Negli ultimi anni, si sente parlare sempre di più dell’importanza del microbiota intestinale, ossia l’insieme dei microrganismi che popolano il tratto intestinale umano. La mancanza di equilibrio che lo riguarda, altrimenti nota come disbiosi, ha un impatto fisico importante.
Può provocare conseguenze fastidiose come il gonfiore addominale, evenienza gestibile a casa con integratori naturali come Enterogermina gonfiore, l’integratore alimentare per il meteorismo più efficace, prodotto apprezzato anche perché comodamente acquistabile online sugli e-commerce di farmacia, ma anche effetti più pesanti, come per esempio il peggioramento di eventuali quadri infiammatori.
La complessità del microbiota intestinale è collegata anche a diversi effetti benefici per la salute.
Nei casi in cui è presente una situazione di equilibrio – il termine medico giusto è disbiosi – si ha a che fare con batteri che contribuiscono alla sintesi di diversi nutrienti utili per la salute, tra cui la vitamina K, fondamentale per i processi di coagulazione del sangue.
Il focus relativo all’impatto sulla salute del microbiota intestinale deve considerare anche un altro aspetto di massima importanza: la sintesi, da parte dei batteri intestinali, di acidi grassi a catena corta come l’acido butirrico, avente un ruolo fondamentale nel controllo degli stati infiammatori e nella prevenzione dell’insorgenza di tumori.
Quest’ultima frontiera, considerando anche l’aumento delle diagnosi degli ultimi anni, in special modo tra i pazienti giovani, è stata più volte indagata dalla scienza.
Tra gli studi più recenti è possibile chiamarne in causa uno, pubblicato quest’anno, e condotto da un team di esperti attivi presso la Dalian Medical University (Cina).
Il lavoro scientifico in questione ha permesso di scoprire che l’acido butirrico, sintetizzato dai batteri intestinali a partire dalla fermentazione delle fibre alimentari, può rappresentare un efficace predittore della risposta dell’organismo all’immunoterapia, che può essere o meno associata alla chemioterapia.
L’impatto benefico dell’eubiosi intestinale sulla salute comprende anche altri aspetti degni di nota. Continua a leggere per scoprirli!
L’influenza del microbiota intestinale sul sistema immunitario
Uno degli aspetti più rilevanti da approfondire quando si parla dell’impatto del microbiota intestinale sulla salute riguarda l’efficienza del sistema immunitario.
Fin dalla vita fetale, nel corso della quale avvengono cambiamenti profondi spesso non approfonditi a dovere e con effetti a lungo termine sulla salute dell’individuo, c’è un collegamento forte tra le cellule dell’intestino e quelle del sistema immunitario.
Il microbiota intestinale è essenziale per la difesa dell’organismo dagli attacchi degli organismi patogeni. Lo si può definire, a ragione, come una vera e propria sentinella. Per proteggere l’organismo, contribuisce infatti a creare un ambiente ostile alla presenza e alla proliferazione di organismi patogeni.
I benefici per il cuore
Mantenere in equilibrio la flora intestinale è importante non solo per evitare criticità di mera natura estetica e con conseguenze che durano poco, come il già citato meteorismo, ma anche per contribuire al benessere cardiovascolare.
Nel momento in cui è presente un quadro di eubiosi intestinale e un’alimentazione equilibrata, caratterizzata dall’assunzione di almeno 5 porzioni di alimenti vegetali al giorno, i flavonoidi contenuti in questi ultimi sono in grado di contribuire alla sintesi di sostanze con una funzione protettiva per il cuore.
Il ruolo del microbiota intestinale nella risposta alle terapie anticancro
Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno all’implicazione del microbiota intestinale e delle sostanze sintetizzate dai suoi batteri nella risposta alle terapie anticancro.
Diversi dati clinici, inoltre, hanno evidenziato un possibile ruolo della flora intestinale nello sviluppo delle neoplasie.
Tornando alla risposta alle terapie contro il cancro ricordiamo che, già nel 2015, erano noti i benefici di un microbiota intestinale in equilibrio ai fini della risposta adeguata all’immunoterapia.
La salute dell’intestino potrebbe, inoltre, avere un impatto positivo anche sulla reazione alla chemioterapia, attenuandone addirittura i tanto temuti effetti collaterali, agendo in particolare nella prevenzione della mucosite orale, condizione patologica che, oltre a provocare infiammazione della bocca, causa anche uno sfaldamento dell’epitelio della mucosa e l’insorgenza di ulcerazioni.
Quali sviluppi aspettarsi dagli studi sul rapporto tra salute del microbiota intestinale e risposta alle terapie anticancro? Sicuramente, come evidenziato più volte dagli esperti in questi anni, il tema è di grande complessità e va ben oltre la presenza o l’assenza, a livello della flora intestinale, di una determinata specie batterica.
Un aspetto sul quale si sono soffermati gli esperti riguarda il fatto che l’utilizzo di modelli animali durante gli studi scientifici potrebbe essere un fattore ulteriormente in grado di complicare il quadro, causando difficoltà nel giungere a conclusioni rilevanti riguardanti la salute umana.
D’altra parte, è in ogni caso impossibile non riconoscere i grandi passi fatti dalla scienza negli ultimi anni.
Si parla ormai di tecniche di analisi del microbiota intestinale umano sempre più puntuali e della capacità, da parte di chi si occupa di ricerca, di sfruttare i benefici di specifici microrganismi che colonizzano l’intestino umano, con lo scopo di mettere a punto terapie sempre più mirate e dal livello sempre più basso di tossicità.
Da non dimenticare, infine, sono le innovazioni che riguardano in particolare la modifica del microbiota. Tra queste è possibile citare il trapianto fecale, efficace anche contro infezioni come quelle causate dal batterio Clostridium difficile, e l’assunzione concomitante di probiotici e prebiotici.