TERAMO – Questa mattina l’ex primo cittadino di Giulianova, Francesco Mastromauro, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha affrontato di petto l’attuale amministrazione comunale guidata da Jwan Costantini in tema di opere pubbliche. Secondo Mastromauro «i conti non tornano» per quanto riguarda la somma degli interventi di pianificazione e realizzazione delle opere pubbliche. Gran parte delle quali sarebbero oltretutto frutto del lavoro delle precedenti amministrazioni.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco e della Giunta. L’attuale primo cittadino rispedisce seccamente al mittente tale ipotesi e lo invita a concentrarsi su altri numeri, quelli emersi dalle urne nelle ultime tornate elettorali. Ancor più netta la presa di posizione dell’assessore Giampiero Di Candido: «Nessun errore di calcolo. Rendicontate solo opere realizzate da questa Amministrazione. Le chiacchiere le porta via il vento, i maccheroni riempiono la pancia».
Secondo Mastromauro, «il 13 aprile l’Amministrazione in carica ha presentato alla città il rendiconto delle opere pubbliche degli ultimi 4 anni di governo, ma con una piroetta degna di un ballerino della Scala di Milano, ha inserito nel proprio rendiconto molte opere programmate, progettate e/o finanziate dalla precedente Amministrazione di centrosinistra». Sotto la lente di ingrandimento del precedente sindaco ci sono il Piano asfalti e il rifacimento della ciclabile, l’adeguamento sismico della scuola elementare di Colleranesco e dell’asilo nido Le Coccinelle, la sistemazione dell’argine nord del Tordino, la nuova caserma dei Carabinieri, il polo scolastico di via Cerulli, il Collettore di via Parma e la ristrutturazione degli uffici municipali al piano terra.
Discorso a parte poi per Piazza Dalamazia che secondo Mastromauro è stata realizzata grazie al tesoretto lasciato in dote dalla sua Giunta, ma seguendo un progetto diverso a quello presentato, considerato peggiore da un punto di vista ambientale. Sulla questione Mastromauro chiosa: «In questi giorni gira in città un manfesto vela con l’immagine del sindaco pro-tempore e dell’assessore ai lavori pubblici che recita “Opere pubbliche – Le verità dei numeri”. A ben vedere però, se quelli sono i numeri i conti non tornano. Si indica un importo di 16.686.404 euro riferito all’Amministrazione Costantini. Orbene, sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale realizzi un’altra vela con la comunicazione corretta: in questi quattro anni le opere pubbliche realizzate sono state programmate e finanziate con 10.781.000 euro dall’Amministrazione Mastromauro, e 5.605.404 euro dall’Amministrazione Costantini».
Costantini dal canto suo smentisce questa ricostruzione: «Non so come si possa ricorrere a simili mezzucci. La vela è stata pagata dal sottoscritto e, se vuole, Mastromauro può prendere visione delle ricevute a mio nome, così che non abbia a pensare di essere davvero l’ultimo degli onesti. A tutelarmi, eventualmente, penserà il mio legale». LE suddette ricevute sono state allegate alla comunicazione diffusa alla stampa.
Il sindaco di Giulianova non entra nel merito della discussione, «Sulle opere pubbliche ha già precisato l’assessore Di Candido», ma si concentra su altri numeri, quelli delle elezioni: «Da parte mia, sono certo che la performance di questa mattina deve essere stata esilarante per i cittadini, almeno per quelli che hanno risieduto a Giulianova tra il 2009 ed il 2018 e che dispongono di una memoria neanche tanto eccezionale. I numeri, avvocato Mastromauro, pagano sempre. E quelli che la riguardano le ricordano che, grazie ai due mandati che lei ha dipinto come splendidi, i giuliesi hanno premiato la sua candidatura regionale con sole 454 preferenze. Il numero che però deve fare più male, a lei e al suo ritrovato Partito Democratico, è lo zero tondo dei seggi che la Sinistra ha conquistato in consiglio comunale. Credo che nessuna Amministrazione, o compagine politica, sarebbe riuscita a fare peggio. Siccome, però, i numeri possono cambiare, le dico che Giulianova la aspetta alla prossima competizione comunale. Visti i traguardi luminosi da lei raggiunti, non avrà probabilmente timore, per l’ennesima volta, di sfidare la matematica. I numeri, può starne certo, diranno ancora la verità. Anche quella che lei e i suoi compagni di cordata cercano di dimenticare o fanno finta di non sentire».