La “salamora” è un’antica tradizione popolare contadina, nata a Belvedere Ostrense, che prevede di ritualizzare l’olio avanzato per preparare un condimento la cui esclusività è stata riconosciuta con un decreto regionale.
Che cos è la salamora? Abbiamo posto questa domanda alla sindaco di Belvedere Ostrense, Sara Ubertini, che ci ha accolto con gentilezza e cordialità: «nel passato, i nostri avi, che non potevano permettersi di sprecare e buttare via nulla, mettevano in un contenitore l’olio che avanzava dall’anno precedente, con del finocchietto selvatico, buccia d arancia e aglio. Il tutto veniva lasciato a macerare, dopodiché il composto veniva usato come condimento. Ancora oggi è perfetto sul coniglio in porchetta, tagliatelle, erbette strascinate e altro ancora».
Nel 2001, l’amministrazione comunale di Belvedere Ostrense, ha chiesto il riconoscimento dell’esclusività della salamora, ottenuta nel 2002, con un decreto della Regione Marche. «È da anni che pensavamo di dedicare una o più giornate alla salamora – ci dice Anna Cerioni vicepresidente della proloco locale – ma a causa del Covid abbiamo momentaneamente messa da parte l’idea, finché circa 3 mesi fa noi della proloco, il sindaco, l’ assessore al turismo, all’agricoltura e ai lavori pubblici Luca Baldi abbiamo deciso di fare una giornata festival e, a partire dal 2022, inserirla nel cartellone degli evento di novembre, “Vecchi sapori d’autunno”, della durata di 4 giorni».
La mattinata è stata caratterizzata da incontri, convegni e degustazioni, alla presenza della Coldiretti e del consigliere regionale Giacomo Rossi, depositario di una proposta di legge regionale volta al riconoscimento dei prodotti tipici della regione Marche, tra cui “la salamora di belvedere ostrense”.
La serata è stata caratterizzata dalla visita guidata del centro storico e da uno spettacoli per bambini. Non potevano poi mancare le cantine, una delle quali molto particolare, “la cantina delle pallavoliste”, dove il presidente della squadra di Volley locale, Luciano Carotti, e le sue atlete, oltre che accogliere simpaticamente e servire a tavola con classe, hanno saputo intrattenere e dare spiegazioni sulla salamora.
Pierpaolo Mascia