Azzurri e azzurre del fioretto al lavoro sulle pedane del Palascherma di Jesi. In conferenza stampa svelati gli obiettivi sugli impegni di Coppa del Mondo a Parigi e Poznan. Il commissario tecnico della nazionale Stefano Cerioni si sbilancia: «L’Italia deve tornare a fare paura»
JESI – Il 2022 si apre con il ritorno della Nazionale italiana di fioretto guidata dal Commissario tecnico Stefano Cerioni in allenamento al Palascherma di Jesi: trentacinque tra atleti e atlete, fino al prossimo 8 gennaio, saranno al lavoro in vista dei primi appuntamenti agonistici del nuovo anno che vedranno gli uomini in gara a Parigi e le donne in Polonia, a Poznan, dal 14 al 16 gennaio.
«Per gli uomini c’è la tensione dell’esordio. Abbiamo diversi giovani atleti e vedremo a che punto siamo e che cosa c’è da cambiare del lavoro svolto finora – dice il ct della nazionale di fioretto Stefano Cerioni in conferenza stampa a Jesi – mentre le donne una gara l’hanno già affrontata a Saint Maur, con risultati anche oltre le aspettative: primo, terzo e quarto posto individuali, vittoria a squadre. Quello che vogliamo è che si dica che la nazionale italiana di fioretto torni a far paura, come era un tempo. Ma per arrivarci c’è da vincere tante gare, c’è da lavorare con i giovani e, spero per quest’anno, di poter far allenare la squadra insieme a squadre di altre nazioni, come quelle di Hong Kong e del Giappone, e di poterlo fare in piena sicurezza».
A salutare gli atleti italiani ritornati a Jesi abbiamo trovato il presidente del Coni Marche, Fabio Luna, il delegato regionale della Fis Stefano Angelelli e l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Jesi Roberto Renzi. Quest’ultimo ha confermato che già nei primi mesi del 2022 partiranno i lavori per il nuovo Palascherma nel complesso sportivo di via Tabano.
Dice Luna: «Veniamo da un 2021 straordinario per lo sport italiano, che ha visto le Marche protagoniste. Le Olimpiadi di Tokio ci hanno regalato grandi soddisfazioni, ma il mio primo appuntamento da presidente del 2022 è qui e mi fa felice, considerando ciò che la scherma significa per l’Italia in azzurro e in particolare per la nostra regione». Le Marche, ricorda invece Angelelli, hanno ospitato le Nazionali anche a Sarnano e saranno scenario di appuntamenti agonistici importanti. Si confida di ripartire a tutti gli effetti dopo la pandemia. «Ospitare la Nazionale di scherma qui a Jesi – dice il presidente del Club Scherma Jesi Maurizio Dellabella – è un grande regalo e un segnale di ottimismo».
Nello staff di Cerioni ritroviamo la maestra Giovanna Trillini e la preparatrice atletica Annalisa Coltorti. Dice Trillini, nella veste anche di consigliere nazionale federale: «ai nuovi commissari tecnici delle tre armi è stato chiesto di lavorare al meglio e di coinvolgere i giovani. Con Stefano c’è una grande intesa: quando lui era Commissario tecnico per la prima volta, io ero ancora atleta. Basta poco per capirsi». Coltorti sta in questi giorni lavorando da sola alla preparazione atletica: «Abbiamo diviso gli atleti in due gruppi e abbiamo trovato la formula migliore per allenarci al meglio. Direi proprio che ci sono le basi per fare bene e ottenere in gara importanti risultati».
Convocati nel gruppo maschile, tra gli altri, l’osimano Francesco Ingargiola e l’anconetano Tommaso Marini, chiamato da tutti Tommy. Nel gruppo femminile figura la jesina Elena Tangherlini.
La senese Volpi e la livornese Monaco, come pure la milanese Lucia Tortellotti, che prendono parte al raduno, si alleneranno presso il Club Scherma Jesi insieme alle Under 20 di casa Matilde Calvanese e Sofia Giordani e all’anconetana Benedetta Pantanetti.
Pierpaolo Mascia