Venerdì scorso Panfilo Colonico, sulmonese, è stato rapito all’interno del ristorante di successo che ha aperto in Ecuador. Le immagini delle telecamere mostrano alcune persone armate portarlo via. Ma secondo l’ex moglie, con cui i rapporti non sono idilliaci, si tratterebbe di una messinscena.
L’AQUILA – Da venerdì scorso, 23 giugno, di Panfilo Colonico, sulmonese di origine canadese, si sono perdute le tracce. “Benny”, come viene chiamato in Ecuador lo chef di Sulmona, sarebbe stato rapito, forse a scopo estorsivo. Nel Paese latino americano ha avviato un ristorante di successo e proprio all’interno del “Il Sabore Mio”, che si trova nella capitale economica del Paese, Guayaquil, è stato prelevato da alcuni uomini armati. La vicenda è seguita dalla Farnesina.
Il filmato ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza, mostra due uomini vestiti da poliziotto entrare nel locale alle 16:32, ora locale, le 23:32 in Italia. Poco dopo entrano altri due uomini armati e tenendolo sotto tiro, accompagnano Colonico all’esterno. Per ora non sono noti altri dettagli relativi al presunto rapimento. La notizia ha fatto scalpore, ma le reazioni sono state contrastanti.
L’ex moglie ad esempio, ha commentato: «Mi dissocio da questa ennesima messa in scena». La fine del rapporto tra loro non è stato propriamente rosea e le relazioni di Colonico sono ai minimi termini anche con le figlie e la sorella. Lo chef rapito in Ecuador ha lasciato Sulmona una quindicina d’anni fa e anche in quell’occasione non fu proprio un arrivederci strappalacrime. Il padre, Giovanni colonico, è scomparso una decina d’anni fa, e il ristorante di famiglia è chiuso da tempo. Secondo diverse testimonianze, Colonico si sarebbe lasciato alle spalle debiti e insoluti.
Dopo una ripartenza nel settore dell’edilizia e un trasferimento in Canada, del quale era originario, Colonico si è trasferito in Ecuador quasi per caso. Arrivato nel 2020 e rimatovi bloccato per via del Covid, in un’intervista ad un giornale sudamericano per l’apertura del suo locale ha detto di essersi fermato «per amore». In Ecuador lo chef di Sulmona rapito venerdì scorso era diventato una celebrità in poco tempo ed il suo ristorante era divenuto uno dei più rinomati.