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Civitanova, continua la corsa alla vaccinazione: “prenotazioni bloccate dalla piattaforma”

Altra giornata di lunghe code al polo vaccinale in via Gobetti a Civitanova. Ma quali sono le vere criticità riscontrate in questi giorni? Ne abbiamo parlato con il dirigente responsabile dott. Antonelli

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CIVITANOVA MARCHE – Non sembra arrestarsi il forte afflusso di persone negli hub Vaccinali della provincia maceratese. Questa mattina al polo in via Piero Gobetti di Civitanova la fila comincia da fuori, dove sono stati appositamente allestiti dei capannoni molto utili in caso di pioggia. Gli uomini e le donne della Protezione Civile e della Polizia Locale si accertano, all’inizio della fila, che le persone esibiscano la prenotazione in caso di secondo o terzo richiamo. Sì perchè la novità di oggi, preannunciata dalle parole dell’assessore alla sanità Saltamartini, è la possibilità di accesso diretto all’hub solo per coloro che devono effettuare la prima dose vaccinale.

Un centro vaccinale, quello della città rivierasca, fin dall’inizio ostaggio di critiche e malumori per il problema parcheggi, la non disponibilità di servizi igienici per il pubblico (problema poi risolto), la ridotta capienza strutturale e l’atavica carenza di personale specializzato (che a dir la verità interessa un po’ tutti i centri vaccinali regionali).

Disagi che non potevano che acuirsi quando le nuove misure restrittive imposte dal Governo hanno spinto i già vaccinati a prenotare (laddove possibile) la terza dose che, visti gli ultimi dati nazionali, sembra essere l’unica in grado di assicurare una piena protezione nei confronti della variante Omicron, mentre i più irriducibili a cominciare la lunga trafila vaccinale per ottenere il Green Pass.

Ciliegina sulla torta le dichiarazioni risalenti allo scorso 14 dicembre dell’assessore alla sanità regionale Saltamartini che ha inserito tra i centri vaccinali ritenuti inadeguati proprio quello di Civitanova sito in via Gobetti. Da quel momento la situazione è sembrata degenerare, con diversi sopralluoghi dell’Amministrazione Comunale che non paiono aver portato a soluzioni concrete e soprattutto l’arrivo della variante Omicron e i dati sulla sua altissima capacità trasmissiva che hanno spinto il Governo alle misure che oramai conosciamo e, probabilmente, al forte afflusso che vediamo in questi giorni in coda fuori dal sito civitanovese.

Ma cosa sta succedendo veramente? Perchè al di là di qualche articolo dal titolo allarmistico ma di fatto ricco di qualunquismo al suo interno occorre riconoscere che ci troviamo di fronte all’ennesimo colpo di scena del virus, con una variante che è probabilmente destinata ad offrirci altre sorprese (non tutte necessariamente negative peraltro).

Per capire qualcosa in più ne abbiamo parlato con il dott. Walter Antonelli che è attualmente responsabile dell’Hub civitanovese e già dirigente medico dell’Unità Operativa dell’Ospedale di Macerata:

Dottore chi sono quelli in fila in questi giorni per le vaccinazioni?

Prevalentemente abbiamo persone che devono completare il loro ciclo vaccinale con la terza dose, ma un buon 10% dei vaccinati di ogni giorno sono quelli alle prese con la prima. Mi pare che questo sia un buon segnale.

Quali sono le difficoltà riscontrate in questi giorni? Riuscite a vaccinare tutti coloro che sono in coda?

Non prendiamoci in giro in questo spazio noi riusciamo a vaccinare in maniera piuttosto agevolata fino a 700 persone al giorno. E’ normale che se questa cifra aumenta andiamo un po’ in difficoltà, ma nei fatti non abbiamo mai rimandato indietro nessuno.

E il personale? Tutti i giornali scrivono che manchi un po’ ovunque

Non so cosa scrivano i giornali sinceramente, ma per me l’importante è vaccinare più persone possibili. Per il personale vale quello che le dicevo sopra, io credo che siano a sufficienza per vaccinare il numero di cui sopra, oltre andiamo un po’ in difficoltà. Però c’è il rischio di una riduzione piuttosto rilevante dei medici vaccinatori a partire dal 2022.

Come mai?

Sembra che dal prossimo anno abbia efficacia la circolare 172 Inps che stabilisce l’incompatibilità tra la pensione e l’attività di medico vaccinatore. Molti di coloro che svolgono quest’attività erano in pensione, rischiamo quindi di rimanere davvero senza un adeguato numero di personale specializzato.

Da oggi, su provvedimento regionale, potranno accedere anche senza prenotazione negli Hub solo coloro che devono ricevere la prima dose e non coloro che necessitano dei richiami . Per molti questa è una scelta irragionevole, lei cosa pensa?

Io credo che la priorità per il sistema sanitario complessivo sia quello di aumentare il numero delle prime dosi, è giusto dare a loro la priorità. Questo però non significa, come le ho già detto, che abbiamo mai mandato a casa persone dopo ore di fila. D’ora in poi vedremo cosa fare, ma la nostra priorità è sempre venire incontro alle esigenze di tutti.

L’assessore Saltamartini a metà Dicembre ha definito questo, come altri centri regionali, “inadeguato”, lei sarebbe favorevole ad un trasloco?

A questa domanda preferirei non rispondere. Sono decisioni che dipendono da altri, non dalle Asl.

Però dottore sembra che per prenotare la terza dose la prima data disponibile sia a Marzo, non trova che questo sia un disagio non di poco conto?

Questo è un problema che effettivamente stiamo riscontrando. Le dirò una cosa: molti pazienti ci dicono che è molto difficile eliminare dal sistema la prenotazione già effettuata. Questo significa che in effetti abbiamo prenotazioni bloccate fino a Marzo da persone che hanno già ricevuto il richiamo previsto.

Cosa si aspetta dal futuro? E’ veramente fondamentale fare la terza dose?

Assolutamente sì, dobbiamo spingere sul terzo richiamo ma anche sulle prime dosi, altrimenti a Gennaio avremo 100 mila contagi e 300 morti al giorno.

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