Il presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio sui rimborsi agli alberghi che hanno ospitato gli sfollati del sisma del 2009: «Oggi, grazie ad un meticoloso lavoro di ricostruzione amministrativa, stanno finalmente ricevendo quanto devono avere».
L’AQUILA – In seguito ai danni strutturali provocati dalle scosse del sisma del 2009, migliaia di persone scampate ai crolli si trovarono improvvisamente senza casa. Gli sfollati, specie nelle ore immediatamente successive al terremoto, vennero distribuite tra diverse soluzioni abitative temporanee, tra le quali le camere di alberghi e strutture ricettive del territorio. Ebbene, molti alberghi che hanno ospitato gli sfollati del sisma del 2009, stanno ancora aspettando i rimborsi «per via di trasferimenti di competenze, ritardi e inceppamenti vari»
Ieri però, il presidente di Regione Abruzzo Marco Marsilio ha dichiarato che questi fondi stanno per essere finalmente sbloccati: «Grazie ad un meticoloso lavoro di ricostruzione amministrativa, stanno finalmente ricevendo quanto devono avere. I primi fondi, a copertura delle fatture emesse nella ‘fase emergenziale’, ovvero fino al 31 agosto 2012, sono stati definiti con una determina dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dello scorso 12 maggio.
Il grande lavoro svolto dagli Uffici regionali dell’Agenzia e dell’Avvocatura, congiuntamente alle amministrazioni competenti (la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio e gli Uffici Speciali per la ricostruzione del Comune dell’Aquila e del Cratere), ha permesso di definire l’enorme mole di informazioni, la verifica effettiva delle prestazioni, la catalogazione, incrocio e recupero dei dati.
Oltre alla liquidazione delle spettanze della fase emergenziale, tale attività ha reso possibile fare richiesta alla Struttura Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per ulteriori due milioni di euro di fondi CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), al fine di completare le attività di liquidazione delle somme destinate al soddisfacimento dei debiti pregressi, in molti casi aggravati da spese derivanti dai numerosi contenziosi a danno del bilancio regionale