ha aggiunto Issini -. Gli uffici della Soprintendenza Marche Sud, di recente istituzione, si trovano ad affrontare pratiche molto complesse che riguardano edifici di culto e pubblici; una mole di lavoro da trattare con la massima attenzione, che avrà un impatto sul futuro dei nostri territori. L’USR ci darà supporto nel pre esame dei progetti inviati dai tecnici, in modo da poterci trasmettere materiale già pronto per la successiva valutazione dei funzionari».

Ascoli Piceno

Tutti con gli occhi all’insù per lo spettacolo delle Frecce Tricolori | VIDEO

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frecce tricolori san benedetto
Foto di Antonio Villella.

L’eccellenza dell’aviazione italiana ha incantato le centinaia di persone che si sono radunate sulla costa di San Benedetto del Tronto e dei Comuni limitrofi per assistere all’esibizione delle Frecce Tricolori.

ASCOLI PICENO – Il cielo grigio e minaccioso non ha rovinato lo spettacolo. Le Frecce Tricolori hanno eseguito un’esibizione sui cieli di San Benedetto del Tronto che ha incantato centinaia di persone assiepate lungo il litorale, anche nei comuni vicini. Le evoluzioni dei migliori aviatori italiani hanno entusiasmato il pubblico, che si è lasciato andare ad un applauso entusiasta durante il tradizionale passaggio in formazione, con la scia tricolore a solcare i cieli, mentre gli apparecchi riprendevano la rotta per l’aeroporto di Pescara.

L’esibizione è avvenuta ieri pomeriggio, domenica 4 giugno, alle ore 17:00, sebbene l’attesa sia andata montando fin dal giorno prima quando gli aerei hanno cominciato a scaldare i motori ed eseguire le prove. Ieri, il passaggio delle Frecce Tricolori a San Benedetto del Tronto è stato anticipato da una serie di spettacoli acrobatici.

L’Air Show dell’Aeronautica italiana infatti ha coinvolto diversi velivoli, che hanno messo ni mostra le rispettive peculiarità, sapientemente manovrati dagli assi dei cieli italiani. In piazza Giorgini è stato anche allestito uno spazio dedicato all’Aeronautica Militare. Nello stand a tema, era stato installato un simulatore di volo a disposizione dei visitatori.

VIDEO di azzurro tricolore.

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Ascoli Piceno

10 mila euro di sanzioni negli chalet di San Benedetto del Tronto, dopo i controlli dei Carabinieri

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In vista della stagione estiva, I Carabinieri della Compagnia di Ascoli hanno intensificato i controlli sulle strade e nei luoghi della movida di la provincia. Nel corso del servizio, lo scorso weekend, sono state emanate sanzioni per 10 mila euro in alcuni chalet di San Benedetto del Tronto, per violazioni di natura amministrativa.

ASCOLI PICENO – L’estate è alle porte e con essa anche la stagione estiva e, di conseguenza, episodi di movida molesta. Proprio per contrastare questo fenomeno e per assicurarsi che sulle strade siano mantenuti comportamenti di guida appropriati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno hanno intensificato i controlli su tutta la provincia, su strade, punti di aggregazioni e locali, al fine di preservare la sicurezza di turisti e residenti. In seguito ai controlli effettuati negli chalet di San Benedetto lo scorso weekend, sono state emanate sanzioni per 10 mila euro complessivi. Le violazioni accertate erano di natura amministrativa nel settore alimentare e lavorativa.

Oltre a queste ispezioni, i militari hanno controllato 104 veicoli, identificando 219 persone e contestando 15 contravvenzioni al Codice della Strada per violazioni connesse a condotte di guida pericolose e per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, che hanno comportato anche il ritiro di 5 patenti di guida e la decurtazione di 25 punti.

Le forze dell’ordine rendono noto che i controlli intensificati verranno replicati per tutta la durata della stagione estiva.

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Tragedie in montagna nel weekend: tre escursionisti morti e due soccorsi

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due escursionisti morti sul gran sasso

Due escursionisti sono stati soccorsi sui Monti Sibillini, dove erano rimasti bloccati, altri due invece, una guida alpina ed un appassionato di alpinismo, sono morti dopo essere precipitati mentre si arrampicavano sul Gran Sasso. Un terzo escursionista è stato stroncato da un malore nella valle dell’Ambro.

TERAMO – Le montagne marchigiane ed abruzzesi sono tate teatro di due tragedie durante il weekend appena trascorso. Sabato 27 maggio, due escursionisti, alpinisti in cordata, sono morti mentre si arrampicavano sul Gran Sasso, mentre il giorno successivo, domenica 28, un uomo è stato trovato senza vita tra Montefortino ed Amandola, nella valle dell’Ambro, probabilmente stroncato da un malore.

La prima tragedia si è verificata nel canale Sivitilli del Corno Piccolo, sul versante che si affaccia su Prati di Tivo, ad un’altitudine di 2.500 metri sul livello del mare. LE vittime sono una guida alpinista di 48 anni di Spoltore ed un appassionato di cordata di 51 anni di Pescara.

Era abruzzese, originaria di Sulmona, anche la persona di 49 anni che ieri è stato ritrovato privo di vita nel fermano. molto probabilmente, a risultar fatale è stato un malore. A trovare il suo corpo, altre persone che percorrevano lo stesso tragitto.

Altri due escursionisti invece, sono rimasti bloccati sui Monti Sibillini, nella provincia ascolana. n località Lago di Pilato, due giovani sono rimasti bloccati a causa dal maltempo e non erano in grado di comunicare con i soccorsi, dal momento che si erano scaricati i loro telefoni cellulari. Il soccorso alpino ha fatto immediatamente scattare le ricerche, per le quali si è avvalso anche di un drone con sistema termografico per l’individuazione di fonte di calore. Alle operazioni, che si sono concluse intorno alle ore 2:00 quando i ragazzi sono stati individuati, hanno preso parte anche i Vigili del Fuco.

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