TERAMO – Settembre, la storia ci insegna che è tempo di inizi. Genitori, bimbi e ragazzi si immergono di nuovo nella prospettiva scolastica. In occasione della riapertura della scuole, il Sindaco Gianguido D’alberto scrive una lettera molto sentita.
Carissimi,
inizia un nuovo anno scolastico. Intendo indirizzarvi queste parole di saluto, non per adempiere ad un atto formale ma per testimoniare a tutti voi, e a ciascuno singolarmente, la mia vicinanza, per il ruolo, le funzioni, la sensibilità che mi appartengono.
Questo anno scolastico ha per me un significato particolare; un aspetto personale che voglio prendere a paragone per ciascuno di voi. Infatti l’avventura scolastica comincia anche per la mia piccola Viola; pure lei, stamattina, varcherà la soglia della scuola, nel suo caso della prima elementare. Prende il via così, una esperienza fatta di sveglie mattutine, di corse per arrivare in orario, di libri che non si ritrovano, di compiti da fare. Ma soprattutto, comincia per lei il piacere della conoscenza, il gusto dell’amicizia, la scoperta dell’autorevolezza di chi sta sulla cattedra. Avrà astucci da custodire, diari da riempire, piccole o grandi bugie da raccontare, sguardi da fuggire ed altri in cui perdersi. Avrà materie che ama ed altre che preferirebbe non sorbire; avrà pomeriggi da impiegare sui libri e mattine per il confronto in aula. Comincia oggi un cammino, e lei è bambina; si concluderà quando sarà già donna. Così è per ciascuno di voi.
Quella scolastica è una esperienza fondamentale nella vita; vi apparterrà e sarà scolpita nella vostra memoria e nel vostro cuore, così come nella memoria e nel cuore dei vostri cari e dei vostri insegnanti. La scuola è, in fondo come la vita: sorprendente, deludente; facile, impegnativa; dolce, amara. Perciò, il vostro è un tuffo nelle aule, ma anche nella vita.
Non voglio utilizzare nessuna delle parole cui si ricorre in questi casi: voglio soltanto augurarvi di trascorrere un anno proficuo, di essere sereni; voglio augurarvi di stare bene con i vostri compagni di classe e con i vostri insegnanti. Voglio soprattutto sollecitarvi a studiare, ad impegnarvi perché – forse non ne siete ancora consapevoli – credetemi, studiare è la cosa più importante della vita.
Buon anno ragazzi; e buon anno anche ai vostri insegnanti che sanno sicuramente di avere un compito importante che è quello di educare, cioè di far emergere da voi ciò che siete; un compito difficile, impegnativo che fa tremare i polsi – direbbe il poeta – ma sicuramente bellissimo, al quale tutti noi dobbiamo guardare con gratitudine, ammirazione e speranza. Auguri a voi, insegnanti, perché possiate essere fedeli alla scelta che avete fatto di un mestiere così bello ma impegnativo.
Un augurio anche a tutto il personale del mondo della scuola, a tutti coloro che lavorano nelle segreterie e al personale ausiliario, il cui compito, forse meno appariscente e diretto, è comunque fondamentale, senza il quale tutto sarebbe fermo; auguri anche a voi e grazie.
Auguri poi, ai genitori, perché la scuola, forse questa è la vera grande novità degli ultimi anni, la scuola è anche vostra. Siete chiamati a partecipare alla vita di questa istituzione e vi invito a farlo con convinzione, suggerendovi però di non interferire, di non intromettervi più di ciò che il buon senso suggerisce nel lavoro dei professori ma di guardare alle cose e osservare con attenzione soprattutto i vostri figli. Siate accanto ai vostri ragazzi, che devono contare su di voi, non in voi.
E noi, chiamati a governare la città, per parte nostra proveremo ad aiutarvi. Ciò che dobbiamo fare è innanzitutto garantire che le scuole siano sicure; assicurarvi la possibilità di raggiungere i vostri istituti nella maniera più rapida e sicura; fare in modo che le strutture siano funzionali. Sapete che il terremoto degli anni passati ha creato grossi problemi; stiamo cercando di risolverli: in alcuni casi ci siamo riusciti, in altri meno. Ma non vogliamo che questo diventi un alibi. Vi chiediamo di aiutarci, segnalandoci tutto ciò che non va e di esigere il nostro intervento, laddove serve.
Stamattina ho accompagnato Viola a scuola. Almeno idealmente sarà così per l’intero anno scolastico e, permettetemelo, sarà così con ciascuno di voi.
Buon anno, buon anno a tutti.
Gianguido D’Alberto
Sindaco di Teramo