Le precisazioni di D’Annuntiis e Vagnoni sull’aumento delle fermate dei treni alla stazione di Martinsicuro non hanno soddisfatto PD e IV, che oggi replicano. Il consigliere regionale Dino Pepe: «dopo le sollecitazioni del Partito Democratico qualcuno è uscito dall’immobilismo e cerca di recuperare ciò che non è stato fatto». Il segretario provinciale di Italia Viva Luciano Monticelli: «come si può aver concordato un orario così penalizzante?».
TERAMO – Continua a tenere banco la questione delle fermate dei treni alla stazione di Martinsicuro e non si placano le accuse delle opposizioni, in particolare IV e PD, nei confronti delle amministrazioni comunale e regionale. Nei giorni scorsi Partito Democratico ed Italia Viva hanno lamentato un certo abbandono da parte della Regione, con il mancato intervento del Comune, verso l’opera da poco inaugurata e per metà finanziata da TUA di cui Regione Abruzzo è socio unico. Le polemiche principali riguardano proprio la mancata fermata dei treni TUA a Martinsicuro.
Ieri, sono arrivate le precisazioni del sindaco Massimo Vagnoni, che avrebbe ricevuto rassicurazioni da parte degli enti coinvolti circa l’aumento delle corse quotidiane. Rassicurazioni espresse anche dal sottosegretario Umberto D’Annuntiis, che però non convincono le opposizioni. Se per il consigliere regionale dem Dino Pepe si tratta solo di «promesse mai mantenute», il segretario provinciale di Italia Viva Luciano Monticelli chiede «cosa si è fatto in più di un anno per la fermata di Martinsicuro?».
«Fa sorridere il comunicato di risposta del Sottosegretario D’Annuntiis alle legittime lamentele sollevate dal Partito Democratico locale per le mancate fermate dei treni regionali nella nuova stazione di Martinsicuro – scrive in un nota Dino Pepe – D’Annuntiis afferma che il Pd guarda il dito mentre lui indica la luna. Il problema, dovrebbe saperlo bene il Sottosegretario, è che il Pd come tutti i vibratiani le lune di D’Annuntiis le guarda già da un po’ e certo non brillano.
Ne sono esempi la costosa e fallimentare spiaggia di alimentazione di Alba Adriatica, i lavori promessi da 5 anni e mai realizzati delle scogliere, i confusi e lunghi lavori del ponte di via Ascolana, il rinvio sine die della realizzazione del ponte sul Tronto, il declassamento dell’ospedale di Sant’Omero e tutte le altre promesse elettorali, queste sì, disattese dal Sottosegretario e dal Governo regionale di cui è parte».
La nota del consigliere regionale prosegue: «La verità sulle fermate dei treni regionali a Martinsicuro è proprio quella che D’Annuntiis cerca di ammantare: dopo le sollecitazioni da parte del Partito Democratico locale qualcuno è uscito dall’immobilismo e cerca di recuperare ciò che non è stato fatto da dicembre ad oggi. Naturalmente a fine giugno tutto è reso più difficile da una pianificazione degli orari estivi dei treni già fatta e in vigore. Quanto al Sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, cofirmatario del comunicato, corre l’obbligo invitarlo alla prudenza: qualche luna indicata da D’Annuntiis si è già fermato a guardarla anche lui e il risultato è stato solo un abbaglio. Vagnoni può ricordare, invece, cose concrete: il lungomare, il ponte Alba-Villa Rosa e gli investimenti del Ruzzo, tutte opere finanziate dalla passata Giunta regionale». Infine, un’invocazione: «Spero che la Regione riesca al più presto a programmare le fermate dei treni TUA a Martinsicuro perché domani è già luglio e la stagione turistica è iniziata da tempo».
Le polemiche del Pd sulla stazione di Martinsicuro, si muovono nel solco di quelle mosse da IV. Dello stesso avviso infatti la replica del segretario provinciale Luciano Monticelli: «Il Sindaco Vagnoni ed il Sottosegretario D’Annuntiis solo ora si ricordano che a Martinsicuro esiste la stazione, annunciando che a breve aumenteranno le fermate. Per dirla con un famoso detto: meglio tardi che mai! In sostanza, nel passaggio dall’orario invernale a quello estivo nulla è cambiato ed Italia Viva, primo soggetto politico a farlo, ha prontamente denunciato questa inaccettabile situazione». Monticelli poi avanza alcune domande agli amministratori: «Cosa si è fatto in più di un anno per la fermata di Martinsicuro? Come si possono rassicurare i cittadini che si sta lavorando per procedere con l’ampliamento delle fermate se dopo tutto questo tempo il risultato è stato solo quello di far assomigliare la struttura ad una cattedrale nel deserto o se preferite ad una “stazione abbandonata” del vecchio West? Come si può aver concordato un orario così penalizzante? Perché solo ora si annuncia che a breve aumenteranno le fermate che tra l’altro potranno essere solo fermate straordinarie in quanto non contemplate nell’orario ufficiale?»
La nota di Italia Viva contiene una richiesta esplicita: «Sindaco e Sottosegretario diteci: quante fermate ci saranno in più, a partire da quando e per quanto tempo! Basta con gli annunci, ora pretendiamo certezze!». La conclusione invece, è tutta dedicata a D’Annutiis: «Sottosegretario, non butti la palla in tribuna facendo sempre la solita polemica politica dichiarando che l’opera è stata fortemente voluta dall’attuale Giunta regionale come a far intendere che chi l’ha preceduta nulla ha fatto. La verità è che la procedura per la realizzazione della fermata nasce da un’intesa tecnica tra l’ex AD di RFI Gentile, l’ex Governatore D’Alfonso ed il sottoscritto delegato Luciano Monticelli, a seguito della sollecitazione del costituitosi comitato per la fermata di Martinsicuro. L’ex Sindaco Camaioni ed il comitato sono in possesso di tutta la documentazione a supporto di quanto sostenuto».