La segretaria del Partito Democratico ha svolto un breve tour elettorale in Abruzzo: dopo Castelli, Bellante, Giulianova e Mosciano Sant’Angelo, Elly Schlein è stata a Teramo.
TERAMO – «Qui il campo largo è riuscito a trovare un’intesa grazie alla candidatura di Luciano D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo: il suo percorso professionale racconta di una persona affezionata a questa terra, che ne conosce le opportunità ma anche le paure, e insieme a lui il PD candida tanti amministratori delle aree interne che vogliono riscattare la voce delle comunità che si sentono abbandonate dalla giunta Marsilio». Queste le parole che la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha pronunciato ieri a Teramo, durante un mini tour elettorale in Abruzzo. Oltre al capoluogo, la segretaria dem è stata anche a Castelli, Bellante, Mosciano Sant’Angelo e Giulianova.
«La sanità pubblica è in grande sofferenza, gli investimenti del PNRR sono stati cancellati e ciononostante Marsilio non ha detto una parola, così come non ha detto una parola sull’autonomia differenziata, che rischia di aumentare le diseguaglianze anche in una terra come questa, e questo vuole dire meno accesso alla salute, al trasporto pubblico e all’istruzione. Noi crediamo che costruire nuove opportunità di lavoro e di buona impresa passi da un sistema che metta insieme categorie sociali e forze economiche, come sta facendo Luciano D’Amico. Bisogna costruire politiche mirate e questa destra non se ne rende neanche conto perché queste diseguaglianze le stanno bene così».
Schlein ha affrontato anche il tema del diritto allo studio: «In questa regione non tutti coloro che hanno diritto a una borsa di studio riescono a ottenerla, noi siamo convinti che non debba neanche esistere la categoria dei cosiddetti idonei non beneficiari. È una contraddizione in termini: se sei idoneo hai diritto a un finanziamento che ti garantisca la formazione e un futuro migliore. Altre regioni contribuiscono anche con risorse europee per arrivare al 100% di borse di studio erogate. Non si capisce perché Marsilio non faccia lo stesso e perché questo governo nell’ultima manovra non abbia previsto nulla sul diritto allo studio».
Poco prima a Castelli ha affermato: «Ci piace costruire un futuro migliore attraversando le aree interne, che sono simbolo di resilienza e di speranza. Per non vederle spopolate bisogna che non manchino i servizi e le opportunità, soprattutto per i giovani. Qui abbiamo una storia straordinaria legata alle maioliche che ha portato Castelli e l’Abruzzo in tutto il mondo. La si coltiva ancora, bisogna supportarla e non darla mai per scontata. Allo stesso tempo bisogna puntare sull’istruzione di qualità. So che qui c’è un liceo del design che è un’eccellenza, bisogna lavorare per non lasciare nessuno indietro, e questo è uno dei fulcri del programma di Luciano D’Amico: riportare le aree interne al centro del dibattito politico del paese, perché se non si sta attenti a quello che accade qui, i problemi poi arrivano anche a valle. Non dimentichiamo però che i Comuni da soli non ce la fanno e hanno bisogno di una Regione che li ascolti di più e che li aiuti semplificando, ad esempio sulle pratiche relative alla ricostruzione. Noi siamo qui insieme a Luciano D’Amico per accogliere i loro bisogni e per far voltare pagina all’Abruzzo, per avere un’amministrazione regionale che sia finalmente al fianco delle persone, che ascolta e non si chiude in se stessa, che non prende ordini dai partiti romani».