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Chieti

Donati gli organi dell’operaio di 34 anni vittima di un incidente sul lavoro a Mozzagrogna

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PESCARA – L’operaio originario di Tornareccio rimasto vittima di un incidente sul lavoro a Mozzagrogna lo scorso 25 agosto non ce l’ha fatta ed è deceduto, ma i suoi organi permetteranno di vivere ad altre persone. Dopo il consenso della famiglia e gli accertamenti previsti, nella giornata di ieri, mercoledì 30 agosto, il personale medico dell’ospedale di Pescara ha proceduto all’espianto degli organi.

Il trentaquattrenne è arrivato nel nosocomio in condizioni disperate e sebbene sia stato stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, dopo quattro giorni ha dovuto arrendersi. Mentre si trovava all’opera nell’azienda Carpenteria Metallica Pugliese, a Mozzagrogna in provincia di Chieti, il dipendente della ditta Elettromeccanica Val di Sangro è stato colpito violentemente al capo da un tubo, mentre effettuava il cablaggio della rete elettrica.

Trasferito d’urgenza in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia, già da sabato scorso le sue condizioni si sono aggravate. Martedì il collegio medico si è riunito per la procedura di Osservazione di morte encefalica, come previsto dalla legge, e al termine è stata certificata la morte con criteri neurologici. Dopo l’accertamento i genitori hanno dato il consenso alla donazione degli organi.

La dottoressa Antonella Frattari e il dottr Alessandro Patarchi hanno seguito il percorso delle donazioni in collaborazione con la Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Pescara diretto dal dottor Valterio Fortunato e con il Centro Regionale Trapianti.

Il cuore è andato a Palermo, il fegato a Roma, i Reni a L’Aquila e le cornee alla Banca degli occhi L’Aquila. Il prelievo in sala Operatoria è stato seguito dall’equipe operatoria.

Questo il ringraziamento dell’Asl pescarese alla famiglia del giovane rimasto vittima di un incidente sul lavoro a Mozzagrogna: «Un grazie ai genitori e alla sorella che in un momento di estremo dolore hanno compiuto un gesto di grande umanità e generosità e al personale tutto, medico ed infermieristico che ha reso possibile la donazione».

Chieti

Fumogeni e petardi: 5 Daspo ai tifosi a Teramo, 7 a Chieti

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Destinatari del provvedimento 5 tifosi tarantini che hanno seguito il match Monterosi Tuscia – Taranto, disputato a settembre allo stadio “Bonolis” di Teramo e 7 tifosi aquilani che hanno assitto invece al match Chieti F.C 1922- L’Aquila 1927.

TERAMO – Sono 12 in tutto i Daspo emessi dai questori di Teramo e Chieti nei giorni scorsi a causa del lancio di fumogeni e petardi in direzione del campo durante partite di calcio: 5 nei confronti di tifosi tarantini che hanno seguito il match Monterosi Tuscia – Taranto, disputato a settembre allo stadio “Bonolis”, 7 a tifosi aquilani che a luglio hanno seguito Chieti F.C 1922- L’Aquila 1927.

Nel primo caso, hanno acceso una torce e fumogeni creando pericolo per la sicurezza pubblica e i Daspo emessi nei confronti dei 5 vanno da uno a cinque anni. Uno di essi è stato sottoposto anche alla misura dell’obbligo di comparizione  presso un Ufficio di Polizia in concomitanza con le gare del Taranto.

A Chieti invece, fumogeni e petardi sono stai lanciati in direzione del campo, creando anche danni alla pista di atletica che circonda il terreno di gioco. Sei dei provvedimenti emanati hanno la durata di un anno, uno invece di cinque. Quest’ultimo dovrà comparire alle forze dell’ordine ogni volta che L’Aquila è impegnata in una partita, amichevoli comprese.

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Chieti

Sbarcati ad Ortona i 128 migranti a bordo della Ocean Viking

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migranti ocean viking sbarcati ad ortona
Foto tratte dall'account X di Sos Mediterranee

Lo sbarco è avvenuto nella notte, dopo tre giorni di navigazione. A bordo uomini, donne e bambini salvati in mare in tre diversi recuperi avvenuti al largo della Libia.

CHIETI – La nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee ha attraccato nella notte al porto di Ortona, dove sono sbarcati i 128 migranti recuperati in tre diverse operazioni di salvataggio avvenuti nel weekend.

Tutti i soccorsi sono avvenuti al largo della Libia. Nel pomeriggio di sabato sono stati caricati a bordo della nave 61 persone, mentre nella notte sono state recuperati prima 33 migranti, tutti esenza giubbotto salvagente, e poi altri 34. Gli operatori della Ong parlano di evidenti bruciature sui loro corpi e sintomi da intossicazione. Uno è collassato subito dopo l’arrivo dei soccorsi in mare.

E inevitabilmente si riaprono le polemiche relative all’assegnazione del porto sicuro. Ortona dista tre giorni di navigazione dai punti in cui i migranti sono stati fatti salire a bordo della Ocean Viking.

Non è la prima volta che Ortona ospita uno sbarco di migranti, ma è la prima volta che vede la Ocean Viking. In passato invece la nave ha dovuto fare rotta verso le Marche.

Un’ottantina dei migranti sbarcati ieri notte dovrebbe rimanere in Regione, mentre gli altri verranno distribuiti in altre regioni. La Ocean Viking potrebbe subire il fermo amministrativo in base al decreto Piantedosi.

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Chieti

Distrutti dalla GdF 930 candelotti esplosivi trovati in una casa a Ortona

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candelotti esplosivi ortona

Il materiale esplodente è stato trovato presso l’abitazione di un cinquantatrenne ortonese l’estate scorsa. Il peso complessivo dei candelotti esplosivi trovati ad Ortona supera i 60 chili.

CHIETI – I candelotti esplosivi che la Guardia di Finanza ha sequestrato oggi, sono stati trovati in estate ad Ortona nel corso della perquisizione presso l’abitazione di un cinquantatrenne. In casa aveva anche un fucile da caccia e diverse cartucce calibro 12.

I finanzieri hanno proceduto al sequestro di quanto reperito e al deferimento del proprietario dell’edificio alla Procura della Repubblica di Chieti per i reati di detenzione abusiva di armi, detenzione e commercio abusivo di sostanze deflagranti.

Mentre il RaCIS dei Carabinieri sta effettuando le analisi per accertare la natura chimica dei composti dinamitardi e il loro eventuale utilizzo in colpi precedenti, procedono le indagini per capire quali fossro scopo e provenienza degli esplosivi.

Intanto, i finanzieri locali, una squadra artificieri ed antisabotaggio del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti, una unità dei Vigili del Fuoco e il personale del 118 hanno attuato, in totale sicurezza, le operazioni di brillamento dei candelotti esplosivi artigianali trovati ad Ortona.

candelotti esplosivi artigianali ortona

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