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Teramo

Siamo Alba: «sul Lungomare vogliamo vederci chiaro, i tagli vanno fermati»

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Il gruppo all’opposizione in Consiglio Comunale ad Alba Adriatica punta il dito contro il taglio di alcuni alberi durante i lavori di rifacimento del lungomare e chiede maggior condivisione del progetto all’amministrazione Comunale.

TERAMO – I lavori di rifacimento del lungomare di Alba Adriatica continuano a tenere banco e ad alimentare il dibattito pubblico cittadino. Il gruppo di minoranza Siamo Alba torna nuovamente sulla questione e chiede maggior condivisione all’Amministrazione Comunale, oltre a protestare per l’abbattimento di alcune alberature durante i lavori per il nuovo lungomare.

«Il Sindaco continua a confondere la cittadinanza, sovrapponendo piani di comunicazione e richieste differenti che stiamo inoltrando» comincia la nota diffusa dal gruppo, che prosegue: «Forse non è chiaro al Sindaco che le 800 firme sono state raccolte non solo per trattare la discussione sulla liquidazione del sistema arboreo storico del lungomare in atto in questi giorni, ma per colmare una lacuna addirittura precedente a questa vicenda incresciosa. Con le 800 firme i cittadini vogliono essere messi a conoscenza dal consiglio comunale di cosa l’amministrazione sta per realizzare sul lungomare, di quale progetto si tratta e di come verranno investiti 6 milioni di denaro pubblico».

«Questo progetto del nuovo lungomare non è chiaro a nessun cittadino e lo stesso consigliere
capogruppo di maggioranza Luca Falò ha pubblicamente ammesso che lo strumento messo a
disposizione dall’amministrazione (QR code) non è perfettamente rispondente a fornire le informazioni dovute».

Poi Siamo Alba punta il dito contro un tema specifico dei lavori di rifacimento del Lungomare, il taglio di alcuni alberi: «E’ stato denunciato lo scempio effettuato in questi giorni dall’abbattimento delle alberature del lungomare con un metodo oltraggioso che supera persino il programma di interventi previsti dalle stesse relazioni depositate dai tecnici incaricati dall’Ente. […] I tagli che in questi giorni abbattono i pioppi neri, patrimonio storico della città, vanno sospesi. Il Sindaco è chiamato a discutere con urgenza sul tema specifico del verde pubblico messo in serio pericolo. Vogliamo valutare con attenzione le perizie depositate, il valore scientifico delle stesse, poiché siamo memori degli sbandamenti già emersi in passato negli studi depositati sulla pineta. Vogliamo capire perché la ditta abbia addirittura agito superando le indicazioni progettuali ed abbia tagliato sui primi cento metri di cantiere il 100% delle alberature storiche presenti sul bordo strada. Sono stati eliminati alberi sicuramente in stato di salute e di vigore vegetativo tale da essere considerati ancora un bene prezioso della città. Desta perplessità in questo caso il silenzio assenso dell’amministrazione comunale deputata al dovere della conservazione del bene ambientale cittadino. Se il Sindaco non sospenderà i tagli e non perverrà al confronto sul verde pubblico da noi richiesto, saremo costretti a raccogliere altre 200 firme per convocare, (come stabilito per via di diritto dalle
norme dello Statuto Comunale), il Forum cittadino per il confronto sulle problematiche legate alla gestione del verde del lungomare».

La nota conclude: «E’ la prima volta che ad Alba Adriatica diventa necessario raccogliere firme tra i cittadini per discutere di temi che interessano per via diretta gli interessi della comunità.
Perdura dunque l’atteggiamento ambiguo e la mancanza di trasparenza, già emersa drammaticamente per il caso delle pinete che vennero salvate dal disastro dei tagli grazie all’intervento della cittadinanza».



Teramo

Perde il controllo dell’auto e sfonda un cancello ad Alba Adriatica

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Ieri sera, un’auto ha sfondato un cancello e si è schiantata contro un’abitazione lungo la statale 16 ad Alba Adriatica. A bordo del mezzo un uomo di 77 anni e una donna di 69 anni, entrambi rimasti feriti. I Vigili del Fuoco hanno dovuto utilizzare le cesoie per estrarli dall’abitacolo.

TERAMO – Ieri sera, mercoledì 2 ottobre, intorno alle 21:30 lungo la statale 16 ad Alba Adriatica, all’incrocio con la rotonda di via degli Oleandri, un’auto guidata da un uomo di 77 anni ha sfondato un cancello e si è schiantata contro un’abitazione. Al piano terra dell’edificio colpito si trova un negozio di cancelleria. Al fianco del conducente, sul sedile del passeggero, vi era una donna di 69 anni. Entrambi i passeggeri sono rimasti feriti.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei Carabinieri. L’auto, una Fiat 600, dopo aver attraversato la rotonda, ha sfondato un cancello e una porzione del muro di cinta con il fabbricato adiacente e si è schiantata contro un’auto parcheggiata di fronte al negozio di cancelleria.

Le due persone sono rimaste intrappolate nell’auto ed i Vigili del Fuoco hanno dovuto liberarli per mezzo di divaricatore e cesoie idrauliche. Hanno riportato ferite nell’impatto e sono stati trasferiti nell’ospedale di Teramo l’Ospedale di Teramo con due ambulanze, una del 118 di Sant’Omero e l’altra della Croce Rossa di Alba Adriatica.

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Chieti

Incendio alla Kemipol, il Comune: «primi risultati delle analisi ambientali risultano confortanti»

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I dati preliminari delle analisi ambientali in seguito all’incendio alla Kemipol di Scerne di Pineto sono «confortanti». E’ quanto emerge in seguito ad una riunione tra i sindaci di Pineto e Roseto degli Abruzzi, l’ARTA e la ASL.

TERAMO – Non sono ancora disponibili gli esiti delle analisi condotte dall’ARTA, ma i primi risultati delle analisi ambientali dopo l’incendio che ha devastato al Kemipol di Scerne di Pineto sono «confortanti».

Ad affermarlo il Comune di Pineto in seguito ad un vertice in comune: «A seguito di un incontro appena concluso tra il Sindaco di Pineto e il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, l’ARTA e la ASL, si comunica che i dati preliminari relativi alla situazione ambientale risultano confortanti. Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.

Un nuovo tavolo tecnico è previsto per le ore 17:00, durante il quale saranno analizzati i risultati definitivi dei campionamenti ambientali attualmente in corso, con particolare attenzione alla qualità dell’aria, alla sicurezza alimentare, in special modo per le verdure a foglia larga, e alla salubrità delle acque.

Contestualmente, la Prefettura di Teramo ha convocato un nuovo incontro operativo per fare un ulteriore punto della situazione.

Si invita la cittadinanza a mantenersi costantemente aggiornata attraverso i canali ufficiali per eventuali comunicazioni».

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Teramo

«Pino caduto in via Roma a Martinsicuro? Colpa del taglio delle radici»

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I Gruppi Consiliari di Europa Verde e Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune  chiedono al Sindaco i nomi delle imprese escavatrici che hanno effettuato i sottoservizi in tutte le strade urbane di Martinsicuro e Villa Rosa negli ultimi 15 anni. Viola e Lattanzi: «Le imprese incaricate non vengono controllate durante lo scavo nelle vicinanze degli alberi e vengono tagliate le radici».

TERAMO – Durante il temporale del pomeriggio di sabato 28 settembre, in via Roma a Martinsicuro all’incrocio con via Molise, un pino è caduto, fortunatamente senza causare danni o feriti. Secondo i gruppi di opposizione Europa Verde e Bene Comune, la causa del cedimento dell’albero può essere attribuita agli interventi effettuati sulle strade.

«Se un pino adulto cade, la causa è prodotta dall’intervento invasivo e non rispettoso da parte dell’uomo. Ogni albero cresce in altezza e larghezza con equilibrio per vivere in sicurezza senza produrre danni a persone e cose» si legge in una nota a firma delle consigliere Marta Viola e Simona Lattanzi.

«Purtroppo a Martinsicuro e in altre città costiere accade che imprese incaricate di interrare sotto i piani viabili delle strade urbane i servizi, non vengono controllate durante lo scavo nelle vicinanze degli alberi per cui vengono tagliate le radici causando l’instabilità dell’albero stesso».

Secondo le consigliere «il Pino italico monumentale caduto due giorni fa in via Roma a Martinsicuro, in prossimità dell’incrocio di via Molise, ha subito il taglio delle radici in seguito a due interventi relativi alla sistemazione di servizi, testimoniati dalla presenza di due tubi interrati sotto il manto stradale di colore bianco e rosso, contenenti elementi tecnologici al servizio della comunità e delle imprese produttive. Venuto meno l’ancoraggio, il suddetto Pino è caduto sul versante destro della scarpata stradale, fortunatamente senza produrre danni a persone e a mezzi motorizzati».

Viola e Lattanzi chiamano in causa l’Amministrazione Comunale: «Purtroppo questi interventi continuano ad essere effettuati senza il controllo diretto da parte di personale abilitato delle amministrazioni comunali. Questo modo di intervenire causa danni gravi all’apparato radicale degli alberi adulti ed è un problema di protezione civile per cui non si può dare nessuna colpa agli alberi.
L’opinione pubblica, attraverso i mass media, deve sapere che i sottoservizi realizzati a ridosso delle radici delle alberature stradali sono da bandire da parte di tutte le amministrazioni pubbliche.
Il miglior modo per garantire la stabilità di ogni albero, l’incolumità delle persone e dei mezzi motorizzati, è quello di non autorizzare le imprese escavatrici a produrre danni all’apparato radicale degli alberi».

La nota conclude con un’invocazione e con una richiesta: «Ogni Comune moderno deve dotarsi di un Piano del Verde Pubblico,  per garantire la cura e la gestione del patrimonio arboreo. Martinsicuro possiede da tre anni un Piano del Verde che non è operativo perché non è stato portato in Consiglio comunale per l’approvazione. Con questo strumento gli alberi sono tutelati, valorizzati e riconosciuti per i servizi ecosistemici per la sicurezza e la salute dei cittadini secondo le normative vigenti.
I Gruppi Consiliari di Europa Verde e Martinsicuro e Villa Rosa Bene Comune  chiedono al Sindaco di conoscere con urgenza i nomi delle imprese escavatrici che hanno effettuato i sottoservizi in tutte le strade urbane di Martinsicuro e Villa Rosa negli ultimi 15 anni per conoscere, attraverso la progettazione degli stessi, la distanza tra l’apparato radicale degli alberi e la profondità dello scavo».

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