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Pescara

A Pescara un sit-in per celebrare i 45 anni della Legge 194

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Il collettivo femminista “Zona Fucsia” ha organizzato per lunedì 22 maggio alle 18:30 un sit-in in Piazza Sacro Cuore per celebrare il quarantacinquesimo anniversario della legge 194, che ha disciplinato le modalità di accesso all’Interruzione Volontaria di Gravidanza.

PESCARA – Si terrà alle 18:30 di questa sera, lunedì’ 22 maggio, in Piazza Sacro Cuore il sit-in che il collettivo femminista Zona Fucsia ha organizzati in occasione del quarantacinquesimo anniversario della legge 194, ovvero la legge della Repubblica Italiana che ha disciplinato le modalità di accesso all’Interruzione Volontaria di Gravidanza.

Crediamo sia fondamentale quest’anno fare una iniziativa a riguardo qui nel nostro territorio.” afferma Benedetta La Penna, attivista e co-fondatrice del collettivo “Dove l’obiezione di coscienza è superiore alla media nazionale (più dell’85%) con una intera provincia, quella di Chieti, dove non è possibile interrompere volontariamente la propria gravidanza.”

“Inoltre”, continua La Penna “E’ di fatto il primo anniversario con una destra conservatrice al governo, che ha tentato sin da subito di ostacolare la nostra libertà di scelta. Scendiamo in piazza per ribadire che non abbasseremo mai la guardia. Sappiamo che questo governo, come anche la nostra amministrazione comunale e regionale, ha tutta l’intenzione di dimezzare i nostri diritti e ostacolare la legge 194, e lo abbiamo visto le mozioni approvate ma soprattutto con i disegni di legge proposte non appena il neo-governo si era insediato.”

“Tra queste proposte di legge” racconta La Penna “spicca la richiesta di Gasparri ad Ottobre del 2022, poche settimane dopo l’elezione di Giorgia Meloni, nel creare una Giornata della vita nascente il cui intento non è così esplicito, ma lo sono i promotori di questa proposta: tra le trenta di associazioni, c’è anche il Movimento per la vita, il più longevo gruppo antiabortista italiano, che ha fatto di tutto per portare in Abruzzo e in Italia il cimitero dei feti con tutto quello che culturalmente ne consegue. Istituire una giornata della vita nascente non solo accentuerà ancora di più lo stigma dell’aborto, che pesa socialmente nella vita delle donne che decidono di non proseguire la gravidanza, ma contribuirà anche ad una creazione di una opinione pubblica distorta.”

Benedetta La Penna continua” Il secondo DDL, riproposto sempre dalle destre nel gennaio 2023, chiede il riconoscimento giuridico del feto modificando il primo articolo del Codice civile. Questa proposta aprirà degli scenari gravissimi per le donne che vogliono effettuare una IVG: infatti se il feto è una persona giuridica, significa che può essere vittima di un reato come lo è un omicidio. Se la capacità giuridica inizia dal concepimento, è chiaro quindi l’obiettivo della legge: rendere l’aborto un delitto, un assassinio. Sono riusciti quindi a trovare l’escamotage per rendere legale quello che erroneamente la destra pensa a riguardo, ovvero che un prodotto del concepimento, può essere considerato come una persona.

Sono leggi, dunque, che pur non toccando direttamente la legge che garantisce, con affanno, il nostro diritto di abortire, legittimerebbe l’intervento diretto delle associazioni contrarie all’aborto e che hanno come mission quello di ostacolare a tutti i costi le IVG.”

Benedetta La Penna conclude “Sappiamo che queste leggi sono state proposte in passato senza successo, ma sappiamo anche che la morbosità di certi partiti riguardante la libertà di scelta delle donne è aumentata a dismisura. Vorrei inoltre ricordare alla coalizione di centro destra che ostacolare in maniera così deliberata l’aborto, renderlo illegale, difficile, stigmatizzato, non lo eliminerà nel nostro Paese, anzi. Lo renderà solo più clandestino, pericoloso, impossibile per le donne che non potranno permetterselo economicamente, mettendo a rischio migliaia di donne che vogliono decidere liberamente della propria non maternità.

Per questo scendiamo in piazza lunedì, 22 Maggio alle ore 18.30 a Piazza Sacro Cuore, con tantissime altre realtà politiche e partiti, per ribadire quello che dovrebbe essere scontato: il diritto di scelta di tutte le donne”

Hanno aderito: CGIL Pescara, ARCI Pescara, ANPI Pescara, Presenza Femminista, Articolo Uno, Pescara Rete, Oltre Il Ponte, Il Deposito Dei Segni.

Pescara

Blitz coi cani antidroga a Rancitelli a Pescara: sorpreso pusher con l’eroina

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Un ragazzo trovato in possesso di 50 grammi di eroina è stato denunciato dalla Guardia di Finanza che ieri ha eseguito un blitz nel quarterie pescarese di Rancitelli, con i canti antidroga Dagor e Dafil.

PESCARA – Prosegue il piano d’azione “Drug Market”, teso a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti nel pescarese. Ieri nel famigerato quartiere Rancitelli, un ragazzo è stato sorpreso in possesso di 50 grammi di eroina, durante un blitz eseguito dalla Guardia di Finanza, mediante l’impiego dei canti antidroga Dagor e Dafil. La droga era nascosta nell’auto dell’uomo.

blitz guardia di finanza quartiere rancitelli

Dall’inizio dell’anno, i baschi verdi hanno segnalato alla Prefettura 57 soggetti trovati in possesso di sostanze stupefacenti, mentre 6 spacciatori sono stati stati denunciati, due dei quali sono stati arrestati. Sequestrato quasi un chilo e mezzo di droga tra cocaina, eroina, crack, hashish e marijuana, oltre a denaro contante e bilancini di precisione.

«L’intervento appena portato a termine dalle Fiamme Gialle pescaresi è il risultato del costante presidio economico del territorio assicurato dalle pattuglie attive su strada per la lotta al traffico di sostanze stupefacenti» sottolinea il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello t.ST Antonio Caputo. «Le indagini proseguono al fine di ricostruire e disarticolare la filiera criminale della droga, in modo da stroncare i flussi e le fonti di approvvigionamento, locali e non, delle sostanze stupefacenti immesse in commercio a discapito della salute pubblica».

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Ancona

Controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici: sequestrati 150 kg di carne

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In un anno sono state più di otto mila tonnellate di alimenti irregolari sequestrati dai Carabinieri in Italia. Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati eseguiti diversi controlli in macellerie e ristoranti etnici, culminati con sanzioni e con una sospensione di attività. A Macerata pesanti sanzioni ad un deposito alimentare che custodiva bevande non conformi.

PESCARA – Nella Giornata mondiale della sicurezza alimentare, che ricorre ogni 7 giugno, il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute illustra le attività svolte dai Nas in Abruzzo e nelle Marche, soffermandosi in particolare si controlli svolti all’interno di macellerie o ristoranti etnici.

Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati controllati 40 esercizi commerciali, tra alimentari, macellai e rivenditori di kebab. In 30 sono emerse irregolarità di varia natura. La situazione più critica in provincia di Teramo, dove è arrivata la sospensione di attività per un alimentari etnico. Mancavano i requisiti minimi igienico sanitari e nei locali è stata appurata la necessità di alcuni interventi di manutenzione straordinaria, sia a livello strutturale, che per dal punto di vista della sanificazione. Molte derrate alimentari poi, erano conservate sul pavimento o in celle frigorifere che non consentivano le adeguate operazioni di polizia. Nel maggio scorso invece, sempre nel teramano, a Martinsicuro è stato chiuso un rivenditore di kebab. Oltre a queste operazioni, sono stati sequestrati 15 chili di carne di suino e agnello privi di ogni forma di tracciabilità.

A L’Aquila i Carabinieri hanno trovato 100 chili di merce scaduta e non tracciata in vendita in una macelleria, in particolare vegetali in salamoia, legumi e spezie. Qui oltretutto era esposta anche altra merce, come calzature e pentolame. La Asl ha disposto la distruzione del cibo.- Stesso discorso in un’altra macelleria etnica dell’aquilano dove 13 chili di carne erano conservati in maniera non conforme ed erano privi delle corrette etichette. La Asl ha disposto la sospensione dell’attività e la distruzione degli alimenti.

A Pescara invece, sono stati sequestrati 20 chili di pane prodotto artigianalmente: era stato congelato senza l’impiego di un idoneo abbattitore. Più tranquilla la situazione nel chietino, dove comunque sono stati effettuati diversi controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici.

A Macerata infine sono state elevate sanzioni per due mila euro al titolare di origine pakistana di un deposito di alimenti e bevande nel quale erano conservate 402 bottiglie da un litro e mezzo di una bevanda alla pera denominata strumka, le cui etichette erano prive delle indicazioni obbligatorie.

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Pescara

A Torre de’ Passeri la posa della prima pietra della scuola

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Il presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio durante a posa della prima pietra della scuola di Torre de’ Passeri: «Sicurezza presupposto imprescindibile per la costruzione di nuovi edifici scolastici».

PESCARA – Si è svolta ieri, lunedì 5 giugno, la cerimonia della posa della prima pietra della scuola che sorgerà a Torre de’ Passeri. Tra le autorità religiose e civili che hanno presenziato all’evento, il sottosegretario al Ministero dell’istruzione e del merito Paola Frassinetti ed il presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio, che nel suo intervento si è soffermato sulla necessità di investire sulla sicurezza.

«Questo è un giorno di festa non solo per Torre de’ Passeri ma per tutti i Comuni del circondario – ha affermato Marsilio – . A testimoniarlo non è solo la presenza del sottosegretario Paola Frassinetti, che ringrazio, ma anche quella del dottor Mario Fiorentino che, da quando ha avuto dal Governo Meloni l’incarico di responsabile della Struttura di Missione sisma 2009, ha impresso un deciso cambio di passo a tutta la macchina amministrativa fornendo un impulso determinante sia alla ricostruzione degli edifici scolastici che a quella post sisma in generale. La costruzione di una scuola rappresenta un momento prezioso per le comunità. Mi auguro di vedere presto realizzato l’intero complesso scolastico che i ragazzi potranno frequentare nella più assoluta sicurezza. Non è un fatto di poco conto, se si considera che proprio 14 anni fa, a L’Aquila, proprio causa del sisma, morirono anche tre studenti di origine torrese».

Il cantiere della scuola primaria aperto ieri a Torre de’ Passeri, è relativo al primo lotto di un intervento complessivo, finanziato con risorse Cipess (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) pari ad oltre 5 milioni di euro, il cui obiettivo finale è quello di realizzare entro due anni, la Cittadella della scuola.

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